Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Stefano Venditti
A Novant’Anni Dai Patti Lateranensi
Ricorre oggi il novantesimo anniversario della firma dei Patti Lateranensi, messa all’ingrasso dell’azienda della quale trattiamo su queste pagine ogni domenica che Dio comanda.
I mandanti, (il primo, in senso figurato),
e gli esecutori della iattura in tema, l’undici febbraio del millenovecentoventinove alle undici di mattina, decisero di stornare una somma di danaro che oggi corrisponderebbe a circa un miliardo e mezzo di euro dalle già povere casse del regno d’Italia per ingrassare i forzieri d’oltre Tevere e dare a questo staterello la valenza di vera guida sugli italiani. Che cosa sono i Patti Lateranensi? Sono il nodo scorsoio al quale è relegata l’Italia, volente o nolente, cappio che si stringe all’occorrenza per ricordare agli italiani che sono liberissimi di fare ciò che comanda uno stato Estero, possibilmente senza recriminare.
Cinquantacinque anni dopo,
altri mandanti
ed altri esecutori che operarono in politica con metodi non troppo dissimili dal fare dei precedenti, rimisero mano alla questione, se vogliamo, complicando ancora di più e meglio la vita a chi è guidato dai “pastori”, nel frattempo ancora più a loro agio.
Da quanto accaduto trentacinque anni fa ad oggi, in varie occasioni c’è stata qualche alzata di testa di politici che si sono creduti una spanna più in alto della risma alla quale appartengono, tentativi prontamente rintuzzati da chi ribadisce che il ruolo di pastori e quello di pecore non si possono invertire, ovvero sovvertire.
Conclusione: Il nodo scorsoio è sempre lì, monito per chi ha dimenticato o fa finta di farlo, che tutti coloro che si sono cimentati nel tema del quale oggi ricorre l’anniversario, se da parte italiana, almeno per quanto concerne gli esecutori, questi hanno patita una brutta fine: impiccati, sia pur se in senso figurato.
Chi vuole riprovarci, è stato avvertito.