Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Antonio Venditti
Siamo In Attesa
Il problema spopolamento del Molise o di Gambatesa che dir si voglia, si riverbera anche sulle notizie, sempre più scarse, tant’è vero che ad esempio mamma RAI, localmente è stata capace di somministrare agli abbonati lo stesso comunicato per una decina di giorni. Di seguito l’informazione ripresa dal ‘Quotidiano del Molise’, (uno dei due cartacei superstiti in regione, in questo caso versione telematica), per poi rientrare a Gambatesa e vedere, nemmeno tanto di nascosto, l’effetto che fa.
Crollato il tetto dell’ex deposito Enel, paura in centro, (ventisei gennaio duemiladiciannove).
La foto in questione, è servita per presentare il problema ancora sussistente a Gambatesa, com’è possibile rileggere cliccando qui, per il momento senza le foto ed i documenti usati a corredo di questo scritto.
diffida al municipio, del 8 luglio 2002
interrogazione per unità immobiliare-fabbricati, del 31 gennaio 2004
certificati anagrafici dei proprietari, del 20 febbraio 2004
(Le scartoffie appena viste sono state prodotte durante la legislatura nella quale amministrava la lista civica con per simbolo la colomba, capitanata dall’allora Sindaco Di Renzo, uomo affine all’attuale governo gambatesano, politico del quale a suo tempo si tornerà a discettare).
Come si vede da ciò che è stato immortalato unitamente ai documenti riproposti, in via del Carminale di Sotto, zona ben lontana dall’area prelibata del borgo, esiste un’abitazione della quale è proprietaria quasi la metà dei cittadini ancora residenti e resistenti in loco più una pletora di morti che viene ricordata forse solo per quest’esigua, ma ingombrante proprietà. L’alto numero di contendenti quella “preda” è la ragione per la quale, da diciassette anni se si tiene conto della battaglia descritta, ma da tempo immemorabile, qualora si voglia considerare che in un centro abitato, poter mostrare edifici in ordine è un segno di vera civiltà, ancora non si arriva a trovare una soluzione per aggiustare la casa medesima, davvero un pericolo che se ancora non si palesa in tutto e per tutto, forse lo si deve all’intercessione della Madonna della Vittoria con il fattivo contributo di San Bartolomeo, (pazienti patroni di Gambatesa), sicuramente non alle politiche portate avanti da una trentina d’anni a questa parte, quindi anche in questi ultimi cinque anni. Le soluzioni amministrative delle quali si sta parlando, sono quelle che in altri paesi d’Italia hanno portato alla vendita e conseguente riattazione delle case disabitate di interi borghi, tanto da far assurgere questi luoghi ed i relativi amministratori alla cronaca, come sapienti ricostruttori del passato, in nome del futuro.
E… a Gambatesa?
In questo “borgo da scoprire”, oltre a belle parole ed un banner sul sito istituzionale del locale municipio, nulla si è mosso e nulla si muoverà, a meno di non vedere qualche pietra cadente, si spera sulla testa di qualcuno da far rinsavire per costringerne ciò che resta a valutare se non sia il caso di sistemare quel pericolo, evitando l’insurrezione di chi, magari per aver ricevuti danni collaterali, provvederebbe e provvederà a risolvere la situazione in maniera esiziale per cotanti temporeggiatori.
Minaccia? No: promessa certa!