Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
In Nome Della Libertà D’Azione
Chi legge assiduamente da più di otto anni gli scritti di nostra provenienza, avrà familiarizzato con il titolo di questo allarme: Da anni, in nome del libero mercato, diverse società, più o meno credibili, se le stanno dando di santa ragione per acquisire clienti da strappare al servizio Elettrico Nazionale, fino a poco tempo fa monopolista nell’esazione delle bollette per l’energia elettrica giust’appunto. Tutto regolare, se non fosse per quanto sto per descrivere:
Visto che il governo italiano ha procrastinata l’uscita dal mercato a maggior tutela, spostando la data al trenta giugno del duemilaventi, con avviso al trentuno dicembre di quest’anno, si possono ricevere telefonate di gente che “vi vuole bene”, che vi avvertono di questa scadenza, cercando di propinarvi ogni genere di soluzione per il cambio in questione. C’è chi prova ad impaurirvi, facendovi credere che sareste in contravvenzione e che la cosa potrebbe crearvi problemi o chi vi propone strani pacchetti tutto incluso, con l’aggiunta della promessa che non ci sarebbero aumenti per il periodo di sottoscrizione dei contratti in questione. Ultimamente, visto che l’italiano medio o è pigro o non è fesso, si è arrivati a doversi sentir dire che “la informiamo che domani passerà il signor … per il cambio del contatore. Si faccia trovare con la copia dell’ultima fattura a portata di mano e la cosa si risolverà in breve”. Tutto regolare, finché non s’incontra dall’altro capo del telefono chi è zelante o ha un parente che lavora nel ramo, per cui, avvertito quest’ultimo, l’aspirante truffato rinsavisce e di rimando comunica che “la truffa non va in porto”.
Tralasciando i dettagli, chi scrive, in totale democrazia e garantismo, avverte che anche in questo caso vale il detto che fra il truffatore ed il truffato è quest’ultimo a dettare le regole del gioco. Nulla questio sulla regolarità commerciale di quasi tutte le società che si contendono il pacchetto clienti che prima o poi dovrà staccarsi dal mercato a maggior tutela, atteso che i nostri governanti, più che al bene di chi viene governato, in nome de “lo vuole l’Europa”, pensino ai profitti derivanti dal libero mercato, magari perché hanno le mani in pasta ed il boccone è troppo prelibato. Tutto da dire sulle forme ingannevoli con le quali si cerca di turlupinare l’incauto cliente, (contando sul fatto che l’italiano medio, per pigrizia, incapacità o rassegnazione, non voglia o non sappia poi come tornare indietro e svincolarsi dalla fregatura ricevuta), finché non si arrivi a render vero il proverbio che in sostanza dice che “la moglie del ladro ride sei volte ed alla settima piange”, visto che si può incontrare chi sa rivedersi i propri affari ed al di là di ogni richiesta, sa leggere fra le righe e non farsi fregare dal primo venuto. Se poi quest’ultimo ha la sfortuna di trovare sulla propria strada anche qualcuno che attende al varco chi vuole fregarlo e magari gli spacca la faccia, non in senso platonico, ma con la mano a coppa, non vi dovete meravigliare, ne dovreste biasimare una tal reazione, atteso che vi sia anche chi ha il diritto di prendere le decisioni per la gestione dei propri affari, senza per questo accettare supinamente il “dire” di pseudo-truffatori, per altro mal in arnese.
Difendetevi e ribellatevi: Ne va del vostro onore oltre che della vostra tasca!