Di Stefano Venditti
MARZABOTTO – Dagli ultimi dati sul flusso turistico dello scorso anno sulle permanenze nel territorio emiliano-romagnolo emerge un incoraggiante dato positivo. Sono stati ben 56 milioni di turisti che hanno scelto l’Emilia-Romagna come meta delle proprie vacanze durante tutto l’arco dell’anno, nessun mese escluso. Il segreto di questo incoraggiante risultato è la sapiente promozione di un territorio che racchiude in se potenzialità enormi, ma anche la cosiddetta destagionalizzazione dell’offerta turistica.
La costa non si è limitata ad organizzare eventi solo d’estate, anzi uno dei boom si è ottenuto proprio durante le vacanze di Natale, e si è puntato molto sulla promozione dell’entroterra, dell’Appennino, delle città d’arte, e su eventi sportivi di richiamo nazionale ed internazionale, in tutte le discipline. Un mix vincente che fa dell’Emilia-Romagna una delle “locomotive”, se non addirittura l’unica, del comparto turistico nazionale per la variegata offerta che abbraccia l’intero territorio, nessuna provincia esclusa. Un qualcosa che, seppur in piccolo e con i dovuti paragoni ma senza sfigurare, si potrebbe riproporre anche in Molise visto che ci sono i medesimi ingredienti che, però, andrebbero meglio promossi, organizzati e “sfruttati”. Il Molise può contare su delle peculiarità e su dei tesori ancora sconosciuti che sono paragonabili a quelli presenti in Emilia-Romagna, ma a tutt’oggi ancora non si trova la strada giusta per far decollare un settore che potrebbe risollevare economicamente l’intera regione. Si potrebbe prendere ad esempio quanto fatto in Emilia-Romagna per poi stilare un proprio piano individuale e personalizzato.
Ci vuole solo buona volontà e persone capaci e competenti.