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SANTA ROMANA CHIESA: Per Non Ricordare

Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria E Stefano Venditti

Giornata Della Memoria: Dal Punto Di Vista Religioso

Cupolone

Abbiamo trattato qui il tema dal punto di vista politico. Oggi c’interessa riprenderlo per parlare di quanto accaduto e di quello che succede ancora in questi giorni, per colpa di ciò che si crede il “bene supremo”, vale a dire la religione, intesa dal punto di vista di Santa romana Chiesa che in questo caso è parte in causa, come imputata. Quanto dunque è stato fatto allora e prima e dopo, in particolare dall’azienda che ci monopolizza ogni domenica che Dio comanda, per “guidare” l’umanità dal suo punto di vista?

Crimini Della Chiesa Cattolica

Si discetta tanto su quanto commesso da S. r. C. durante i duemila anni nei quali ha infestato il mondo via via conosciuto. Riprendiamo perciò qualcosa della quale si parla davvero poco: la ‘preghiera per i perfidi giudèi’ (Oremus et pro perfidis Judaeis), che se mai ce ne fosse stato bisogno, ha incancreniti i rapporti fra cattolicesimo ed ebraismo dal settimo secolo dopo Cristo ad oggi. In questa pseudo-preghiera, si definiscono li ebrei a piacere: “increduli”, “infedeli” o addirittura “traditori”, perché si ritiene che il loro non voler abbracciare la fede cristiana sia un mancato rispetto del patto di Abramo, a dire dei cattolici o più in generale dei cristiani, “Manifestatosi con l’incarnazione e la morte del Cristo”. Questo sentenziare, con tutti i contorni d’alta filosofia che ne sono scaturiti, (proprio dai “ragionamenti” di importanti esponenti di Santa romana Chiesa che in merito se le sono date di Santa Ragione), anche in precedenza, ma in particolar modo a partire dagli anni venti del secolo scorso, ha fatto da sfondo alle teorie che poi hanno portato, prima il nazismo, poi pappagallescamente il fascismo, a discriminare l’ebraismo che secondo queste dottrine andava eliminato dalla faccia della terra.

Papa Benedetto XVI

Invitando chi legge ad approfondire il discorso cliccando il link proposto perché sarebbe troppo lungo continuare a trattarne in questo scritto e considerato che ancora in quest’ultimo periodo, non solo nulla è cambiato, ma vedremo a seguire che l’azione ha prodotta una reazione uguale e contraria, cosa se vogliamo ancor più disdicevole, (lo si evince da quanto proposto nel collegamento ipertestuale di cui sopra a proposito del comportamento dell’attuale papa emerito), ci poniamo una domanda: Cosa si è fatto per correggere quanto ci viene imposto di ricordare, dopo la scoperta di obbrobri come i campi di concentramento in germania e nell’Europa invasa dal Terzo Reich? Per dirla con personaggi del calibro di Cetto La Qualunque, “Na Beata Minchia!”. Scusate l’impertinenza, ma io vedo in queste ‘giornate della memoria’ la mera volontà di non ricordare assolutamente ciò che dovrebbe fungere da insegnamento per la storia futura, dati i risultati che dal millenovecentoquarantacinque ad oggi si possono vedere in termini di pace e fratellanza fra i popoli. Ci sono soloni che in questi giorni dalla radio pubblica italiana si spendono per comunicarci che c’è differenza fra ebrei ed israeliani e che il comportamento di questi ultimi non deve venir riportato a quanto accaduto ai cosiddetti “fratelli maggiori” dei cristiani, (come ebbe a definire gli ebrei Giovanni Paolo Secondo), perché il sistematico concentrare in prigioni a cielo aperto i palestinesi, secondo i guru appena citati, è cosa diversa da quanto fece Hitler agli antenati della brava gente che oggi occupa Gerusalemme e luoghi limitrofi, ricordo, invasi per volere del mondo occidentale e dell’Unione Sovietica, come forma di auto-assoluzione per le complicità o la mancata voglia di vedere ciò che accadeva nei campi di sterminio tedeschi e più in generale nel comportamento di cristiani o atei che dir si voglia.

L’altro ieri ho scritto che l’odierna ‘Giornata della Memoria’, come tutte quelle che durante l’anno ammorbano chi ha scoperta la vera essenza del ‘Peccato Originale’, servono al solo scopo di venir archiviate e dimenticate il giorno successivo, alla stessa stregua del Natale, giorno nel quale sono tutti più buoni per poter ammazzare il porco il successivo Santo Stefano. Oggi confermo questa mia convinzione, pronosticando che da domani tutto sarà esattamente come ieri.

Avrò ragione?