Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Dallo Stesso
Una Questione Elettorale?
Del ‘Digital divide’ ne trattammo qui poco dopo la riapertura del fastidio precedente, ora ufficializzato come giornale telematico. Quel giorno, a proposito di ciò che succede a Gambatesa in tema, proponemmo la delibera di giunta n 71-2018, rimessa nuovamente come collegamento ipertestuale per chi volesse consultarla. In questo documento, si accenna alla richiesta di un finanziamento per la costruzione di una rete wifi libera che permetterebbe agli eventuali turisti o a chi ancora si ostina a vivere in questo paese morto, di collegarsi al resto del mondo, magari per trovare un po’ di compagnia.
Da diverso tempo, come fosse un fantasma, chi scrive si aggira per il borgo con il telefonino in mano alla ricerca di questa fantomatica rete, trovando solo router personali o, al limite, quanto predisposto ormai anni fa, ma dalla precedente amministrazione con la DELIBERA DI GIUNTA n 13-2014, (anche questa, da consultare per ricordare meglio), ma solo in piazza Municipio e dintorni. Da dire per inciso che subito dopo l’instaurazione dell’attuale regime vetero-comunista o giù di lì, gli occupanti “politici” del municipio hanno pensato bene di appropriarsi dell’idea appena descritta, facendo campeggiare sulla home page del sito istituzionale del comune di Gambatesa la seguente didascalia: “… La wi-fi free zone rientrava nel programma elettorale della lista “Gambatesa Partecipa” come servizio al cittadino ed al turista. …”, peccato che, come già detto, la zona wifi in questione è stata partorita da chi governava prima.
Tornando a bomba. Sarà stata questa la ragione che ha vista la scarsa presenza di turisti a Gambatesa in quest’ultimo scorcio di legislatura e soprattutto durante le appena trascorse feste, capodanno in primis?
Non volendo rigirare il coltello nella piaga, (bypassiamo il poter dire che lo spot forse è stato visto, ma non capito da chi ne avrebbe dovuto finanziare gli effetti, per cui nulla è cambiato sotto il sole), andiamo ad analizzare un altro punto che avrebbe dovuto dar da riflettere a chi, una volta fortemente contro le trasmissioni di onde elettromagnetiche, oggi sembra aver subita la conversione sulla via di Damasco, senza aver presa in fronte nemmeno una granata ritaratrice, assunto che certi “cervelli intellighenti” non possano venir ritarati per mancanza nativa di trimmer. Scrivemmo qui alla fine della precedente legislatura, qualcosa che sembra quasi attuale anche a proposito di chi litigava per evitare l’installazione di apparati che a loro dire avrebbero portati solo tumori, senza alcun beneficio reale per i gambatesani. Come si può leggere nel link che riporta indietro di quasi un lustro, ma soprattutto in altri scritti che evitiamo di recuperare perché lo stomaco non reggerebbe, chi ora ci governa, unitamente a determinati simpatizzanti della causa, aveva da ridire su ciò che i precedenti amministratori facevano in tema, per altro, arrivando a scandalizzarsi per la presenza di un ripetitore radio-base che una compagnia telefonica aveva installato nelle campagne immediatamente prossime al borgo e che serviva egregiamente gli abitanti del luogo o chi volesse visitare, sia pur temporaneamente Gambatesa. Questa gente, con la delibera promulgata la scorsa estate, forse frutto del caldo opprimente, ha proposta l’installazione di una rete wifi libera che non si sa bene come raggiungerebbe i dispositivi di coloro che volessero utilizzare tal servizio. Per quel poco che ne sa chi scrive, davvero poco rispetto alla “qultura” della quale si vantano altri, ogni trasmettitore, per poter dare il servizio per il quale è stato installato, deve emettere onde elettromagnetiche che per forza di cose, nel bene o nel male, devono raggiungere gli utenti, cui spetta il diritto-dovere di saper gestire il flusso di segnale da recepire nel tempo.
Dunque: Altra forma di “Qultura” incompresa da noi, poveri ignoranti?
O si tratta solo di uno spot elettorale, come al solito mal riuscito?