Di Vittorio Venditti
E Se La Usassimo Contro I Promotori?
Come detto dall’articolo: L’incredibile ritorno dell’ammazza-blog | Webnews, sembra che qualche imboscato nel parlamento italico, voglia riprovare a mettere il bavaglio al cittadino comune, ammantandosi ipocritamente e schettinamente dietro quella tenda denominata “Democrazia”.
E se questa leggina fosse un bene?
Abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno, e considerato che spesso un’arma, se ben saputa usare, può diventare un grimaldello per liberare chi agisce onestamente anche nel web, da inutili burocretini che vorrebbero tarparne le ali, ecco, in merito, come la vedo io, prendendo in esame quanto mi è accaduto lo scorso febbraio.
Per dovere di buona educazione e di rispetto della mia parola data, mi limiterò a riportare il fatto senza fare nomi, sicuro che la tua Intelligenza sarà in grado di afferrare il messaggio.
La querelle di quel periodo, ha vista una mia lunga ed articolata risposta, pubblicata su quest’inutile sito quattro giorni dopo la vigliaccata in questione.
Se effettivamente passasse un provvedimento come quello che puoi leggere nell’articolo di cui sopra, per me sarebbe una goduria, visto che alla luce della mia difesa, (non di due righe ma di tredici pagine), potrei chiedere a chi mi ha fatto del male, di rettificare quanto proposto in data venticinque febbraio, sulle stesse testate televisive e giornalistiche, il tutto a sue spese.
Il benpensante di turno dirà:
“Ma la legge è contro i blog, non contro i cittadini in genere”.
A quest’essere che per me ha la stessa valenza di Satana per ogni religione che ha come argomento principale la Fede nel Dio oggetto del Culto, rispondo che, grazie a Dio, per l’appunto, esiste ancora l’articolo tre della Costituzione, da me tante volte citata e riproposta, che fino a prova del contrario, ci pone tutti sullo stesso piano di fronte alla legge.
Quindi, la legge è uguale per tutti, nessuno escluso, allo stesso modo.
Non dovesse essere così, questa farneticazione ed il motivo per cui è scritta non avrebbero ragione d’esistere, visto che i problemi alla base di tale discussione potrebbero risolversi con le armi, per essere più chiaro, quelle da fuoco.
Inoltre:
Poniamo per assurdo che gambatesaweb, (parlo per me), avesse effettivamente offesa la dignità e la reputazione di qualcuno, magari vomitando le proprie farneticazioni senz’alcuna pezza d’appoggio.
Anche nel presentare una rettifica, in stato d’obbligo o meno, sarebbe sufficiente farlo, (nel rispetto dell’emendamento che recita: “senz’alcun commento”), pubblicando di seguito un articolo che informa il lettore del fatto che “quanto appena proposto, è frutto d’imposizione”, ovviamente allegando l’estratto di sentenza.
Certo che nessuno può imporre di non dire la verità!
Così facendo, in considerazione del fatto che io so che tu che mi leggi sei persona Intelligente, so di conseguenza che il messaggio è arrivato a destinazione senza perdere d’efficacia, in barba a leggi che, più che essere vessatorie, sono fatte da idioti per i loro simili.