Di **Nonna Rosa
(Premessa), Di Vittorio Venditti
Si sa, le nonne e gli anziani in genere, se vogliono sanno come stupirci. La “nonna” che abbiamo adottata, prima in gambatesaweb, ora in gambatesanews, non è da meno ed ha deciso di cimentarsi nello spiegarci a suo modo cos’è un computer e qual è la sua storia, operando in tema con cadenza mensile. Lasciamola fare e ci divertiremo!
Il Computer Per Tutti
Ciao a tutti. Cominciamo oggi una nuova avventura insieme: il computer; che cos’è e come si usa. Nonna Rosa, partendo da zero, vi insegnerà ad essere dei programmatori provetti. Parleremo di storia del computer, hardware, software e programmazione.
Tutti presenti? Iniziamo subito
IL COMPUTER: LA STORIA. Il computer è una macchina inventata dall’uomo per essere aiutato in alcune attività, prima fra tutte la matematica. Fin dai tempi antichi, l’uomo cercò di inventare un metodo per fare delle attività ripetitive: i Cinesi del duecentodieci avanti Cristo usavano l’abaco, utilizzato poi anche da Egizi, Greci e Romani;
del centocinquanta avanti Cristo è la macchina di Anticitera;
per poi passare nel quindicesimo secolo ai bastoncini di Nepero;
Del milleseicentoquarantadue è la Pascalina, la prima vera e propria macchina calcolatrice del filosofo francese Blaise Pascal.
Del milleseicentosettantadue è la macchina calcolatrice di Leibniz.
Durante il diciannovesimo secolo il britannico Babbage progettò la macchina analitica; non fu mai realizzata ma è considerato il primo computer perché poteva essere “programmata”.
Il concetto di “programmazione” fu un passaggio molto importante; dalla calcolatrice, macchina che esegue calcoli ripetitivi, al computer, sistema che elabora calcoli, ma in modo non ripetitivo.
Nel milleottocentocinquantaquattro, il maestro irlandese Boole inventò il codice binario, nacque così l’ algebra di Boole, fondamentale per definire le capacità logiche di un computer.
Nel milleottocent’ottantanove Hollerith brevettò l’utilizzo di schede perforate la cui lettura avveniva mediante l’analisi di circuiti elettrici (chiusi in corrispondenza dei fori della scheda) e fondò nel milleottocentonovantasei la società Tabulating Machine Company, che ventotto anni dopo sarebbe divenuta la IBM. La leggenda vuole che nel film “2001 Odissea nello spazio” il nome del computer HAL è stato coniato dalle lettere che precedono la sigla IBM, per dire quanto era superiore!!!
Durante la seconda guerra mondiale i tedeschi avevano Enigma, una macchina elettromeccanica per cifrare e decifrare messaggi. La facilità d’uso e la presunta indecifrabilità furono le maggiori ragioni del suo ampio utilizzo. Gli Alleati riuscirono però a decifrare i messaggi ed ottennero importanti informazioni che contribuirono non poco alla sconfitta della Germania nazista.
Del XX secolo ricordiamo il grande matematico britannico Alan Turing (Macchina di Turing) e in America l’Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC), il primo computer elettronico general purpose della storia. Era grande come una stanza!
Dagli anni cinquanta in poi, il passaggio dalle valvole termoioniche, ai transistor e ai circuiti integrati segnò uno sviluppo superveloce della tecnologia del computer.
E in Italia? Eravamo arretrati, come sempre ma non troppo.
Nel millenovecentosessantaquattro, l’ingegner Pier Giorgio Perotto ideò la Programma 101 Olivetti, anche detta Perottina in suo onore, dispositivo da molti considerato il primo PC programmabile della storia: aveva un microprocessore e schede perforate con cui si poteva programmare, un capolavoro ammirato e invidiato da tutti. Poi, per la solita mancanza di soldi, il brevetto fu venduto alla Texas Instruments per poche lire!!! Ne furono venduti 44.000 esemplari e oggi ne esistono solo 8 ancora funzionanti. Era il passaggio dai computer che occupavano stanze intere a quelli da tavolo: e così mentre in Italia nacquero l’MD 800 e l’Olivetti P6060 (altro capolavoro, il primo computer al mondo con lettore di floppy disk integrato), in America si consolidava l’IBM e nascevano Microsoft ed Apple.
Alla prossima lezione…
Amici miei, lo spazio è già finito. A sabato prossimo.
Scrivetemi pure a nonnarosa.web@libero.it
Risponderò a tutti.
Ciao da Nonna Rosa