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Generazione Di Beppe

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Abili, Disabili, Inabili

Beppe Grillo

Parlando di sociale, oggi scrutiamo l’asociale; per dirla alla Piero Angela, “una particolare specie animale che vive nel sottobosco della terra di nessuno, denominata Rete”. La bestia in questione, credendo di far parte della società Civile, si ritiene, la bestia, in grado di poter fare il bello ed il cattivo tempo, in virtù di quella dottrina del “Vaff”, all’epoca impartita dall’uomo riportato in foto, catechesi che come accade in ogni religione o setta che dir si voglia, ritiene il suo vangelo, unico, indispensabile e soprattutto inconfutabile.

Il fatto che ha scatenata la bestia della quale trattiamo, ci viene proposto dalla nostra “Mina Vagante” con un’esplosione che centra in pieno il tema del saper ruggire, ma solo da dietro una tastiera e soprattutto nel calduccio di casa, nulla a che vedere con chi scrive, pazzo che agisce poi di conseguenza nei fatti: “Sei un disabile venduto”. Linciaggio web a 5stelle, “I grulli restano grulli. Tra elettori e eletti non trovo nessuna differenza. Non mi meraviglio quindi che sia stata tirata in ballo la disabilità”.

Chi scrive è disabile e di certo non usa questo status come arma, (leggere qui per credere); chi ha collaborato a questo scritto, o è nelle stesse condizioni di chi ha firmato per primo, o conosce talmente bene il mondo dei disabili che soprassiede e compatisce coloro che, inabili, non potrebbero esprimersi altrimenti.

“… Beppe Grillo che ha dato pubblicamente del venduto a Dall’Osso («Offro il doppio di Berlusconi per l’acquisto di parlamentari in saldo! Pago cash!»)…”.

Gregge Sul Tratturo

Perché aspettarsi da certe pecore una reazione diversa da quanto imposto dai comandamenti del pastore?

Il sottotitolo ha proposto gli insiemi dell’odierno tema in rigoroso ordine alfabetico, ma la reazione più dura ad un simile “pensiero” che corre sulle autostrade telematiche italiote è quella d’invertire e di conseguenza sovvertire l’ordine, presentando i gruppi così come segue:

1°: Inabili. I leoni da tastiera che scrivono vomitando di nascosto per poi scappare di fronte alle prime difficoltà che il mondo reale e la vera vita propongono;
2°: Disabili. Coloro che generano quella fastidiosa eco che mette in luce i primi;
3°: Abili. Quelli che utilizzando il famoso “Vaff”, lo restituiscono senza pietà alcuna e con interessi da strozzino a chi ha generata una sostanziale sòla, (mi si passi il termine romanesco), massa informe e pronta al primo compattarsi che equivale al principio dello sgretolarsi dato dalla paura che hanno tutti coloro che sanno di appartenere a qualcosa di falsamente amalgamato, informità che si annulla alla prima vera difficoltà, come quella che mostra all’orizzonte qualcuno che ha pensato di far politica come si fa da sempre e che per questo non si ferma davanti a niente, (presa di posizione condivisibile o meno), nemmeno di fronte ai primi dictat di chi predica bene e poi è il primo per l’appunto, a razzolare male… ma non si deve dire.

Non condivido il tuo agire, ma: vai Matteo, Sono con te!