Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Che S’Ha Da Fare?
L’entrata in vigore, (così, come avviene per le leggi italiche, promulgate, ma non rispettate), della tanto sospirata Primavera, nel risvegliare la natura selvaggia, ha operato in me lo stesso strano ordine, per cui mi sento in dovere di riprendere la mia battaglia, avente per argomento il decoro del nostro paesello, decoro: normalmente dimenticato, ma adeguatamente anelato, alla vista del più ignaro dei turisti, che vorrebbe farci la “visita”, veicolo per improbabili nuovi arrivi.
Ecco come si presentava, circa un anno fa, il lampione in prossimità del Castello, monumento osannato da chi vorrebbe crearne il proprio punto di “approvvigionamento” per la vita, dimenticato da chi, per il proprio status, dovrebbe essere il “datore di lavoro” dei primi.
Gli anelanti al ruolo di mantenuti presso il castello:
Cos’hanno fatto nel frattempo, per adeguare alla bisogna il decoro della loro desiderata mangiatoia?
Il solito, chiaro, prevedibile, scontato e fottutissimo:
N I E N T E ! ! !
Tralasciando questi esserini da strapazzo, andiamo a considerare il resto:
Il problema, nonostante l’attivo del bilancio municipale, lo si può riscontrare anche in altre strade del centro storico, che come ormai ti è chiaro, non è fra i principali pensieri della nostra amministrazione, ciò, da sempre.
Interpellato in merito il nostro Sindaco, giovedì scorso, ho ricevuta una parola di conforto che, stando a quanto finora visto, spero non sia la solita bugia.
Il Nostro, mi ha comunicato che, a proposito dei lampioni rotti, sono stati ricomprati i vetrini, e verranno adeguatamente rimessi in funzione tutti i lampioni che richiederanno la corretta manutenzione.
E le lampadine?
In vicolo Orologio, quando si fa sera, il lampione presente illumina a giorno il vicolo in questione.
Perché ciò non avviene anche in Vicolo primo San Nicola?
(In questo vicolo, da circa trent’anni, c’è una lampadina che a mala pena ti permette di camminare).
Forse perché Vicolo Orologio, è il sito della casa paterna di una consigliera di maggioranza?
Devo pensare tanto a male?
Potrei farlo, a vantaggio di chi, vigliacco, si nasconde e parla d’opposizione.
Non lo faccio, innanzitutto perché credo che certe stupidagini si possano risolvere senza tanti tentennamenti burocretini, poi, perché, se il problema è il costo dell’energia elettrica consumata per la gestione di tal lampione, lo si risolve facendomi sapere qual è la differenza di spesa per la corrente necessaria a tal alimentazione.
Io ne prenderò atto e mi regolerò di conseguenza, atteso che comunque, pur volendo, non potrei mai fruire del servizio che, al di là di tutto, mi spetta, pagando le tasse anche per questa ragione.
Ne andrebbe però a vantaggio, per chi, magari poco presente, ma utile all’economia di Gambatesa, viene fra noi, attendendosi un simile e giusto decoro, oltre, (e non è poco), a divenire valido servizio per chi, pagate le tasse ne attende il dovuto riscontro.