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La Truffa Dei Rimborsi

Di Marco Frosali

Meglio Di Un Investimento In Borsa!

Ariecchime qua, dopo un periodo di pausa, a scrivere del più e del meno…alla luce dei recenti fatti riguardanti la politica e l’economia.
Episodi finiti su tutti i giornali e telegiornali d’Italia (non solo!) e che, dietro la faccia dei vari Lusi e Belsito, hanno portato a galla la triste realtà di UNO dei motivi per cui l’Italia sta navigando in cattive acque, ovvero il rimborso elettorale ai partiti.

Il finanziamento pubblico ai partiti venne introdotto il 2 maggio 1974, su proposta del Senatore della DC Piccoli, con la motivazione di rassicurare l’opinione pubblica:
Finanziando statalmente i partiti si evitava (n’cap a jss!) che questi si facessero corrompere da privati o che non avessero capitale per la campagna elettorale.

Nel 1993 con un referendum abrogativo il 90,3% degli italiani si espresse contro il finanziamento pubblico e la legge venne cancellata, ma pochi mesi dopo, i partiti “inventarono” il rimborso elettorale!

Il rimborso elettorale ha il seguente meccanismo:
i partiti dichiarano quanto speso, viene certificata la spesa e poi il rimborso viene calcolato sul censimento (anche sui non aventi diritto al voto) e non sui votanti effettivi.
Inoltre la durata del bonifico è di 5 anni indipendentemente dalla durata della legislatura.

Trafficando su internet, ho anche trovato una interessante tabella (fonte www.lenews.eu), riguardante le spese effettive e i rimborsi ottenuti dai partiti, a partire dal 2008 ad oggi…e la cosa non è certo piacevole!

SpeseVsRimborsi

Infatti, a fronte di una spesa certificata di circa 109 milioni di euro, ne sono stati rimborsati ben 501,6!
Se poi consideriamo tutto lo sperpero che è stato fatto di questo denaro (investimenti in Tanzania anziché in Italia), cene e festini in ville e ristoranti di lusso (sicuramente, non erano cene e/o pranzi di partito!), lauree e auto comprate al Trota (più che alla trota, Fulic’ Nec’ lo avrebbe paragonato ad un Carassio ‘Le cui carni, avendo un pessimo sapore ed essendo ricchissime di spine, sono pressoché inutilizzate nell’alimentazione umana.’ Fonte Wikipedia!)

Permettete che un po’ mi rode il…fegato?

Il Trota._.secondo Felice

Ma non è tutto!

Eh si, perchè per fronteggiare la crisi di credibilità della politica aggravatasi nelle ultime settimane, prima con il caso Lusi, poi con lo scandalo che ha colpito la Lega, la maggioranza che sostiene il governo Monti (Pdl, Pd e Terzo Polo) corre ai ripari.
A vigilare sui conti delle forze politiche sarà la “Commissione per la trasparenza ed il controllo dei bilanci dei partiti politici”, presieduta dal presidente della Corte dei Conti e composta da presidente del Consiglio di Stato e Primo presidente della Cassazione.
“I bilanci dei partiti – si legge ancora in un comunicato congiunto dei partiti della maggioranza – saranno obbligatoriamente soggetti al controllo ed alla certificazione di società di revisione iscritte nell’albo speciale Consob” (fonte www.ilgiornale.it/)

Ma non è che anche questa commissione ha dei costi?

Ah già…per sostenerli basta aumentare le accise sulla benzina!