Il Calcio Salva Capra E Cavoli

Di Mario Ricca

Ci Fanno Fessi E Contenti

Il dramma che si è consumato a Pescara e che ha visto la morte di un giovane calciatore, merita tutto il rispetto, ma non si può secondo me una volta tornati razionali, fare una considerazione sulla decisione dei massimi organi del calcio nazionale, che in nome del politically correct, hanno sospeso tutte le attività pallonare del fine settimana.

Questa decisione, personalmente la trovo Italiettanamente ipocrita e di facciata.

Non aveva alcun senso sospendere la giornata calcistica, dal momento che le partite verranno recuperate.
Sarebbe stato diverso secondo me, se la giornata fosse stata totalmente annullata.
Allora si che il calcio ci avrebbe fatto una grandissima figura, trasmettendo un segnale che avrebbe fatto la gioia di quelli che credono di stare nel Paese delle meraviglie; ossia che gli interessi difronte a una tragedia di questa portata passano in secondo piano.

Se non ricordo male, l’11 settembre 2001, dopo quanto accaduto in America, l’Europa non si fermò e le gare di coppa vennero comunque disputate, perché la vita va implacabilmente avanti secondo me e soprattutto perché ritengo che rispetto e dolore, siano sentimenti che non si possono imporre e che debbano essere vissuti individualmente nel proprio intimo secondo i modi che ognuno ritiene più opportuni.

Mi pongo cinicamente una domanda:
ma se le partite si fossero regolarmente giocate, quanti, per rispetto della morte di Piermario Morosini sarebbero rimasti a casa?