Di Vittorio Venditti
(Foto), Prese Da Internet Da Riccardo D’Antonio E Stefano Venditti
Anche Per Chi Non Vede, Programmazione In Autonomia
Alla faccia di detrattori e d chi dice che i problemi sono di chi li ha, riprendiamo anche la pagina del sociale, atteso che spesso per vivere al meglio c’è chi se la debba cantare e suonare in perfetta autonomia. E’ il caso di tornare sulla gestione della piattaforma software più utilizzata in tutti i sensi, parlo di Windows, dato che nel periodo di ferie forzate sono stato costretto a rinnovare il parco macchine per la redazione di ciò che ora state leggendo.
A differenza di quanto, in maniera ovviamente interessata e non potrebbe, ne dovrebbe essere altrimenti, Apple fa da più di dieci anni per rendere i propri dispositivi accessibili anche ai non vedenti, da poco è partita quasi una gara fra Google e Microsoft che rispettivamente con Android, (seriamente, dalla versione sei), e Windows, (dalla release contrassegnata col numero dieci), si stanno adeguando a raschiare anche loro il fondo del mercato, coinvolgendo, grazie a Dio, chi per poter utilizzare computer e telefonino, fino a non molto tempo fa aveva l’obbligo di svenarsi economicamente per acquistare software prodotto alla bisogna, quando non abbassarsi a crackare gli stessi programmi perché economicamente impossibili da raggiungere.
Trattando specificatamente di Windows, oggi posso affermare che dalla versione datata Aprile 2018, denominata Windows 10 Spring Creators Update, codificata come 1803, e parlo degli aggiornamenti proposti da giugno scorso, è possibile avviare il computer o il tablet da inizializzare anche alla prima accensione. Acquistando dispositivi non da magazzino, ma di recente produzione, (vedi processore che equipaggia ciò che si sta comprando…), a differenza di quanto era normale in precedenza, ci si troverà di fronte ad una novità non di poco conto. Cortana infatti, qualche secondo dopo l’avvio, avverte della sua presenza e dà i consigli giusti per guidare chi deve inizializare il nuovo dispositivo o solo lo deve ricaricare dopo una formattazione. Ma è proprio così semplice? Stando attenti sì.
Come accade per Apple, i dispositivi Windows devono subire la scelta della lingua con la quale interfacciarsi con l’utente a seguire. Se per gli apparati che hanno per simbolo la mela morsicata è necessario digitare la sequenza di tasti “Command più F5” per sentire voiceOver parlare con le più svariate voci aggiuntive proposte da Loquendo e pagate al momento dell’acquisto di ciò che si sta per programmare, per Windows e la sua assistente vocale Cortana, il discorso è quasi simile: sarà sufficiente premere contemporaneamente i tasti “CTRL sinistro più Windows sinistro più invio” della tastiera e partirà una delle voci, normalmente quella inglese che con un po’ di fatica permetterà la scelta della lingua, Nel mio caso italiana, adeguando di conseguenza anche la voce a quella maschile, (Cosimo), delle due presenti nel pacchetto in lingua italiana di Windows 10; per la cronaca, la voce femminile italiana è “Elsa”. A questo punto parte anche Cortana in italiano, ma con voce femminile e combinando il dire dell’assistente appena citata con i comandi da impartire da microfono, meglio se da tastiera con l’ausilio di Cosimo, conoscendo anche alcuni trucchetti che permettono la personalizzazione dell’inizializzazione secondo i gusti e le necessità dell’utente, si arriva ad avviare un nuovo pc, nel pieno rispetto della privacy che gioco forza è violata quando ci si deve affidare a terzi per compiere il passo finora descritto.
Conclusione: oggi, lamentarsi di dover sborsare cifre astruse per l’acquisto di sintesi vocali, è rimasto uno sport per pochi. Chi vuole, può avviare il proprio computer anche senza l’ausilio della vista, magari per equipaggiarlo con screen reader open source, aiutandosi poi con le voci messe a disposizione da Windows 10 che ancora non prevede un valido lettore di schermo, cosa che speriamo sia corretta con l’introduzione della famigerata release 1809, partita ad ottobre, ma non ancora provata da chi scrive.
E per Android? Per il software che conosciamo con il simbolo dell’omino verde bisogna ancora aspettare. Ma questa è un’altra storia.