Di Claudia Mistichelli
La storia di Dolce e Gabbana c’insegna che non c’è nessuno talmente grande da essere al di sopra della fierezza e la dignità di un popolo. Esistono imprenditori e prenditori. Chi si erge ad essere superiore nei confronti degli altri, chi vuole entrare in un territorio o creare un marketing, senza rispetto per le regole o del popolo che lo ospita, in Cina non ha vita facile.
Serve, però, un popolo fiero, un popolo orgoglioso e non sopito che prende schiaffi una volta a destra e una volta a sinistra. Ad un popolo allo stremo, senza più nulla: lavoro, strutture scolastiche, strade, collegamenti ferroviari, restano solo le tradizioni e il calcio da quartiere. Tutto deve essere gestito e il popolo zittito, si racconta la favola di un indotto fuori regione e all’estero, ma nel Molise? E sul territorio? Cosa si sta creando? Che fine faranno le aziende, gli imprenditori ed i commercianti che lottano quotidianamente sul territorio?
Zitti, ora ci sono le feste! Continuiamo a dormire sonni tranquilli e non turbiamo gli equilibri, poi all’anno nuovo Dio vede e provvede.