Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Si Corre Ai Ripari!
Superato lo stress della passata fine settimana, (su cui tornerò a breve, per confermare la mia “stima” per Super Mario, il nuovo messia), eccoci a trattare qualcosa esposta dal sito istituzionale del municipio di Gambatesa, cosa ovviamente imposta dall’alto e pilatescamente, ma con interessi neanche ben nascosti, accettata dalla nostra municipalità.
Prot. Arr. 0001119, del 22 03 2012
Se mi conosci bene, fra l’altro, dovresti sapere con quanta rabbia combatto ed ho combattute le furbizie d’ogni genere, (divertendomi a giocare al gatto con il topo), magari tollerate da chi, da me votato, ha voluto evitare di difendere i miei interessi di cittadino che paga le tasse, aiutando i “furbetti del paesino” e di conseguenza costringendomi ad adottare provvedimenti che se non applicati anche a mio beneficio, avrebbero leso quel che resta della mia scarsa intelligenza.
Per inciso:
Prima di scrivere quanto stai leggendo, in occasione dello scambio degli auguri per la passata Pasqua, ne ho parlato proprio con il nostro Sindaco, che nel contesto del discorso, ha lamentato di dover poi essere lui ad imporre le nuove tasse, che per colpa di altri, poi sarà lui ad essere additato come rapinatore dei soliti noti, ecc.
Ma non lo sapevi che succede così?
A che pensavi quando ti sei candidato per la prima volta?
E poi:
Sarà che la gente è poco intelligente, specialmente quando, all’italiana, come al solito scarica i propri problemi sulle altrui spalle:
Ma davvero credi, o Emilio, che noi siamo stupidi, fino al punto di crearci falsi problemi come questo?
Le tasse, vanno pagate.
Le tasse però, vanno fatte pagare a tutti, e vanno ridotte, perché il limite della sopportazione raggiunto da chi le paga regolarmente, è stato abbondantemente superato da un pezzo.
Tornando al tema, una serie di domande però sorge spontanea:
Perché, (alla faccia dell’Articolo tre della Costituzione), per le abitazioni non censite (nel bene o nel male) si parla di rendita presunta, mentre per quelle regolarmente denunciate al Catasto, la rendita è reale?
Perché, a me che notoriamente sono cattivo e malpensante, la cosa puzza d’imbroglio, teso a dare (come sempre) ragione ai furbetti di cui sopra?
(A questi ultimi infatti, è sufficiente impugnare la rendita stessa, riuscendo quindi a procrastinare l’eventuale imposizione alle calende greche, visti i tempi di reazione della giustizia italiana).
Perché, nonostante i buoni propositi che prevedevano il trasferimento del Catasto ai comuni, nonostante premi e regalie, (vedi delibere dei mesi scorsi), e nonostante il fatto che Gambatesa non è una metropoli, si evita accuratamente di censire e far registrare al catasto le abitazioni fantasma?
A Gambatesa chi si vuole coprire?
Questa forma di omertà, alla luce delle nuove imposizioni fiscali, quanto costerà al contribuente onesto e perciò fesso?
Questi censimenti mal digeriti dalle gerarchie regnanti nelle burocrazie di ogni municipio, porteranno all’obbligo di ripristino e manutenzione di molti edifici dei centri storici,
così da evitare lo scempio che vedi, ovvero, far sì che non accada mai più quanto successo a Gravina di Puglia?
Quanto e quale, è il controllo sugli abusi, anche nell’approvazione di varianti alle costruzioni già presenti, e già registrate al catasto?
La mia cattiveria, m’impone di pensare che se si è arrivati a dover supinamente accettare una disposizione come quella presentata in testa a questa farneticazione, ciò è dovuto al fatto che il dictat in questione è stato imposto dal Dio Danaro, (da estorcere a noi, poveri fessi che paghiamo per principio d’onestà, in tutti i modi e con tutte le forze a disposizione di chi, proprio con il frutto di queste “acquisizioni” poi deve poter meglio ingrassare), non certo dalla giustizia o dal buon governo, che non sono prerogative inculcabili nell’”intelligenza” italica, molisana e gambatesana in particolare.
Questo infatti, è un provvedimento che nel momento stesso in cui toccherà in qualche maniera il furbetto che per naturale ed ovvia conseguenza del suo status è anche “potente”, per normale reazione, (ai sensi della teoria sulla relatività di Einstein), sicuramente si ritorcerà malamente contro chi, anch’egli per status, ha avuto l’obbligo di diramare l’avviso in questione.
E’ questa la ragione per cui, secondo la mia mente malata, già si sta tramando in merito alle interpretazioni da dare a quel pezzo di carta, con massimo zelo per i nemici, con la pezza a colore per gli amici, questi ultimi, ovviamente censiti fra coloro che sanno o vogliono scendere a qualche compromesso che ripaghi chi, con mala voglia, è stato costretto a recepire un tal “guaio”.