Di Claudia Mistichelli
Basta Parole, Ci Vogliono Le Barricate
In questo giorno, il mio pensiero va alla giovane volontaria italiana rapita in Kenia. Una ragazza che del volontariato ha fatto la sua ragione di vita. Una giovane donna, talmente generosa, che ha scelto di mettere a disposizione il proprio tempo per aiutare il prossimo. Purtroppo, oggi, questa volontaria italiana è vittima proprio del popolo che ha deciso di aiutare e chi sa quali atroci violenze, fisiche e psicologiche, starà subendo in queste ore. Auguriamoci che presto possa ritornare tra le braccia dei suoi familiari e di tutti i suoi cari.
In Italia, nel duemiladiciassette, circa quarantanovemila donne si sono rivolte ai centri anti violenza per chiedere aiuto. Nell’aggiornamento statistico curato dall’Eures, risulta che nei primi dieci mesi del duemiladiciotto, ci sono stati circa cento femminicidi con una percentuale in crescita rispetto all’anno precedente.
Purtroppo, continuiamo a celebrare giornate inutili, continuiamo a colorare panchine rosse, a disegnare baffetti rossi, a mettere cuoricini o scarpette rosse, continuiamo a perderci in chiacchiere mentre scorre il sangue di vittime che potrebbero essere nostra madre, nostra figlia, nostra sorella, nostra moglie, o una nostra amica.
Basta parole, ci vogliono le barricate, per chiedere il ripristino della tutela per le vittime di violenza (chiunque esse siano), interventi immediati per qualsiasi donna che chiede aiuto alle forze dell’ordine e, soprattutto, assicurare i carnefici alla giustizia. Bisogna che le donne, soprattutto chi ha un ruolo di potere o rappresentanza, chiedano con forza a tutte le istituzioni leggi di prevenzione e condanne esemplari. Ma in Italia siamo bravi nelle statistiche, siamo bravi a piangere lacrime di coccodrillo dopo i fatti violenti, a rimanere inermi davanti a sentenze che dichiarano che drogare e stuprare una ragazza in 5 non è stupro di gruppo, oppure ad allontanare i violenti dall’ambito familiare solo dopo mesi di denunce e di maltrattamenti.
Insomma, le chiacchiere se le porta il vento, tutte le parole che accompagnano queste giornate celebrative, domani saranno dimenticate, ma almeno la faccia di qualcuno è salva.