Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti
Articolo Imposto A Quattro “Zampe”
Le brutte abitudini sono dure a morire. Per questo, riprendiamo anche la serie di articoli che periodicamente ci sfuggivano dalla penna, operando a quattro mani, nel caso mio e della nostra “Mina Vagante” a quattro zampe. Oggi, come se niente fosse, torniamo sulla regione Molise, quell’ente che periodicamente elargisce quattrini a chiunque, purché non servano a produrre qualcosa per poter gridare ai quattro venti che il Molise esiste e sa anche come creare con la politica i presupposti per generare lavoro ed arginare lo spopolamento che come abbiamo visto spesso, non sempre è dovuto alla volontà del Creatore di sfoltire dal creato l’infida razza umana.
Chi seguiva gambatesaweb, sa che il buon Mario è stato definito “Mina vagante”, atteso che quando meno ce lo aspettiamo, lui esploda con una bomba delle sue. Oggi si è fatto sentire con il link ed il commento che seguono: Regione sprecona: spese legali pagate agli eletti, consulenze e soldi ai patronati (che ‘sfornano’ consiglieri); “Tutto all’insegna della continuità”.
Squadra che vince non si cambia! Perché dovrebbe accadere dove poi si deve poter piangere per denunciare che non bastano duecento euro al mese per evitare che la gente scappi a gambe levate senza ovviamente considerare nemmeno come fosse un sogno che qualcuno venga a vivere in questa terra scordata da Dio, ma definita da locali alti prelati, “terra vivibile”? “… Così come desta qualche sospetto il finanziamento destinato ai patronati e alle associazioni a difesa degli invalidi.” Fregando spudoratamente la frase ai colleghi di Primo Numero, giornalisti che sanno scrivere meglio di me, aggiungo, a proposito di certi patronati o enti che si occupano di particolari categorie, peccato che spesso, le categorie in questione vengano difese da pecore nere che operano in assoluta gratuità nell’interesse di chi dovrebbe venir assistito da questi enti finanziati da tutti.
Ma questa è un’altra storia… della quale tornerò a parlare a breve.