Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa da Internet da Marco Frosali
Sic Transit Gloria Mundi
GAMBATESA, 17/18 agosto 2018. – Due giorni davvero “importanti” per la politica gambatesana tout court. Iniziando dal diciassette, va detto che quel pomeriggio sarebbe passato come tutti i dopo pranzo inutilmente scialbi che si possono vivere in paese durante ogni stagione. In molti di coloro che avevano deciso di passare le loro vacanze nel borgo approfittando delle case in loro possesso, per le più disparate ragioni, stavano lasciando Gambatesa che via via tornava alla normalità più sconcertante.
“17/08/18, 8:15 AM – Municipio Di Gambatesa: Oggi si torna in Piazza V. Emanuele per scrivere il futuro… Non mancate! #PassaParola”. Quattro giorni prima, inebriati dal “successo” dell’estate gambatesana, i nostri amministratori avevano pensato bene di ricordare alla cittadinanza che bisognava che questa si genuflettesse e li ringraziasse per il lavoro appassionatamente svolto in questi anni. Lo spunto veniva dato dalla presentazione di un progetto che si rifà alla storia della riqualificazione delle periferie degradate, da qualche giorno allora bocciato dal governo centrale, pare oggi ripristinato, ma bisognerà vedere se è vero e comunque non è cosa che vedrà la luce a breve, ammesso che i famigerati due milioni di euro che i sognatori si ostinano a ritenere già in loro possesso, arrivino effettivamente incolumi nelle loro mani. Ad ogni buon conto, per rafforzare i loro convincimenti, i sognatori che ancora presidiano il nostro municipio, hanno voluto emettere la determina n 214, per poter affittare un service completo di schermo per la proiezione di slide, da utilizzarsi proprio quel diciassette agosto. L’operazione si è puntualmente verificata: con successo?
Quel pomeriggio, con i miei amici ho pensato bene di evitare come la peste bubbonica piazza Municipio, ma dovevo pur tornare a casa per la cena e lasciando verso le otto di sera il locale ove eravamo acquartierati, non abbiamo potuto non notare due cose: la prima, di fronte a coloro che spiegavano il progetto da sogno, una gran folla di “uditori” faceva bella mostra di sé. Si trattava di una trentina di persone, le stesse, per capirci, viste il diciassette ovvero il successivo trenta giugno, quando erano state celebrate altre due occasioni per pavoneggiare chi ormai risulta a tutti gli effetti lontano dalla realtà e per fortuna anche da buona parte della cittadinanza di Gambatesa. La seconda particolarità che abbiamo notata, consisteva nel fatto che le panchine poste ai margini della villa, sul marciapiede di via Nazionale Sannitica, erano piene di gente che nel discutere del tema che veniva diffuso dagli altoparlanti affittati alla bisogna, derideva chi stava gestendo quello spettacolo che a tutti gli effetti risultava patetico oltreché fuori luogo, atteso che una manifestazione del genere, sempre che sia utile, andasse presentata non certo in un momento nel quale chi è in vacanza pensa a riposarsi, ma questo modus operandi, proprio di chi durante il resto dell’anno ozia, è ciò che chi vi governa può offrire, ovviamente a nostre spese. La solitudine di quei politicanti che per politica giust’appunto, qualcosa devono pur dimostrare di mettere in atto, è stata toccata proprio mentre, oltre a noi, anche molti altri optavano per la cena: alla fine dello spettacolino, per chiudere e dimostrare chissà cosa, ecco che viene proposto il brano risultato “vincitore” della recente edizione del festival della canzone dialettale molisana: conflitto d’interessi? Non lo sò; sò però per certo che davanti a quell’impianto d’amplificazione, in quel momento si poteva notare un desolante deserto… Da dire che mentre l’amministrazione municipale si affannava a spiegare teorie, in pratica, quel pomeriggio in paese è mancata l’acqua, quel bene primario che ci viene negato regolarmente ogni notte, (in via San Nicola dalle nove e mezza di sera alle sei del mattino successivo, non oso pensare a che succede in tema nella parte più alta del paesello), quel giorno e non solo quel giorno, l’acqua era mancata per l’intero pomeriggio: Ragione per la quale in pochi hanno voluto seguire lo spettacolino appena descritto? Per fortuna che la serata si è conclusa con la solita discoteca che allieta il borgo ogni diciassette di agosto che Dio comanda!
La mattina dopo, siamo scesi ancora più in basso: “18/08/18, 10:14 AM – Municipio Di Gambatesa: Oggi è il giorno di JANUS RIVER, non mancate! Circa 300.000 Km percorsi in biciletta in 18 anni e 160 paesi visitati.
Janus River, ciclo-viaggiatore russo-polacco di 81 anni sara? oggi a Gambatesa alle ore 10:30 per chiudere il suo tour molisano.
River e? giunto in Molise, proveniente dall’Abruzzo, il 25 luglio facendo tappa nelle comunita? di Montenero di Bisaccia e Petacciato per poi spostarsi in altri comuni della regione fino a Macchia Valfortore e infine Gambatesa da cui varchera? il confine verso la Puglia.
L’intera storia del ciclista polacco ha sempre avuto sullo sfondo il “viaggio”: gia? a 28 anni e? costretto a scappare dalla sua terra natia oppressa dal regime comunista per giungere poi in Egitto e finalmente in Italia dove ha acquisito la cittadinanza. Non sa stare fermo Janus e nel 2000 parte per il suo ciclo-tour mondiale che lo portera? a conoscere migliaia di storie, persone e luoghi in sella alla sua vecchia bicicletta portando con se? un sacco a pelo, qualche vestito di ricambio e poco altro.”. Potremmo riparlare di regime comunista, ma lo faremo in altre occasioni che non mancheranno, visto che una tale digressione ci porterebbe fuori tema. Che stava succedendo? In mattinata, accolto come fosse il messia, arriva un anziano signore d’origine russa che percorre in bicicletta da 18 anni l’Italia in lungo e in largo. Il lungo ed affaticante messaggio scritto e divulgato da chi non avrebbe voluto più operare in tal senso, cozzava con l’assoluto menefreghismo della cittadinanza, in tutt’altre faccende affaccendata. A Gambatesa, non appena superato il ferragosto, o si torna alle proprie cose, o si fanno lavori in favore dei parenti che di lì a qualche giorno lasciano il paesello natio, ad esempio si fa la salsa di pomodoro, non necessariamente ed esclusivamente per gli ospiti. Quel sabato mattina, oltre a ciò che ho appena ricordato, va detto che faceva caldo e di conseguenza era abbastanza prevedibile che in pochi avrebbero atteso l’arrivo di un signore che per altro ha preso con sufficienza e garbo una simile accoglienza. Era circa mezzogiorno e con Marco e Totore eravamo appena arrivati al bar per il consueto aperitivo, quando, scortato in pompa magna da sindaca ed addetto culturale ed alle comunicazioni del municipio di Gambatesa, arriva presso il locale anche l’illustre ciclista cui l’amministrazione voleva offrire qualcosa da bere. Noi stavamo all’interno del locale già con i nostri bicchieri in mano; Luca D’Alessandro fa per entrare, seguito da carmelina genovese che stava elogiando le qualità del loro ospite, quando quella, nel vederci, ha esclamato interrompendo l’importante discorso: “Ah, Luca, pensa tu a tutto! Mi sono ricordata che devo correre urgentemente al municipio perché devo fare delle pubblicazioni!”, scappando letteralmente via. Pubblicazioni? Probabilmente si riferiva a quelle della nostra condanna a morte? Noi ovviamente, in modo discreto anche per rispetto di quell’uomo che nulla poteva sapere dell’ipocrita accoglienza di gente falsa come quella alla quale si stava accompagnando, abbiamo abbozzata una timida risata, scoppiata poi a crepapelle, quando l’anziano ciclista ha lasciato il locale, unitamente al suo solitario ospite.
L’ho già accennato: io, querelato ed umiliato, ma assolto, posso camminare a testa alta per gambatesa, chi mi ha riservato questo trattamento invece, quando incontra il nucleo di gambatesaweb cambia strada… Giustizia Vera?
Sic Transit Gloria Mundi!