Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali, Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Da Marco Frosali
(Video), Di Salvatore Di Maria
Il Clou Senza Clou: Con Annesse Disgrazie
GAMBATESA, 14 agosto 2018. – Detto della kermesse canora in agonia denominata “festival della canzone dialettale molisana” e di come sia stato assegnato il premio più ambito, senza aggiungere vergogna a vergogna, passiamo a recensire quant’è accaduto nel bel mezzo di ciò che ancora viene considerata ciclo di feste agostane in questo borgo.
Il quattordici di agosto si apre con la nostra visita alla Mostra di Antonio Natale Di Maria, uno fra i pochi eventi del periodo, davvero degni di nota, atteso che in diverse occasioni io abbia scritto che l’artista in questione, in questo caso, cimentandosi con l’Arte da scultore, fa parlare le pietre. Se non avete avuta la fortuna di poter ammirare le opere di Antonio, il consiglio disinteressato è di provvedere; se proprio non vi riesce, guardate il video girato da Totore, accontentandovi però delle immagini che sicuramente, vuoi per scarsa qualità, ma soprattutto perché immagini e non realtà, non restituiscono le emozioni che abbiamo provate visitando direttamente la mostra presso il Castello di Gambatesa. Io, in particolare, posso testimoniare che le parole con le quali Antonio Di Maria ci ha accompagnati nel giro, si potevano toccare davvero con mano su ciò che è stato possibile tastare nel vero senso della parola.
Detto del Meglio, passo volentieri al peggio. “14/08/18, 6:54 PM – Municipio Di Gambatesa: Un modo diverso per festeggiare la festa dell’#emigrante.
?? ???? Non dimenticate il 16 d’agosto alle ore 17:30 l’appuntamento con Pietro Abiuso al Castello di Gambatesa per la presentazione del suo libro.
Si parlerà di indiani d’America e di Cavallo Pazzo.”; “festeggiare la festa” è il nonplus ultra: e poi, questi “acculturati” querelano me che segnalo simili cammei. Di Cavallo pazzo ne abbiamo trattato qui e non ci tornerò. Tolti i messaggi whatsapp “farciti” che il municipio che si è stancato di preparare brochure ha comunque inviati, va detto che il pomeriggio del quattordici agosto scorso, chi sarebbe stata al centro dell’attenzione religiosail giorno successivo, (attenzione quindi per modo di dire), ha voluto dare un assaggio di ciò che ogni mamma impone ai figli discoli, per la serie “mazza e panelle…”: nel pomeriggio infatti, un violento temporale ha investita Gambatesa, tanto che la serata è saltata.
Lo scatto appena mostrato la dice lunga sull’afflusso turistico in paese a ferragosto, ma questo non si deve dire perché chi ha organizzate le feste si arrabbia e dà la colpa di tutto ciò a noi. Noi, per l’appunto, abbastanza sconcertati dalla piega che stava prendendo la scialba serata, ci siamo acquartierati lungo il muretto sotto l’edificio che fino al marzo scorso è stato sede dell’ufficio postale per chiacchierare con padre Franco Rivellini, altro bel momento di quest’estate, visto che parlare con quell’uomo, oltre ad insegnarci veramente qualcosa di utile, risulta rasserenante ed ogni volta che capita, ci fa star bene nel senso più vero della parola. Nel mentre, almeno per salvare il salvabile, il comitato della Madonna della Vittoria ha organizzata una festicciola improvvisata sotto la statua di padre Pio e qualcuno è rimasto a Gambatesa sapendosi caparbiamente accontentare. La festa è finita col botto, atteso che a mezzanotte meno un quarto, con epicentro a Montecilfone (CB), c’è stata la prima scossa di terremoto (4.6 della scala Richter, sentita anche a Gambatesa, ma non da noi che evidentemente eravamo protetti da Bacco), terremoto che colpendo il Molise e buona parte dell’Italia centrale, ha fatto il paio con ciò che quel dannato quattordici agosto si è verificato a Genova ed ancora oggi non viene, non dico risolto, ma almeno affrontato per dare una certezza di soluzione.
“15/08/18, 10:10 AM – Municipio Di Gambatesa: Che la Madonna della Vittoria, in questo giorno speciale, possa illuminare il cammino di tutti i gambatesani in ogni parte del mondo e contribuire alla crescita della nostra comunità! Con Affetto. L’Amministrazione Comunale.”. Il cammino per quel giorno la Madonna lo ha effettivamente illuminato. Fino alle otto del mattino, scrosci di pioggia più o meno intensi hanno bagnata Gambatesa. Da quel momento e fino al primo pomeriggio, un sole sufficiente a render bella la mattinata si è fatto vedere ed ha permessa l’uscita della processione che io, da ex cattolico, definisco passeggiata per lavarsi la coscienza. Il pomeriggio infatti ha ripreso a piovere e la sera, sotto un diluvio che anche Noè ci ha invidiato, è iniziata la serata clou.
Ecco come si presentava piazza Riccardo quella sera. Noi però non potevamo rinunciare alla nostra tradizione e quindi abbiamo proceduto come se niente fosse:
incontrato il nostro amico Gigino il mussaro, (da Casoria NA), e raccontato anche a lui delle vicissitudini di gambatesaweb e di ciò che carmelina genovese ci aveva fatto, dopo aver sentita la sua riflessione/risposta: “e pe furtuna c’a camorra sta a napule!”,
acquistato il solito quantitativo di musso (muso di vitello lesso), e di birra, abbiamo lasciata via Nazionale Sannitica abbastanza gremita di gente sotto gli ombrelli e ci siamo acquartierati presso casa di Totore, visto che tradizione che vince non si cambia. Continuava a piovere ed alla fine è saltato tutto, esclusi i fuochi d’artificio che hanno chiusa la festa non festa. Noi invece, riparati e comunque all’aperto, gozzovigliavamo davvero come porci da ingrasso, alla faccia di chi ci vuol male.
Fra le qualità nascoste di chi ancora ci fa da fotografo ufficiale, quel Salvatore Di Maria, da noi chiamato Totore, che si è visto scippare il posto di spazzino da chi ora si lamenta per via del fatto che noi lo ricordiamo, fra le qualità di questo “disgraziato”, ce n’è una che se il nostro mettesse a frutto, farebbe più soldi di quanto l’amministrazione municipale di Gambatesa spera di ricevere con le continue richieste di finanziamenti più o meno possibili, più o meno messe in pratica.
Totore, oltre ad essere un cuoco coi fiocchi, sa distillare ottimi liquori d’ogni genere e lo fa con talmente tanta cura che ogni volta che assaggiamo e tracanniamo ciò che ci offre, mi viene una tale rabbia che se non gli spacco in testa quella bottiglia è solo perché siamo amici e di amici veri al mondo se ne hanno pochi. Per altro, va detto che la politica dei finanziamenti, se è per sognatori quando ci riferiamo al municipio di Gambatesa, è per rassegnati, nel caso in cui in Molise un quarantenne volesse avere un aiuto per aprire una sia pur piccola impresa artigianale. Altro che reddito di cittadinanza!
La riflessione appena proposta è troppo seria per venir pensata la sera di ferragosto, nonostante il tempo da lupi che stavamo vivendo, ma noi l’abbiamo comunque portata in discussione fra un bicchierino e l’altro, dopo aver finito il bottino descritto sopra. Tutto ciò, ci ha portati a creare la parodia della nota aria tratta dalla Turandot di Giacomo Puccini, “Nessun Dorma”, pezzo che prendendo come momentaneo titolo l’acuto finale “Vincerò”, abbiamo trasformato in “Rietterò”, modificando a modo nostro anche i nomi dei tre celebri tenori che spesso hanno interpretata quell’aria, pensando ai probabili postumi di tal banchetto: RIETTERÒ, Della C G Pelle, del 15 agosto 2018.
Chiusa la serata del quindici e fatto il giusto sonnellino, eccoci al sedici, sempre sotto la pioggia che in questo modo ha annullata anche la passeggiata a cavallo denominata “Fortore Trekking Park”, già anticipata qui, ponendo per il momento la parola fine a tal esperienza, lo ricordo, pagata anche dai gambatesani che non hanno scelto di fare tale gita, ma sono stati costretti a partecipare con un patrocinio che si è ridotto alla molisana, con buona pace di turismo e quanto di simile viene offerto da sponsor in altre regioni, luoghi dove si sa a chi far pagare certi servizi.
“16/08/18, 2:06 PM – Municipio Di Gambatesa: Pietro Abiuso vi aspetta oggi al Castello alle ore 17:30 per la presentazione del suo libro “The Face Of Crazy Horse”. Impossibile mancare!” ed in effetti noi c’eravamo, come si può rileggere cliccando qui. La retorica derivata dai discorsi dei politicanti locali di maggioranza ed opposizione ha fatto il resto, compreso quant’è accaduto Alle otto e diciannove di una sera che si avviava alla noia, messa in pratica a seguire con la solita “festa dell’emigrante”, dalla quale il nucleo di gambatesaweb è stato alla larga: scossa di terremoto 5.1, segno che anche Dio stesse perdendo la proverbiale pazienza, così come già dimostrato dalla Madonna. Coincidenza o vero credere, va detto che dal pomeriggio del quattordici a più o meno mezzogiorno del sedici agosto, tolte sei ore circa durante la mattinata del quindici, Gambatesa è stata colpita più volte da forti temporali che hanno distrutte le feste o almeno quel po’ di movimento che doveva somigliare a qualcosa di gioioso.
Va ricordato, alla faccia del turismo in paese e di ciò che si vuol far passare per bellezze da visitare, l’affronto fatto alla Madonna della Vittoria:
nei pressi di casa sua, vale a dire la sua cappella, è stata costruita e messa in opera l’isola ecologica. Chiunque si arrabbierebbe se attigua a casa propria venisse impiantato un immondezzaio. Se Gino & Michele hanno dichiarato che Anche le formiche nel loro piccolo si incazzano, non vedo perché nonostante il magnifico cuore di Maria della Vittoria e l’infinita pazienza che questa ha con gli uomini ed i gambatesani in particolare, la Stessa non abbia potuto assumere la medesima posizione politica.
Tornando al profano. Ecco cosa è stato lasciato dai temporali di quei giorni dalle parti del cimitero,
a seguire torneremo a visionare cos’è stato fatto per ripulire quella strada che viene utilizzata praticamente da tutti i gambatesani, volenti o nolenti. Nel frattempo ci corre l’obbligo di segnalare all’attenzione di chi legge la delibera di giunta n 86, che il sei agosto precedente metteva in risalto una strada che è trafficata da una sola famiglia, ma che però andava rifatta come nuova, alla faccia di altre manutenzioni di altre strade ove vivono molti più residenti che però non hanno strette parentele con chi poi, per evitare simili segnalazioni al pubblico, cerca di tacitare l’unica “voce fuori dal coro” che non si ribassa a chiedere sovvenzioni, sostegni e patrocini, in modo da restare indipendente.
A proposito di politica, continuiamo il riassunto.