Di Stefano Venditti
Il torball al centro di uno studio del dipartimento di Scienze della Salute dell’università degli studi del Molise
E’ un momento decisamente felice per il torball targato I Guerrieri della Luce.
Capitan Giuseppe Celli e compagni non solo sono riusciti ad ottenere risultati sportivi di livello, l’ultimo in ordine cronologico è stata la conquista della permanenza in serie B dopo appena un anno di militanza nella categoria cadetta, ma, pian piano, sono riusciti ad attirare l’attenzione verso questa disciplina sportiva e verso il mondo dello sport paralimpico in senso generale grazie alla loro indubbia voglia di emergere.
Prima in Molise nessuno conosceva il torball, ora, invece, I Guerrieri della Luce sono, forse, una delle realtà più interessanti dell’intero comparto italiano.
Interesse che ha suscitato una certa curiosità anche in due giovani dottorandi del dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi del Molise coordinato dalla professoressa Alessandra Di Cagno con la stretta collaborazione dei professori Giuseppe Calcagno, Arrigo Giombini, Giovanni Fiorilli.
Giovanna Aquino e Enzo Iuliano, infatti, hanno deciso di elaborare uno studio sul grado di socializzazione dei disabili non vedenti che praticano sport, ed in particolare il torball, e confrontarlo con il dato dei diversamente abili che non praticano attività sportiva.
Per questo l’allenatrice Mariella Procaccini, il capitano della squadra Giuseppe Celli e il laterale sinistro Domenico Mastrangelo, si sono recati presso la facoltà di Scienze del Benessere per incontrare i due giovani dottorandi.
Il Celli e il Mastrangelo hanno risposto ad una serie di domande, strutturate su vari ambiti, per dar modo di elaborare i dati necessari per sviluppare l’indagine conoscitiva.
A breve, alle stesse domande, risponderanno anche gli altri due membri della squadra Tiziano Marinelli e Francesco Cirilli.
Il tempo di rielaborare i dati acquisiti e, in tempi decisamente molto celeri, sarà reso noto il risultato di questa indagine.
La squadra de I Guerrieri della Luce si è detta onorata di aver potuto contribuire in maniera fattiva alla realizzazione di questo studio e di aver aiutato due giovani accademici nello svolgimento della loro attività di ricerca.
L’augurio con il quale I Guerrieri della Luce si sono congedati dal mondo accademico è che il loro esempio possa essere seguito da un numero sempre più crescente di disabili visti gli effetti decisamente positivi che lo sport apporta nella vita di ognuno di noi.