Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Marco Frosali
E… A Gambatesa?
GAMBATESA, 2 luglio 2018. – Il divario digitale, fino a poco tempo fa era un vero problema e là dove, in Molise, si potesse parlare con soddisfazione di “Banda Larga”, era per via del fatto che da queste parti la musica è molto praticata nel senso attivo del termine e che molti suonatori sono allo stesso tempo di buona forchetta. Oggi cos’è cambiato in tema?
I molisani, fin dalle elezioni regionali del duemilatredici ed anche prima, hanno riso di gusto nel leggere le roboanti promesse dei candidati d’ogni fazione politica, (qui quanto scrissi a tal proposito il due marzo duemilaundici, vale a dire trentottomila pagine fa), gente più o meno credibile che col tempo è passata nella parte negativa del tabellone, non avendo o non sapendo come rendere realtà un proposito, rimasto poco più che una promessa per individui deficitari a livello cerebrale, impegno ribadito anche in quest’ultimo periodo, ma a campagna elettorale abbondantemente conclusa.
Il tempo va avanti inesorabilmente e la tecnologia fa passi da gigante. Così in Molise ci si ritrova con politicucci locali in odor di venir trombati alle prossime municipali, intenti a mendicare finanziamenti per progetti di futura installazione di libere reti wireless locali, (vedi delibera di giunta n 71, quanto accade a Gambatesa), e nel contempo cittadini che con somme di danaro sempre più esigue, acquistano pacchetti tutto compreso, davvero ultramobili, seriamente a banda larga, sicuramente più performanti di una rete fissa che ha fatto il suo tempo e che servirebbe solo a meglio veicolare pubblicità, spesso portata a casa degli ignari cittadini con inganni e false, quanto obbligatorie profilazioni, non sempre del tutto legali.
Digital divide: fra governanti e governati?
Ancora una volta la politica arriva tardi anche a suon di banda?