Di Stefano Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Marco Frosali
TORO, 30 maggio 2018. – come tanti prima di me, e credo molti anche dopo di me, anche io e la mia famiglia ti dobbiamo lasciare. Il motivo? E’ lo stesso che ha spinto generazioni e generazioni di molisani ad abbandonare la propria terra di origine: il lavoro! C’è qualcosa di strano che non torna tra i nostri confini regionali. Più sei una persona valida, più sei una persona professionale, più hai un bagaglio di esperienze professionali e di studio elevato, meno vali e non vieni considerato! Una riflessione che nasce spontanea soprattutto dopo già aver trascorso un periodo al di fuori dei confini regionali. Ciò che è capitato a me e a mia moglie è successo anche a tanti e tanti uomini e donne molisani doc che per avere una piena soddisfazione lavorativa hanno dovuto lasciare le rispettive comunità natie. Cosa è capitato a noi? Presto detto!
E’ bastato mandare qualche curriculum in Emilia Romagna e siamo stati subito chiamati a ricoprire ruoli importanti nei rispettivi ambiti professionali. Ma non solo! Ci è stato offerto sin da subito un contratto a tempo indeterminato secondo tutti i crismi del caso, cosa che in Molise forse è rara quanto una mosca bianca! Un treno che non potevamo non prendere anche per dare un futuro certamente migliore, sotto ogni punto di vista, a nostro figlio che ha da poco compiuto il quarto anno di vita. Mi è capitato di parlare con molteplici corregionali che si sono trasferiti non solo in altre regioni italiane, dall’Abruzzo in su, ma anche all’estero e tutti hanno percorso il nostro medesimo cammino. Non considerati o nella migliore delle ipotesi sfruttati in Molise, valorizzati al massimo fuori dal Molise. Questo assioma si ripete in tutti i campi professionali, delle arti, dei mestieri, delle attività super tecnologiche, delle attività intellettuali, segno evidente che, come detto nell’incipit di questo scritto, c’è qualcosa che non va tra i confini molisani. Negli anni la nostra regione ha perso intelligenze, persone acute e professionali, persone serie e competenti che avrebbero potuto fare la fortuna della nostra terra; invece cosa si fa? Si lascia andare via questi veri e propri tesori che per la maggior parte si sono anche formati in loco. Che peccato! Continuando su questa strada il Molise si spegnerà lentamente malgrado alcune iniziative intraprese per il ripopolamento dei nostri piccoli borghi medievali. Non basta dare un contributo economico alle giovani coppie per cambiare la residenza ed acquistare una casa nei nostri piccoli paesi o creare delle zone franche per avviare delle piccole e medie imprese. E’ necessaria una più ampia visione del problema ed una politica più attenta alle richieste e alle esigenze del territorio. Cosa dovrebbero venire a fare le giovani coppie nei comuni molisani se le giovani coppie molisane vanno via dal Molise per carenza di lavoro? A sostituire quelli che se ne sono andati per poi rimpiangere la propria scelta? Non credo! Da una analisi statistica presentata recentemente nei prossimi 40 anni si estingueranno come popolazione circa una ventina di comuni molisani proprio perché i giovani vanno via e le morti sono più alte delle nascite. Abbiamo tentato in tutti i modi di rimanere, ma sinceramente ci siamo stufati di vivere in un clima di quasi completa apatia e di persone che si lamentano sempre, ma di concreto non fanno nulla. Qualcuno ha provato a cambiare le cose in questa regione, ma è stato prontamente zittito e posto nell’angolo come il peggior dei mali invece di sostenerlo per dare un futuro più roseo ad una regione che, a conti fatti, forse non avrebbe nemmeno più le carte in regola per definirsi tale. Qui deve rimanere tutto tranquillo, tutto deve svolgersi nella mediocrità, tutto deve essere controllato e controllabile. Fuori è diverso! Se vali, se lavori, se ti comporti bene, se hai idee valide, se ti proponi vieni valorizzato e premiato e insieme a te cresce anche tutto il tessuto sociale che ti circonda. Quando si va fuori queste discrepanze si notano ancor di più e, purtroppo, ti fanno affermare che fuori dal Molise c’è un altro mondo, sotto ogni punto di vista.
Ciao Molise!