Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria, Emilio Venditti, Stefano Venditti E Presa Da Internet Da Marco Frosali
Noi Non Dimentichiamo
GAMBATESA, 4 ottobre 2018. – Fra le poche cose accadute e che possono continuare a succedere in un paese morto come Gambatesa, c’è naturalmente la questione “rifiuti e raccolta differenziata”, cosa lungi dal portare reali benefici alla popolazione, cosa che finora è servita solo a pavoneggiare chi dice di governare bene il borgo, cosa che ha fatto regredire di almeno sessant’anni la gestione delle abitazioni di ognuno di noi, in nome di una collaborazione che,
se da altre parti, come vedremo a seguire, si basa sulla fiducia nei confronti del cittadino/contribuente, nonché utente, ORDINANZA n. 7, del 5 maggio 2015, a Gambatesa è strutturata sull’inganno che parte dalla richiesta di collaborazione ai cittadini e si realizza con la solita beccata, consistente nell’ordinare ed imporre qualcosa che la civiltà obbliga, ma l’insolenza di chi non sa governare porta alla ribellione ed all’arte di arrangiarsi. E’ in quest’ottica che dopo aver segnalato in innumerevoli occasioni su gambatesaweb quant’è accaduto negli ultimi tre anni, oggi riporto per ciò che concerne il periodo di silenzio che mi è stato imposto e che ha visti veri momenti di piccole bassezze, regalate da chi ancora non si rende conto del guaio nel quale si è, e continua a cacciarsi.
Il cagnolino in questione, non appena appurato che ora noi non avremmo potuto reagire, ha pensato bene di “levarsi un sassolino dalla scarpa” perché secondo lui, noi non avremmo potuto più affermare che dal settembre duemilasedici, il vostro sta mangiando pane altrui. Per questo, lo scorso ventitré maggio, mentre tutti commemoravano la morte di Giovanni Falcone, a questo numeretto di bassa lega, è venuta voglia di evitare di raccogliere il nostro vetro, atteso che dagli ordini ricevuti, lui non potesse prendere quel materiale, in quanto quel vetro era contenuto in una busta di plastica, inserita a sua volta e da lasciare nel mastello per evitare che questo si sporcasse. Io ho ovviamente risolto il problema, portando quei rifiuti al cimitero e facendo lì la raccolta differenziata: vetro nel cassonetto del vetro e busta in quello della plastica e per me è andata bene così, dato che comunque sarebbe toccato alla leccheria, (così qualifico chi ha preso il posto degli spazzini esautorati da chi dice che lo ha fatto per il bene di Gambatesa e non per voto di scambio), acquisire e smaltire quel materiale. La cosa che fa sorridere, (e certe volte è bello scrivere in prospettiva), è quanto accaduto qualche mese dopo: mercoledì cinque settembre, ore sei e quindici del mattino. Il prode cagnolino arriva puntuale a prendere il vetro, nel frattempo da noi posto nell’apposito mastello senza busta di plastica, che come detto sarebbe dovuta restare comunque al suo posto. Come ha portati via i rifiuti il vostro? Ma con una regolare busta di plastica da scaricare volta per volta nel camioncino! Due sono allora le cose: o quel lavorante ha compreso che forse con la busta di plastica si risolve il problema di evitare di prendere il mastello e dopo averlo svuotato riportarlo al suo posto, (operazione che se svolta per ogni abitazione visitata, riduce di parecchio il lavoro), o quanto accaduto il ventitré maggio scorso è stato fatto di proposito, a sfregio di chi, in quel momento, non poteva difendersi perché ucciso, cosa che ci riporta a quanto scritto qui, ricordando le ultime parole a proposito dei vigliacchi di chi, democraticamente eletto, è stato a sua volta eliminato per altrui inconfessabili interessi.
Andando avanti ad analizzare il tema nel periodo, va detto che il caldo anche quest’anno ha prodotte le sue vittime. Sabato ventotto luglio, ore sei pomeridiane: al bar Pallons incontro Antonio Gallo, (soprannominato l’albanese a causa delle sue fattezze fisiche), e scopro che anche questo sta per ripartire perché emigrato, alla faccia del ripopolamento e della vita da idillio che l’amministrazione municipale e chi la comanda a bacchetta, vorrebbe far credere agli improvvidi, accalappiati da tali sirene. Lui mi comunica la sua solidarietà ed il suo incoraggiamento per il sito ed io lo rassicuro, alla presenza di un Has Fidanchen che applaude, ovviamente una volta che noi eravamo usciti dal locale.
Applaudi, applaudi! Intanto mi spieghi perché inizi a lamentarti del fatto che non sono tutte rose e fiori?
Le feste per noi passano come leggerete a seguire, mentre per la leccheria inizia il periodo, diciamo così, di fuoco, visto che nel frattempo Gambatesa si ripopolava di… non di turisti in quantità, ma di gente che ha casa qui e che magari maledice il giorno che l’ha comprata o ricevuta in eredità, atteso che il diciannove agosto io sia stato involontario testimone di una litigata fra gente che non vuol mettere mano al portafogli per ristrutturare un’abitazione, spesso in condominio con altri che la pensano allo stesso modo dei primi, tanto da costringere chi è meno caparbio a decidere di lasciare il paese ed il tugurio in esso contenuto per andarsene in luoghi più e meglio frequentati per fare una vacanza vera con la propria famiglia, venendo servito e riverito a costo minore. Ad ogni buon conto, a feste finite, ecco un’altra alzata di testa di un cagnolino sempre più esasperato: sempre di mercoledì, ma il ventinove agosto, il vostro evita di prendere i nostri rifiuti di carta, sempre perché erano stati inseriti nell’apposito mastello, ma in una busta di plastica e non di carta, cosa poi da noi risolta con il bruciare la carta e renderla cenere da immettere nell’umido, regolarmente acquisito il giorno successivo. Secondo questi personaggi, dobbiamo comprare le buste di carta per non sporcare i mastelli? Noi la soluzione l’abbiamo trovata, se permettete in maniera intelligente, sempre che per intelligenza s’intenda ancora la capacità di adattarsi alle situazioni che la vita giorno per giorno propone.
Avvicinandoci ai giorni presenti, tocco un altro tema più volte trattato: la superficialità che ci viene regalata da chi è protetto, cosa che se fosse capitata con gli spazzini derubati del posto di lavoro da chi oggi si nutre del loro pane, i primi sarebbero stati passati per le armi senza processo, ma soprattutto senza tanti complimenti. Lo sfalcio dell’erba per il paese, (già richiamato qui, se fatto presso case che non appartengono agli amici, viene risolto come in foto,
Va detto che la persona appena proposta, a proposito dei nuovi spazzini, ha dichiarato che lui, se si dovesse ricandidare e fosse eletto, li lascerà al loro posto, visto che non è avvezzo a mettere la gente in mezzo alla strada come fatto da chi ancora dobbiamo sopportare al municipio, posta su ciò che lei ritiene sia il suo trono intoccabile. Va detto a tal proposito che da gambatesaweb dal duemiladieci a metà duemilaquattordici sono partite bordate molto più ficcanti di quelle ritenute offensive da chi ha sostituito Emilio Venditti, ma a quest’ultimo, per ragione di stile di vita, il mio dire, (unitamente agli sproloqui di chi oggi si erge a moralizzatore della piazza), è scivolato, come accade ai veri vincenti. Aggiungo che attendiamo un terzo, cosa difficile da trovare a Gambatesa, cosa che spero divenga realtà, visto che diversamente sarebbe davvero arduo continuare a scrivere parlando di qualcosa di nuovo. Tornando però all’intelligenza di chi ha operato come visto nella penultima foto, va detto che la sera stessa di quell’otto settembre, il lavorante in questione, trovandosi per coincidenza nello stesso locale ove generalmente io ed il nostro fotografo di fiducia andiamo per bere qualche birra e, nel mio caso a riposarmi, ha osservato intensamente se noi, nel nostro discutere, menzionassimo la bravata che il vostro aveva portata a termine quella mattina, senza ovviamente riceverne soddisfazione.
Oggi, lunedì 4 ottobre 2018: determina n 255. Forse una buona notizia, eccetto per la Madonna della Vittoria che si è vista costruire l’immondezzaio davanti casa e di ciò tornerò a riparlare più avanti. Speriamo solo che questa prodezza sia viatico per poterci disfare dei rifiuti, così come descritto nella determina rimessa in download, almeno per mitigare quanto, a proposito di “servizi migliori”, ci viene imposto da chi, non accettando diritto di critica alcuna, si ritiene intoccabile…
Almeno fino al prossimo “Giorno Del Ringraziamento”.