Di Marco Abiuso
Alcune Precisazioni Riguardo I Residui Attivi E Passivi
Non volendo in alcun modo essere polemico con chi che sia, ma desiderando dare il mio contributo al tema, presento quanto di seguito potrai leggere.
Al termine dell’esercizio finanziario, il 31 dicembre, viene redatto il bilancio consuntivo (rendiconto).
A questa data alcune entrate accertate non sono state riscosse ed alcune spese impegnate non sono state pagate.
Queste somme costituiscono i residui e si suddividono in attivi e passivi.
I residui attivi rappresentano le somme che un ente deve ancora riscuotere mentre i residui passivi rappresentano le somme che deve ancora pagare, con riferimento sempre all’anno appena concluso.
Se andiamo alla delibera n. 16 del 23/03/2012 avente ad oggetto “ELENCO RESIDUI AL 31/12/2011”, abbiamo che i residui attivi e passivi provenienti dagli esercizi 2011 e precedenti sono i seguenti:
RESIDUI ATTIVI € 965.729,29
RESIDUI PASSIVI € 1.253.059,99
SALDO € -287.330,70
Quindi la differenza tra Residui Attivi (crediti in quanto somme ancora da riscuotere) e Residui Passivi (debiti in quanto somme ancora da pagare) evidenzia che, al 31 dicembre 2011, per la parte di consuntivo 2011 riferita ai residui, il Comune presenta un saldo negativo di € 287.330,70.
In pratica, per l’anno 2011, deve ai suoi creditori più di quanto deve ancora ricevere dai suoi debitori e la differenza è appunto € 287.330,70.
Oltretutto i residui attivi normalmente sono più “certi” dei residui passivi, nel senso che è più sicuro che un’amministrazione paghi i propri creditori piuttosto che la stessa amministrazione incassi tutte le somme dai propri debitori.
Purtroppo contrariamente a quant’è stato scritto, la cifra di € 287.330,70va considerata con il segno meno.
Ovviamente per sapere la reale situazione finanziaria del Comune di Gambatesa bisogna conoscere la situazione di cassa al 31 dicembre.
Facendo la somma algebrica dei due saldi (saldo di cassa e saldo residui) si può conoscere il risultato di amministrazione che ci dice se siamo in situazione di avanzo o disavanzo.
Nella delibera successiva la n. 17 è stata omessa l’informazione riguardo l’avanzo di amministrazione, pur tuttavia esprimendo soddisfazione per i risultati ottenuti.
Nella delibera n. 19 finalmente compare l’ammontare del fondo di cassa che al 31.12.2011 era di €. 585.869,21.
Sottraendo il saldo dei residui (era negativo) al fondo di cassa i famosi € 287.330,70 risulta la cifra di € 298.538,51 che fortunatamente rappresenta un avanzo di amministrazione (ovviamente disponibile nell’ipotesi che siano certe le entrate dai residui attivi pari a € 965.729,29).
Purtroppo non siamo così ricchi!!!
Ecco alcune definizioni riguardanti i residui:
I residui attivi sono l’espressione di entrate accertate ma non ancora riscosse nonché di entrate riscosse ma non ancora versate; rappresentano crediti dell’ente nei confronti di terze economie.
In particolare, con riferimento al loro grado di esigibilità, i residui attivi si distinguono in:
• residui la cui riscossione può considerarsi certa;
• residui connessi a dilazioni di pagamento concesse ai debitori (residui dilazionati);
• residui incerti perché giudizialmente controversi;
• residui riconosciuti di dubbia e difficile esazione;
• residui riconosciuti assolutamente inesigibili.
I residui passivi sono l’espressione di spese già impegnate e non ancora ordinate ovvero ordinate ma non ancora pagate; rappresentano debiti dell’ente nei confronti di terze economie.
Peraltro i residui passivi comprendono anche somme che non corrispondono a debiti giuridicamente sorti nei confronti dei terzi: è il caso dei residui per impegni latenti e dei residui di stanziamento.
I residui per impegni latenti corrispondono a spese deliberate dagli organi amministrativi oppure previste per legge, ma di fatto non ancora impegnate.
I residui di stanziamento corrispondono a spese previste in bilancio per le quali non si è ancora avuto l’accertamento.
Si tratta, quindi, di spese già impegnate ma per le quali non è stata ancora delineata la figura del debitore.