Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
L’inizio di una nuova esperienza
Dopo tanto parlare su questo piccolo monumento, la cui storia è arcinota, finalmente si vede all’orizzonte un progetto che dovrebbe dare ad esso una significativa utilità, e a qualche (si spera) gambatesano, la possibilità di lavorare.
Parlo al condizionale, visto che, sia pur in stato avanzato, i lavori di riattazione non sono ancora terminati.
Certo, però, che il tanto parlare e gli stessi lavori in essere, hanno già creato il motivo di discussione, e, in qualche caso, di malcontento. Proprio in questi giorni, infatti, se ti trovassi a parlare con gli abitanti del rione di San Nicola, noteresti la rabbia mista ad un senso di rivalsa, che costoro nutrono nei confronti dell’attuale amministrazione municipale.
Qual’è il pomo della discordia? Presto detto.
Ci si lamenta del fatto che, nel duemiladieci, in paese, debba essere installato un pozzo nero. Visto che anch’io, in quel rione, ho qualche interesse, ho interpellato il nostro Sindaco in merito. Devo dire che, anche se in modo sufficientemente confuso, sono stato esaudito nella risposta.
Fra le cose che mi sono state dette, però, una, in particolar modo, mi ha lasciato perplesso, tanto da costringermi a svolgere ulteriori indagini. In considerazione del fatto che a San Nicola, ancora oggi alcune abitazioni sono senza rete fognante, ho chiesto al sindaco se il pozzo nero di cui si parla, avesse avuto utilità anche per queste abitazioni.
Il Nostro, senza battere ciglio, mi ha risposto di sì; anzi, a proposito di una cantina di mia proprietà, sita proprio in quella zona, cantina per la quale, pur non avendo fognatura, pago una parte della relativa tassa, avendo l’utenza idrica, a proposito di quella cantina… il sindaco ha detto che sarebbe stata fra le prime ad essere allacciata a questo nuovo pozzo nero.
Peccato che la cantina stessa è sita ad un livello parecchio più basso, rispetto all’attuale e al futuro luogo in cui sorgerà il nostro pozzo nero! Sì, luogo futuro.
Perché dopo la ribellione dei pochi abitanti di San Nicola, il nostro sindaco, ha imposto alla ditta che sta eseguendo i lavori presso il convento, di trasferire il pozzo stesso più a valle.
La cosa tragicomica che ancora adesso mi fa sorridere, te la racconto di seguito.
Questa mattina, mia madre si è recata proprio a San Nicola. Là, incontrando il nostro primo cittadino, mia madre, senza peli sulla lingua, gli ha suggerito di smetterla di prendermi in giro, visto che la mia pazienza è arrivata al limite. Poi, senza perder tempo, ha fatto notare al nostro Emilio, la posizione della mia cantina, per chiedere a lui spiegazioni su quanto mi aveva comunicato in merito. Il nostro, senza scomporsi più di tanto, ha semplicemente detto a mia madre che aveva dimenticata la posizione della cantina.
Ti domando: Ma fra le prerogative del politico, magari ritenuto Amico, è presente anche quella di parlare a vanvera? Se sì, il nostro sindaco è Maestro!
Diversamente, pur considerando che nessuno è perfetto, sarà il caso che, chiunque, prima di parlare, provveda a controllare se la propria bocca e il proprio cervello siano dotati di una stabile connessione.
Al di là di ciò, voglio sperare che il nostro convento, una volta rimesso in sesto, sia fonte di guadagno per qualche nostro concittadino, possibilmente, quest’ultimo, assoggettato ad un contratto più umanamente valido, se si prende in considerazione come parametro il contratto imposto agli spazzini.