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I Voli Del Rondone 4

Di Marco Frosali

La Zoccola Dura E Gli Invasori

Il sottotitolo sembra una delle mie solite goliardate, ma in realtà è una cosa più seria alla quale ieri, domenica 29 Aprile, io e alcuni componenti del Guzzi Club Roma abbiamo preso parte: un motoraduno benefico che si è tenuto a Visso ed Ussita, 2 piccoli centri dell’entroterra Maceratese, a ridosso dell’Umbria, pesantemente colpiti dal sisma che ha raso al suolo Amatrice, Arquata del Tronto e danneggiato Norcia e Castel Sant’Angelo sul Nera, evento benefico promosso dai ‘bikers invasori’ e giunto alla seconda edizione dopo quella dello scorso anno tenutasi a Norcia e Amatrice (qui il progetto), al quale hanno aderito bikers provenienti da tutta Italia. Quale migliore occasione per unirci alla combriccola?

Appuntamento alle otto e mezza alla stazione di servizio poco distante dalla diramazione che dal Raccordo Anulare porta verso l’autostrada. Io e il Rondone arriviamo in perfetto orario, ma troviamo il piazzale pieno di moto! In un piccolo angolo sperduto scorgo le moto di Renzo e Franco, così posteggio anche io e vado a prendere un cappuccino. Nel frattempo arrivano anche Sgam-One, Sasy e Fernando, con Sgam-One che subito inizia a tuonare: “Ma un posto mijore n’oo potevate trovà? Ve sete messi proprio dietro i cessi!” Ma se il piazzale era colmo, dove dovevamo metterci?

Appuntamento in Autogrill

Sasy e Sgam-One

Fernando, Renzo e Franco: i 3 Compari!

Per ultimo, verso le nove e un quarto arriva anche Giulio…

Giulio

…stavolta a bordo di un LeMans prima serie che ha la caratteristica di tutte le sue moto: una carburazione non proprio perfetta!

Alle nove e mezza si parte e percorriamo la Salaria fino a Rieti, da qui deviamo sul raccordo Rieti-Terni e ci dirigiamo verso la Val Nerina, raggiungendo dopo circa un’ora di viaggio il piccolo paese di Arrone…

Arrone: Santuario di Santa Maria Assunta

Panoramica di Arrone

…dove facciamo una breve pausa cornetto-cappuccino-cesso ad un locale bar.

Ripartiti, percorriamo la Val Nerina per circa cinquantacinque chilometri e giungiamo così a Visso, prima tappa di giornata e che mi riporta indietro al 2009, quando passai di qui in macchina diretto ad Amandola per concludere l’acquisto di Sara, ma proseguii anziché fermarmi.

Il piccolo paese è già bello che affollato di motociclisti, così posteggiamo in un viale e aspettiamo che passasse il lungo serpentone di motociclette che avevamo incrociato strada facendo e che stavano effettuando il giro in programma che li avrebbe portati anche ad Ussita, poco distante da Visso.

L'Invasione di Visso

L'Invasione di Visso

L'Invasione di Visso

L'Invasione di Visso

L'Invasione di Visso

L'Invasione di Visso

Nel marasma generale, Sgam-One scorge Silvia, socia del club che quest’oggi era in compagnia di alcune sue amiche centaure che hanno proseguito il giro, mentre io scorgo Flavio, un mio collega di lavoro, anche lui che proseguiva verso Ussita. Sgam-One, da buon presidente, non può non essere soddisfatto ogni volta che scorge una Guzzi, salutando fragorosamente col suo vocione e con i suoi apprezzamenti: “DAJE!” “E ‘NNAMO!” “GRANDE!” “EVVAI, N’ANTRA GUZZI!”

Dopo circa dieci minuti (!) di passaggio moto, io e la combriccola ci addentriamo in quello che resta del piccolo centro, potendo osservare gli effetti devastanti che il sisma ha avuto in questa zona…

Visso: Macerie Post-Sisma

Visso: Ex Banca Inagibile

Visso: Case Puntellate

Visso: Ingresso al Centro...Inagibile

Visso: Panoramica della Rocca e del Campanile della Chiesa di Santa Maria della Pieve

…dove tutto sembra essersi fermato a quella dannata notte del ventiquattro Agosto duemilasedici. Le foto sono volutamente poche…è veramente desolante vedere quello che è rimasto. Camminando in silenzio tra case lesionate, case puntellate e aree in cui presumibilmente c’erano case, ma ora non c’è più nulla, giungiamo nell’area attrezzata, posta sul retro della chiesa di Santa Maria della Pieve anch’essa lesionata, dove di li a poco si sarebbero radunati i bikers di ritorno dal giro per poter pranzare.

Visso: Area Attrezzata nel Retro di Santa Maria della Pieve

Proviamo a chiedere se era possibile pranzare, ma bisognava essere prenotati: uno degli organizzatori ha detto che il posto per sette persone lo avrebbe trovato, ma i ventidue euro comprensivi di pasto, iscrizione e gadget ci sono sembrati eccessivi; così abbiamo optato per il classico panino a base di prodotti locali che abbiamo potuto acquistare in un chioschetto nella piccola piazza, vicina a dove avevamo posteggiato le moto.

Visso: Prodotti Tipici Locali

Visso: Prodotti Tipici Locali

Per la cronaca: io ho acquistato due piccoli panini: uno con ciauscolo e uno con salame e pecorino, più una bottiglietta di acqua frizzante a sei euro. Il non plus ultra lo tira fuori Renzo: un sacchetto di fave fresche che divide con noi e che noi, ovviamente, accettiamo!

Sasy e le Fave!

Anche se Sgam-One ha dei dubbi: “A’ Re…ma ‘ndo l’hai pijate? Cor freddo c’ha fatto se saranno tutte seccate…nun è che vengono d’a a Turchia?”

Come ogni buon giro che si rispetti anche questo va onorato con una bella foto di gruppo: ieri l’ha scattata niente popò di meno che l’assessorA al turismo di Visso in persona…

Foto di Gruppo

…che ci ha fornito alcuni dati relativi alle presenze: circa mille persone iscritte ufficialmente, più altrettante che si sono aggregate all’ultima ora per un totale di quasi duemila persone! D’altra parte, ben vengano manifestazioni di questo tipo: se bisogna ritornare a vivere e ricostruire il piccolo centro bisogna far ripartire l’economia facendo in modo che le persone vengano qui senza aver paura e soprattutto diano il loro contributo. Noi nel nostro piccolo lo abbiamo fatto acquistando prodotti locali ad un negozio del posto.

Dopo un buon caffè alla pasticceria poco distante, dove nei pressi era parcheggiata una Suzuki con una passeggera molto particolare…

Barbie Zavorrina!

…si riparte e, percorrendo a ritroso la Valnerina giungiamo al cospetto della cascata delle Marmore dove, essendo le tre del pomeriggio di domenica, veniva aperta l’acqua che alimenta la centrale idroelettrica a valle: tre suoni di sirena ad avvertire e in seguito l’aumento della portata d’acqua che in verità non sembrava così dirompente!

Cascata delle Marmore

Qui salutiamo sia Giulio che Fernando che rientrano a Roma prima del previsto, scatenando la reazione di Sgam-One: “Ahò…fermamose da quarche parte, famo quarche cosa, sinnò se rientramo presto va a finire che trovo mi moje a letto co’ n’artro!!” Dato che erano ancora le tre, io, Sgam-One, Renzo, Sasy e Franco proseguiamo verso Terni e, da qui, raggiungiamo Narni dove posteggiamo le moto a Piazza Garibaldi e dove abbiamo un incontro ravvicinato con una coppia di Guzzisti, ognuno con la sua moto!

Incontro Guzzistico a Narni!

Narni: Piazza Garibaldi

Essendo ancora presto ne approfittiamo per fare un giro nell’affollato centro storico…

Narni: Piazza Cavour

Narni: Via Garibaldi

Narni: Piazza dei Priori

Narni: Piazza dei Priori

Narni: Palazzo dei Priori

Narni: Pulpito del Palazzo dei Priori

Narni: Volte ad Archi del Palazzo dei Priori

Narni: Fontana in Piazza dei Priori

…dove, complice il caldo, l’arsura inizia a farsi sentire costringendoci a prendere d’assalto una fontanella per poterci dissetare…

Assalto alla Fontanella!

…in modo tale da poter proseguire il giro nei caratteristici vicoletti…

Narni: Il Portone nel Portone!

Narni: Chiesa di Santa Maria Impensole

Narni: Interno della Chiesa di S. Maria Impensole

Narni: Cortile di Palazzo Scotti

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Vicolo del Centro

Narni: Torre di San Domenico

Narni: Torre di San Bernardo

Narni: Interno della Chiesa di San Francesco

…giungendo dinanzi alla ‘Casa del Popolo’ dove Sasy ne approfitta per farsi scattare una foto con entrambe le braccia alzate!
Mancava solo che ripetesse la scena del mitico Mario Brega!

Sasy Brega!

Che abbiamo beccato una giornata particolare ce lo testimonia la presenza delle numerose bandiere con i colori e lo stemma della città presenti in ogni vicolo, oltre a quella di numerosi ragazzi e ragazze con costumi medioevali e bambini raggruppati a suonare tamburi, sempre con abiti medioevali che sfilavano per le affollate viuzze del centro storico…

Narni: Suonatori di Tamburo...in Erba!

…così osserviamo un piccolo spezzone del corteo storico prima di tornare verso le nostre moto, rinfrescarci con un bel gelato preso al bar adiacente…

Gelato a Narni!

…e far rientro a Roma percorrendo gli ultimi chilometri lungo la Flaminia, con Sgam-One che per poco si perdeva il coperchio della borsa laterale (meno male che me ne sono accorto!) trovando un incidente nei pressi di Otricoli dove un motociclista si è schiantato forse contro un muretto, distruggendo la parte anteriore della moto.

Nei pressi di Rignano Flaminio, noi, reduci della partenza, ci salutiamo; dopo circa trecentocinquanta chilometri, io e il Rondone facciamo rientro a casa alle sei e un quarto.

Secondo giro assieme alla Zoccola Dura che ci ha condotto a presenziare ad una iniziativa davvero ben riuscita che ha portato un po’ di trambusto e voglia di stare insieme in un luogo martoriato da un sisma che continua a preoccupare tutt’oggi. Ma ad un evento come questo, che anche se in piccola parte può contribuire a rilanciare il turismo e l’economia della zona, non potevamo dire di no.

Al prossimo giro!