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I Voli Del Rondone 3

Di Marco Frosali

Battesimo Di Fuoco…Con La Zoccola Dura!

I tempi sono maturi! Dopo un paio di giretti in solitaria negli scorsi weekend, stavolta si fa sul serio! Su proposta del buon Boulevard del Guzzi Club Roma che ha organizzato per l’altro ieri, Domenica quindici Aprile, un giro alle grotte di Stiffe in quel di San Demetrio Ne’ Vestini (L’Aquila), vista, approvata e sottoscritta dal direttivo del club e, in primis, dal Mega Presidente Galattico Sgam-One è giunta l’ora di far conoscere il Rondone anche ai trucidi motociclisti, ormai conosciuti come ‘Zoccola Dura’!

Il cielo è cupo e minaccia pioggia, ma a dei motociclisti senza macchia e senza paura cosa importa? Pioggia o non pioggia, questo giro s’ha da fare!

Mi alzo così alle 8 di mattina e mi bardo di tutto punto con jeans invernale, stivali impermeabili e felpa con cappuccio in base alle indicazioni di Boulevard: “Occhio che li fa freddo e passeremo a circa milleseicento metri di quota fra le montagne!” Per fugare ogni dubbio metto anche i pantaloni cerati in modo tale che, in caso di pioggia, avrei dovuto indossare solo la giacca.

Preso il Rondone, mi reco a fare benzina e mi dirigo verso l’area di servizio Colle Tasso Sud, la prima che si trova appena imboccata la Roma-L’Aquila, luogo dell’appuntamento.

Ritrovo in Autogrill

Ritrovo in Autogrill

Ritrovo in Autogrill

Qui incontro i primi partecipanti: Rosario, Ube, Boulevard, Vincenzo, er Poeta e le new entry Franco e Benito.

Rosario e la Sua California 1400

Boulevard e Ube

Dato che sono in orario, in quanto la partenza è prevista per le nove e sono le otto e cinquanta, ne approfitto per prendere un cappuccino insieme a Rosario e nel frattempo arriva anche Sasy con la sua V35C taroccata e ribattezzata ‘Topo Gigio’…

Topo Gigio!

…forse a causa dei grossi fendinebbia messi vicino al faro che ricordano appunto le grosse orecchie di Topo Gigio. Ma manca ancora un componente: Sgam-One, come ogni prima donna che si rispetti deve sempre farsi aspettare: oggi si limita a circa 20 minuti di ritardo!

Sgam-One il Ritardatario!

Alle nove e mezza, con circa trenta minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia, si parte. Imbocchiamo la A24 e usciamo al casello di Vicovaro-Mandela percorrendo poi la SS5 Tiburtina per giungere, dopo circa un’ora di viaggio, nel piccolo centro di Scurcola Marsicana…

Panoramica di Scurcola Marsicana

Castello di Scurcola Marsicana

…dove assaltiamo un baretto presente in piazza, passando davanti ai pochi avventori presenti che, terrorizzati dal vocione di Sgam-One, ci fanno passare senza proferir parola!

Pausa a Scurcola Marsicana

Pausa a Scurcola Marsicana

Rondone a Scurcola Marsicana

Il caldo inizia a farsi sentire e così ci svestiamo dagli antipioggia dato che il cielo sembra essere molto meno nuvoloso rispetto alla partenza, in modo da rifiatare un po’. “Ma che cazzo vee sete messe a ‘fa e’ cerate? O’ vedete che sete tutti fracichi p’aa condenza?” ci riprende Sgam-One…ma stavolta ha ragione!

Ripartiti da Scurcola, imbocchiamo di nuovo la A24 lasciandola dopo pochi km nei pressi di Tornimparte dove iniziamo a inerpicarci verso Campo Felice e l’Altopiano delle Rocche, dove erano presenti diversi sciatori in procinto di godersi la poca neve rimasta. Scendendo a valle, dopo aver percorso una strada ricca di curve giungiamo nel piccolo borgo di San Demetrio Ne’ Vestini, dove ci fermiamo alla biglietteria delle locali Grotte di Stiffe, meta di giornata.

Arrivo alle Grotte di Stiffe

Montagne a Stiffe

Fiori di Campo

Qualcuno ne approfitta subito:

Chi non Piscia in Compagnìa...

Fatto il biglietto, andiamo a posteggiare le moto nel parcheggio adiacente l’ingresso delle grotte e subito possiamo ammirare quello che da lì a poco avremmo potuto osservare:

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascatella Esterna alle Grotte

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascatella Esterna alle Grotte

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascatella Esterna alle Grotte

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascatella Esterna alle Grotte

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascatella Esterna alle Grotte

Arriva la guida e inizia a raccontarci la storia di queste grotte, scavate grazie all’azione erosiva di un fiume che nascendo tra le montagne in zona Rocca di Cambio, passa attraverso un terreno sabbioso che lo fa penetrare nelle viscere della terra e dopo circa sei chilometri in sotterranea sbuca nel punto in cui possiamo ammirare le cascatelle fuori dalle grotte e va a costituire un affluente del fiume Aterno.

Intorno agli anni venti, l’energia di questo fiume era stata imbrigliata costruendo una diga che convogliava l’acqua ad una centrale idroelettrica, (poi dismessa negli anni cinquanta), ma della quale sono visibili ancora le vecchie tubature.

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Vecchie Tubazioni

Le grotte sono state esplorate a partire dagli anni settanta e sono state aperte al pubblico nei primi anni novanta.

Fatto questo preambolo, ci addentriamo nelle viscere della terra…

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Fiume Sotterraneo all'Interno della Grotta

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Fiume Sotterraneo all'Interno della Grotta

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Fiume Sotterraneo all'Interno della Grotta

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Pareti Modellate dal Fiume Sotterraneo

…ma in quanto membri della Zoccola Dura, veniamo accolti da alcuni nostri lontanissimi parenti: piccoli, ma alati, che in quel momento fortunatamente dormivano!

Pipistrelli nelle Grotte di Stiffe!

Scampato il pericolo, proseguiamo il tour all’interno della grotta, potendo ammirare l’opera d’arte creata dal paziente lavoro della forza della natura nel corso dei secoli.

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Crepaccio

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Frana nella Grotta

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Frana nella Grotta

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalattiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalattiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalattiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalattiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalattiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalattiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Concrezioni Calcaree

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Concrezioni Calcaree

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Concrezioni Calcaree

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Concrezioni Calcaree

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascata

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascata

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascata

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascata Vista dall'Alto

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Vecchio Ponticello in Legno

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalagmiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalagmiti

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Stalagmiti

Purtroppo c’è sempre qualche deficiente cui viene la smania di rovinare tutto questo: infatti sono state posizionate delle grate antiestetiche, proprio davanti ad alcune stalattiti, visibilmente spezzate dall’azione scellerata di qualche coglione! Il commento di Sgam-One: “Che fij de’ ‘na mignotta!”, sintetizza alla perfezione il pensiero di tutti.

Dopo le varie tappe durante le quali la guida ci dava spiegazioni a me non proprio nuove, vista la mia esperienza della scorsa estate alla Grotta del Vento, (qui se vuoi ricordare), giungiamo alla fine della parte conosciuta delle Grotte, in cui le goccioline di acqua generate da una cascata di circa quindici metri ci bagnano completamente.

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascata alla Fine delle Grotte

Grotte di Stiffe (L'Aquila): Cascata alla Fine delle Grotte

Alla fine, l’acqua l’abbiamo presa comunque!

Terminata la visita, dopo la consueta foto di gruppo…

Foto di Gruppo

…visto e considerato che e sono le due e mezza pomeridiane e abbiamo fame, partiamo alla ricerca di un ristorante presso cui poterci rifocillare. In zona ci sono diversi ristorantini, ma la missione sembra impossibile: Boulevard e Ube vanno in avanscoperta, ma i primi due ristoranti, sapendo con chi avrebbero avuto a che fare, hanno fatto in modo di farci trovare tutto occupato. Interviene Sgam-One: “Annamo a vedè vicino alla biglietteria! Se è pieno pure li, ce famo ‘n panino ar volo e ripartimo!”. Al terzo tentativo siamo più fortunati e troviamo posto presso il ristorante ‘da Nino’, situato proprio di fronte alla biglietteria. Sgam-One canta vittoria: “Capirai! A questi nun je pare vero de trovasse 10 persone tutte de botto a quest’ora!”.

Ad accoglierci per primo e fare gli onori di casa, il cucciolone a tre zampe dei proprietari…

Il Cane a 3 Zampe

…un grosso pastore tedesco vittima di un incidente alcuni anni fa, ma giocherellone nonostante tutto! I proprietari ci apparecchiano una tavolata all’esterno, sotto il portico del ristorante, anche perché la giornata regge e le temperature sono gradevoli. Chiediamo il menù, composto essenzialmente di piatti tradizionali e cucina casereccia della zona e ordiniamo da bere…

Caraffa di Vino Rosso

Tavolata

…iniziando a tracannare l’ottimo vino rosso, in attesa di ordinare le pietanze che di li a poco, avremmo divorato! Optiamo intanto per delle porzioni abbondanti di primo, in modo tale da avere un abbondante assaggino a testa di alcuni dei gustosi piatti che ci sono stati proposti…

Tagliolini con Tartufo

Tagliolini alla Boscaiola

Cavatelli al Sugo

…tranne Rosario, insensibile al fascino e al gusto di cotanta bontà, che ordina niente popò di meno che…della normale pasta in bianco!

La Pasta in Bianco di Rosario

“Intanto ordinamo solo er primo, pe’ il secondo vedemo dopo sinnò và a finì che c’appesantimo troppo!” l’avviso di Sgam-One al cameriere. Si inizia a divorare tutto il divorabile…

Tavolata

…e facciamo anche la conoscenza di Nino, l’arzillo gestore del ristorante che inizia a confabulare con noi raccontandoci delle sue fortune (orto, tartufaia e terreni da cui provengono gran parte dei prodotti che ci accingiamo a consumare), sia delle sue sfortune (qualche problema di salute e i danni subiti dal suo ristorante in seguito al terremoto del 2009 i cui segni sono ancora, purtroppo, ben visibili in molti dei paesini attraversati, con case puntellate e gru).

Nino Racconta le Sue Avventure!

Ma le voci e il profumo provenienti dalla cucina, ci costringono a cambiare i nostri programmi: “Ahò…quà parlano de sarcicce, abbacchi, cinghiali! Ordinamo pure er secondo!” e così…

Salsiccia...Fresca!

Spezzatino di Cinghiale!

Il Mio Piatto!

…fuori i secondi, e anche il contorno: insalata e patate al forno!
E l’abbuffata è servita!
Sgam-One ha dei dubbi: “Mortacci e quanto avemo magnato! E meno male che dovevamo fasse ‘n panino ar volo! E ‘mo come ce tornamo a Roma si ce pija n’abbiocco?” Ma il buon Nino ci porta qualche…digestivo, e sempre autoprodotto dalla casa: liquore alla Genziana, liquore alla Liquirizia, oltre alla classica Grappa (non autoprodotta stavolta), dopo ovviamente il caffè “Prodotto da qualche cugino che ha la piantagione in Brasile?” chiede Vincenzo! I liquori fanno subito effetto e ci fanno sentire un po’ più leggeri e rilassati…

Er Poeta col Sigaro!

…ma la sveglia definitiva ce la dà il conto: centosessanta euro, che diviso per dieci persone fa la bellezza di…sedici euro a testa! “Me cojoni!” il pensiero di tutti è eloquente: A Roma ci prendi, se tutto va bene, un panino e una birra dal porchettaro su strada.

Dopo aver fatto i complimenti a Nino per le prelibatezze a chilometri zero che abbiamo potuto degustare, ripartiamo per fare ritorno a Roma, ma prima di tutto dobbiamo fare benzina: ci fermiamo ad un distributore poco distante, ma il prezzo esorbitante (un euro e ottantadue centesimi al litro) ci fa optare per farla da un’altra parte, oltre al disappunto di Ube: “Sto benzinaro è mejo che chiude, anzi…deve proprio fallire!”

Come dargli torto?

A circa trenta chilometri ne troviamo un altro: un euro e settanta centesimi…sempre alto, ma meglio che niente. E qui Sgam-One da il meglio di se: “Fate benzina e levateve dar cazzo, sinnò bloccamo tutti!” incurante della presenza di un paio di famigliole con i bambini. Ma anche Er Poeta per poco rischia di mandare a fuoco tutto: mentre fa benzina tiene fisso lo sguardo sull’indicatore del distributore quando il vocione del solito Sgam-One lo riprende: “A’ Luì…stai a buttà a benzina de fòri! Statte attento che pijamo foco!”

Meno male che non è successo nulla!

Dopo aver fatto rifornimento si riparte e scavalcati la valle delle Rocche, Ovindoli e Forme di Massa d’Albe (dove Boulevard fa un breve saluto al fratello) imbocchiamo l’autostrada a Carsoli e, dopo una veloce tirata in autostrada (a me il Rondone segnava 105 Km/h, ma credo in realtà fossero almeno 130!) e un saluto in autogrill (io però ho proseguito), ognuno di noi ha fatto rientro a casa.

Come battesimo ufficiale del Rondone è andato tutto bene: nonostante il tempo minacciasse pioggia, non l’abbiamo trovata. A parte qualche gocciolina di acqua mista a sabbia che ha sporcato sia le nostre moto, sia i nostri caschi!

Casco a Fine Giornata

Parabrezza Zozzo del Rondone!

Grazie a Boulevard abbiamo visitato un posto meraviglioso e interessante da vedere e grazie al caso, abbiamo mangiato a volontà piatti prelibati che nemmeno Carlo Cracco riuscirà mai a fare così gustosi e semplici, ma soprattutto spendendo una cifra irrisoria. Peccato solo che il ristorante di Nino sia aperto solo la Domenica: un giretto in mezzo alla settimana costringerà a trovare dei luoghi alternativi.

In attesa del prossimo giro, il Rondone è entrato ufficialmente nella Zoccola Dura del Guzzi Club Roma, senza timori reverenziali!