Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
(Collaborazione), Di Antonio Venditti
Tralasciare L’Utile Per Sprecare Sull’Inutile
Dopo qualche giorno di riflessione, dovuta più che altro al fatto che avevo cose ben più importanti da fare, eccomi di nuovo a disturbarti con qualche provocazione, alla faccia della “Pace” che si dovrebbe osservare in questo periodo.
Sì, perché stando alla “riunione politica” (alla greca), tenuta questa notte fra me e il gestore di gambatesablog, Luca D’Alessandro, nel periodo delle feste di Natale e Capodanno, secondo Luca, avremmo dovuto osservare un periodo di tregua, nei confronti di chi, ritenendosi superiore a noi, non l’ha mai richiesta.
Questo è l’atteggiamento di un Buon Cristiano?
Può darsi pure! sicuramente è l’atteggiamento cui io non mi adeguerò mai, essendo “La Voce Fuori Dal Coro”.
Per questo motivo, e per il fatto che la mia pazienza non è quella di Giobbe, proverò ad ammorbarti con un tema che, se sei contadino, o se hai un minimo di rispetto per il lavoro di chi, gambatesano, in questo viene handicappato, sicuramente apprezzerai.
Di che parlo?
Dello stato di degrado delle strade interpoderali presenti nell’agro del nostro paesello, strade, (come altro), sacrificate allo spreco di soldi che puoi vedere riassunto in precedenti miei articoli, esposti su questo sito inutile e fastidioso.
Sento la voce tagliente del “ben pensante di turno”, (A proposito: ho notato che certe mie definizioni standard vengono riprese addirittura nelle omelie, e per questo saluto Don Peppino che, stando ad un rapporto del mio servizio segreto di fiducia, (il Segreto di Pulcinella), è un assiduo mio lettore, ed io ne sono onorato), facesse così pure Emilio, mi dovrei preoccupare, dicevo: il ben pensante di turno, nel suo rimuginare, starà già chiedendosi alla Totò:
“Chissà questo stupido dove vuole arrivare!”.
Non volendo scendere in polemica con costui, ma desiderando chiarire qualcosa di sospeso da anni, gli rispondo che, se chi ci governa sapesse ben investire, tradurrebbe il suo far politica nel dare a chi lavora la possibilità di farlo.
Fra l’altro, quasi quindici anni fà, la mia famiglia, con un dispendio di tre milioni e duecentomila lire, decise di accollarsi la redazione di un progetto utile alla ricostruzione della strada che dalla costa merza attraversa la contrada Frattone e chiude il cerchio sulla strada per Tufara.
Da dire che, più che di una strada interpoderale, nel caso in oggetto, si tratta di una strada comunale.
Il progetto in questione, prevederebbe anche che i terreni compresi nel circuito, venissero dotati di rete elettrica ed idrica.
Questo progetto, almeno finora, ha prodotto un unico guadagno, a favore di colui che ha redatte le carte, una personcina a noi gambatesani sicuramente sconosciuta!
Vuoi vedere che, se dico il nome, ti torna la memoria?
Ti faccio contento, si tratta di un certo Emilio Venditti.
Il solito ben pensante di prima, si starà affaticando di brutto, (proprio oggi che è Domenica), nel dire fra sè e sè: “ma perché chi afferma tali Verità non ne pubblica le carte?”.
Presto Detto.
Saprai che i disegni di un progetto vengono prodotti su fogli di misura straordinaria, e che la consegna di un progetto non prevede necessariamente che la stessa avvenga in formato digitale.
Voglio dire che, i miei mezzi di stampa accettano formati non superiori all’A4, mentre, in questi casi, bene ti va se si tratta di A3.
Questo, e solo questo, è il motivo per cui non posso mettere in rete un carteggio che occupa una valigetta ventiquattr’ore.
Certo, qualcuno dirà: “fessi voi che avete data fiducia a simil persona”.
A chi affermasse tale “Verità”, posso rispondere quanto già a suo tempo dichiarato a coloro che, non avendo contribuito neppur in minima parte, pensavano di poter dettar legge sul nostro operato.
Qual’è la risposta?
Io ci ho provato, se tu sei più capace di me hai la libertà di dimostrarlo; fosse la volta buona che riuscissimo ad avere la strada?
Detto quanto sopra, non vorrei trasformare un problema che affligge l’intero agro di Gambatesa, in qualcosa di personale; per cui, mi permetto di allargare questa mia discussione ad altre strade che, se vogliamo, stanno messe anche peggio di quella di cui ho parlato.
Parlo della strada di Contrada Macchie?
Nòòòòò! di quella parlerò più in là!
Per ora, mi soffermo ad esempio, sulla strada che dovrebbe assistere chi lavora a Cese Piano,
o chi, amando poco la montagna, preferisce dare il proprio contributo alla “vita” delle terre vicino o nel fondovalle, dovendo transitare sulla strada di contrada Fezzano, strada che, passando vicino all’omonimo torrente, mostra tutta la sua insicurezza a chi la percorre.
Ci sarebbe parecchio da dire, ad esempio, sulla curva proposta in foto, o sulla vicinanza della strada al torrente, vicinanza che diventa copertura, in caso di piena.
Lascio queste considerazioni alla tua intelligenza, e passo a qualcosa che, se non fosse estremamente serio, potrebbe sembrare provocatorio.
Parlo di quanto si potrebbe fare se i politici di ogni ideologia, tralasciando per un momento la loro voracità, volessero avere l’intelligenza di accettare l’assunto che sto per proporre loro.
Se costoro disponessero che le strade del genere da me proposto, a Gambatesa come nel resto del Molise, (oserei dire d’Italia, ma da altre parti chi amministra è più intelligente), fossero riattate permettendo a chi possiede le terre adiacenti a questi tracciati, di avere la comodità di raggiungerle, i contadini in questione, avrebbero ottimi motivi per tornare a praticare un tipo di lavoro che, da obsoleto ed improduttivo, potrebbe divenire moderno e redditizio.
Se i nostri Politici, avessero una simile capacità d’intelletto, non sfuggirebbe loro la possibilità di dare un valido contributo alla riduzione della disoccupazione, (anche giovanile), atteso che non tutti possiamo aspirare al “posto alle Poste”, ne tutti possiamo anelare all’incarico politico, di questi tempi, altamente redditizio anche senza avere grossi attributi in campo intellettivo.
Ma che! oggi i nostri politici cercano di ridurre la popolazione alla fame, facendo in modo che le fabbriche, (vedi ciò che accade ad esempio al nucleo industriale di Pozzilli), chiudano o, per ben che vada, vengano vendute al cinese di turno…
In definitiva:
Anche se sono adulto e vaccinato, voglio sogniare un bel regalo da ricevere per queste feste da Babbo Natale; non tanto i contributi per la ricostruzione di queste strade, (sarebbe bello ma c’è un limite anche alla fantasìa), quanto la possibilità di vedere, in un futuro non tanto anteriore, che i nostri politici rinsaliscano e con una botta di orgoglio, dimostrino di far parte della razza umana, comprendendo le esigenze dei loro amministrati, esigenze che, se ben comprese, a breve termine potrebbero permettere a loro stessi di trarne il vantaggio dato a chi, per una volta, si sarebbe comportato onestamente.
Ma… Sto sognando o, come presidente della C G Pelle, sono nel pieno esercizio delle mie funzioni?