Di Monica Surace
Attivazione delle case della salute e potenziamento tecnologico, ma anche disponibilità di nuovi servizi per la valorizzazione della medicina specialistica ambulatoriale nell’ambito delle cure primarie: un passo in avanti sul territorio molisano, reso possibile grazie alla struttura commissariale regionale e all’Asrem che hanno recepito le istanze provenienti da cittadini, amministratori ed operatori sanitari. Soddisfatto, per questo, il Sumai, Sindacato Unico Medicina Ambulatoriale Italiano che guarda alle già attivate strutture nei centri come Santa Croce di Magliano, Termoli, Castelmauro, Frosolone, Venafro, e a quelle che presto nasceranno.
Come ben messo in evidenza dalle principali analisi nazionali ed internazionali, la composizione demografica dell’Italia mostra come il Paese, rispetto al resto d’Europa, abbia un’importante incidenza di popolazione over 65. Un dato che comporta inevitabili conseguenze sul sistema sanitario, sia rispetto alle cure da erogare e alle necessità assistenziali da soddisfare, sia per quanto riguarda la spesa. Di qui la pressante esigenza di modellare l’offerta assistenziale sui bisogni sanitari di un numero sempre più elevato di pazienti con patologie di tipo cronico-degenerative. Una condizione che necessita del potenziamento e della revisione del modello organizzativo e gestionale attuale, con riferimento proprio all’assistenza territoriale che dovrà essere sempre più vicina al domicilio dell’anziano. Solo così sarà possibile rispondere in modo adeguato alla complessità dei bisogni, garantendo la sostenibilità del sistema. In questa direzione è stata rilanciata la sanità di prossimità.
“Questi risultati – sottolineano il dott. Donato Grande, segretario regionale Sumai Molise e i dottori Elio Gennarelli di Campobasso, e Fulvio Martone di Isernia, segretari provinciali Sumai – si sono raggiunti grazie all’intensa sinergia tra i vertici istituzionali e sanitari della Regione, che ben conoscono le necessità dei territori per l’attuazione di percorsi assistenziali integrati, per l’accesso unitario ai servizi, per la valutazione multidimensionale dei bisogni clinici funzionali e sociali, per la presa in carico della persona e per la definizione del progetto di assistenza individuale”. Tutti temi che il Sumai porterà avanti nei tavoli di negoziazione con l’obiettivo, non solo di migliorare ulteriormente il percorso assistenziale della persona e ridurre i tempi di attesa, ma anche di diffondere la prevenzione.