Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Prese Da Internet Da Salvatore Di Maria, Marco Frosali E Stefano Venditti
Buttiamola Sul Ridere: La Caciara E’ Già Di Casa!
Iniziamo bene la settimana: Mentre tutti si arrovellano il cervello per sapere chi ha vinte le più inutili elezioni politiche della storia della Repubblica Italiana, (ti risparmio le numerazioni identificative perché non le so più nemmeno io),
ma soprattutto, mentre in tanti stanno facendo Voto al proprio Santo in Paradiso o addirittura alla Vergine Maria per sperare in un posto al sole,
noi, dopo aver tacitamente, ma democraticamente consigliati i rimedi per chi si è bruscamente svegliato male dal “sogno”, (tre possibilità non possono far gridare alla dittatura), grazie al fatto che ci siamo sfilati dalla “singolar tenzone”, andiamo ad analizzare una specifica che sembra di contorno, ma in realtà è la madre di tutti i problemi di questa strana democrazia: La Frode Nel Voto.
La pezza sulla quale discutere, me l’ha fornita in tempi non sospetti la solita ed esplosiva Mina vagante, corredata dal suo azzeccato commento: Il tagliando antifrode: la novita’ sulle schede elettorali del 4 marzo, “La più grande frode e il voto, quindi, se si vuole evitare la Frode lasciateci in pace”.
Mario, in un certo senso ha ragione; si è scoperto infatti che il due giugno del millenovecentoquarantasei, se si fossero contati correttamente i suffragi espressi dagli italiani, probabilmente avremmo risparmiati i soldi spesi ieri ed in tante inutili tornate elettorali.
Se oggi la data ci riportasse al cinque marzo, ma del quarantasei del secolo scorso, ancora non vivremmo l’abdicazione di “sciaboletta” e tutti i seguenti annessi e connessi, di conseguenza faremmo ancora in tempo a rinsavire.
Ma il tagliando antifrode: serve davvero?
Innanzitutto, io credo che chi ha voluto controllare il proprio gregge, da “Buon Pastore”, fatta la Legge, abbia già trovato l’inganno; se poi al succulento disquisire nato in tema, aggiungiamo la ciliegina sulla torta che in provincia di Campobasso, (ma credo che quanto sto per riferire non sia solo di casa nella “Vergine Molise”), ha consapevolmente ridotte queste elezioni ad una carnevalata, se mai ce ne fosse stato bisogno: (Presidenti di seggio ‘a rapporto’, ma l’avviso arriva 3 ore dopo l’incontro: “Siamo impreparati”, Commento di Mario: “Per me che sono amante del caos questo È di buon auspicio. A chi si lamenta per i bassi compensi, vorrei chiedere se è stata puntata una pistola alla tempia dei presidenti di seggio, se sono stati costretti ad accettare l’incarico contro la loro volontà”; La precisione dei pezzenti), possiamo arrivare alla conclusione che rimpiangere i magheggi della prima repubblica sia obbligo civile e morale. Detto ciò e considerato che in tanti decenni, mai nessuno ha visti reali progressi dovuti a qualsiasi elezione e non sono io a dirlo, ma è la Storia a parlare, forse, l’unico vero vantaggio che potesse derivare da cotanta “Innovazione”, sarebbe potuto essere quello della sua mancata attuazione.
Avremmo risparmiati parecchi danari…