Di Michele Iorio
Il centrodestra vincerà le elezioni politiche di domenica e il Molise non può permettersi di restare fuori dalla coalizione che governerà l’Italia per le condizioni in cui è stato ridotto in questi ultimi cinque anni. Nella storia del Molise il centrosinistra è stato quasi sempre insignificante, non ha mai dato risultati efficaci quando ha governato, ma ha solo creato problemi, litigi, conflittualità e ideologie incompatibili con i programmi da realizzare a favore del territorio. Lo dimostra il governo Frattura, che è la ciliegina sulla torta, portando questa regione ad una situazione di disastro sociale, economico e di prospettiva senza precedenti.
Ne sono un esempio i 500 milioni per l’autostrada, che dovevano solo essere appaltati per il primo lotto, creando occupazione, e invece sono stati persi, anzi, i 250 milioni pubblici sono stati mandati indietro, con tanta gioia da parte dei beneventani che con i fondi del Molise hanno potuto completare la Telesina. Il tutto dopo che noi come centrodestra abbiamo lottato per 10 anni per ottenere e mantenere quei fondi con i vari governi di Berlusconi, Prodi, Monti, Letta… Frattura, con la connivenza del governo Renzi, li ha rimandati indietro conservando solo i finanziamenti per costruire la metropolitana leggera da Matrice a Bojano.
In questi ultimi cinque anni, il governo nazionale a guida Pd si è proprio dimenticato del Sud in tutte le sue forme. Se ne è dimenticato per la realizzazione delle infrastrutture, per il sostegno all’economia. Renzi ha lasciato il segno di questa incapacità, infatti è cambiato il vento nel paese e ciò vuol dire che si è preso atto del fallimento di una politica del centrosinistra che è stata, sempre e comunque, la politica delle chiacchiere. Lo dimostra anche la situazione della sanità molisana, svenduta a Roma e all’Abruzzo a danno dei nostri cittadini, oppure la discriminazione della Giunta regionale nell’attribuzione dei fondi agli enti locali nei confronti di chi non la pensa come loro.
Non sono da meno gli altri avversari politici che parlano di Macroregione o di ritornare all’Abruzzo, come se fosse un ritorno romantico. Coloro che parlano in questo modo sono soggetti fuori luogo perché non hanno compreso cosa significhi essere regione autonoma, quante opportunità ci sono state offerte da questa nostra autonomia. E quando si sentono candidati che chiedono di essere eletti per andare a dire che il Molise deve tornare con l’Abruzzo, beh questi dovrebbero essere rispediti a casa.
Né è credibile la proposta del Movimento 5 stelle perché basare la propria politica sulla rinuncia a una parte dell’indennità è immorale verso i cittadini. La riduzione delle indennità, seppur giusta, non risolverà né i problemi dell’Italia né del Molise, ammesso che poi una volta eletti i parlamentari a cinque stelle manterranno la parola data ai cittadini.
Il compito di chi sarà eletto è quello di restituire credibilità alla politica nei confronti di quanti sono giustamente arrabbiati e delusi, facendo capire al governo nazionale che la nostra è una regione speciale e non ha bisogno di assistenza, ma di essere considerata e rispettata per quella che è. In questo l’unica proposta per ottenere il rispetto del diritto dei molisani è quella del centrodestra perché l’unica che può dare uno “shock” economico e fare ciò che è necessario per cambiare letteralmente il sistema anche con un nuovo accordo istituzionale per la valorizzazione del Molise e delle sue risorse.
Il centrodestra comunica che la data e gli orari di chiusura della campagna elettorale sarà:
Venerdì 2 marzo alle ore 18.00 a Campobasso al Centrum Palace e alle ore 20.00 a Isernia all’Hotel Europa.