Di Claudia Mistichelli
Mentre il popolo di facebook si scatena con commenti, a favore o contro, sui candidati nostrani e si moltiplicano i link elettorali di coalizioni e movimenti politici, per le strade molisane, si respira un’aria mesta, completamente in linea con la quaresima. Al contrario del resto dell’Italia, dove i politici si sfidano con duelli all’ultimo respiro, con insulti e inciuci, il tutto condito da atti violenti e scontri con le forze dell’ordine, durante le manifestazioni, il Molise si avvia, paciosamente, verso la fine di questa campagna elettorale. Insomma, tranne poche eccezioni, da destra a sinistra, passando per i 5 stelle, in caso di vittoria, è già tutto deciso e scritto, giustamente a cosa serve investire tante energie e soldi?
Intanto il popolo è sempre più confuso dagli schiamazzi dei partecipanti e dagli insulti dei sostenitori. Oltre che sui social, anche in televisione si cerca di screditare l’avversario, senza mai parlare, invece, seriamente di programmi. Molti gli elettori che, a causa di tutto questo, probabilmente, sceglieranno di non votare.
Anche in Molise, le persone ascoltano a destra e a manca, questo o quel candidato, presenziando più per curiosità, che per interesse e, ogni candidato, vanta un fiume di presenze, pensando di essere il preferito. La folla, in realtà, non sempre si traduce in voti sicuri, considerato anche il fatto che, la maggior parte dei presenti, sono parenti, nonne, mamme, papà, figli, zii dimenticati da anni e amici di sempre, chiamati a raccolta, proprio per fare numero.
Insomma, questa campagna elettorale sottotono e sottocosto, è il solito fumo negli occhi, speriamo che non annebbi la vista agli elettori molisani.
(Già pubblicato il 24 febbraio 2018 su MOLISE PROTAGONISTA)