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La Periodica Messa A Punto

Di Vittorio Venditti

Appello Ai Detrattori

Come ogni sistema che si rispetti, anche questo umile ed inutile sito, periodicamente, va registrato e messo a punto.
Avrei dovuto aspettare il prossimo venti marzo per raggiungere l’anno e mezzo di disturbo, ma la coincidenza con l’articolo numero settecentocinquanta, (questo che stai leggendo), mi ha dato lo spunto per anticipare questo periodico lavoro e per questo, da “voce fuori dal coro”, anziché festeggiare per il risultato raggiunto, voglio dedicare una farneticazione a chi, non disprezzato, viene da me curato come segue.

Sarà noto a chi legge che dopo essermi registrato su facebook, ne sono repentinamente uscito dopo due soli giorni, a causa delle troppe e-mail che intasavano la mia casella.
Fermi restando gli apprezzamenti dovuti a chi, per inviarmi articoli o per offrirmi la propria amicizia, mi scrive giornalmente, gradirei che tutti gli altri si astenessero dal perdere il proprio tempo, (facendone di conseguenza risparmiare a me per cestinare le loro stupidagini), per compilare ed inviarmi il resto dei messaggi che non possono essere inclusi fra quelli definibili d’amicizia.
Ciò, perché se è vero che io li bypassi a piè pari, (spesso mi scrive gente che evita di tener conto del regolamento di gambatesaweb, cosa già sufficiente per cestinare il loro “molto onolevole sclivele”), è altrettanto sacrosanto che in democrazia, ognuno possa esprimere il proprio pensiero e tutti gli altri possano decidere se leggerne il contenuto o comportarsi come me, quando mi trovo di fronte al giornale “L’Unità” ed evito di comprarlo, magari gettando la moneta necessaria ad una simile follia nell’immondizia, non esistendo più il reato di vilipendio della moneta nazionale.

Breve Campionario Delle scemenze Ricevute

“Voi siete radicali”, scrive qualcuno.
Sì, è vero, noi siamo radicali, ma siamo Radicali Liberi.
Liberi, ad esempio, di scrivere sulla stessa pagina, rispettandoci a vicenda e facendolo senza offendere la nostra amicizia, magari avendo idee diametralmente opposte.

“Voi non dovreste scrivere”.
Ma perché, lo scrivere è ad uso e consumo esclusivo di chi è votato al conformismo?

“A che servono quelle stupide denunce che fai”! Chi vuoi che ti ascolti!”
Le denunce servono, sì, che servono!
C’è chi lotta e chi Lotta; lottare, significa farlo, prevedendo già secondi fini, il più delle volte ipocriti in partenza; Lottare, (con la L maiuscola) invece, vuol dire farlo con la consapevolezza che:
1°: non sempre si riesca a portare a termine il progetto;
2°: si Lotta in maniera avulsa dai propri personali interessi.

“Tu usi il tuo spazio web per i tuoi interessi”.
Un conto è Lottare, un altro conto è sfruttare ciò che si è pagato con il frutto del proprio lavoro.
Non devo dar conto a terzi di come e perché spendo il mio danaro, soldi miei e non chiesti a te che me ne potresti chieder conto…
D’altra parte, quando stavo partorendo quest’insano progetto, già qualcuno aveva pensato di offrirmi una piccola somma di danaro per incatenarmi alle sue volontà, somma educatamente ma con garbata forza rifiutata.

A tutto ciò, andrebbero aggiunti certi personaggi di dubbio gusto che, bassi nella loro cultura, (e non solo), si permettono l’ardire di farsi passare per vittime sacrificali, dopo aver fatto del male, senza tener conto del comportamento di chi, offeso, reagisce inaspettatamente, proprio perché ha ragione di farlo, e di farlo a testa alta.

Potrei continuare per un bel pezzo, ma così facendo:
1°: darei troppa importanza a chi invito a non far aumentare il mio contatore visite per il futuro;
(Per dirla con il Maestro Renzo Arbore:
“Meno Siamo, Meglio Stiamo”).
2°: Offenderei l’Intelligenza di chi, a differenza dei detrattori, ci legge con piacere, magari non condividendo quanto scriviamo ma ci legge con piacere, persona (questa sì) ben venuta ed alla quale vogliamo bene.

È a te che ho incluso in quest’ultimo secondo punto che mi rivolgo, ringraziandoti ancora una volta per la soddisfazione che dai a me ed ai miei collaboratori, gradendo quanto ti proponiamo.

Al resto di chi, pur non pagando il biglietto si lamenta e critica lo spettacolo, ribadisco:

Per favore evita di leggerci.

Per dirla con il compianto Maestro Pietro Garinei:
“Lascerai uno spazio sicuramente colmabile”.