Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Stefano Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti
Per Chi Votare?
Nel chiudere la prima parte di questa farneticazione multipla, ieri ho espettorato che l’ultima pletora ci frega ancora meglio: Chi ne fa parte, o non è molisano/a, ma da anni attinge presso la mangiatoia che ora si chiama “Palazzo Vitale”, oppure sverna in Molise, ma è posto/a in lista da chi non sa nemmeno se il Molise fa parte dell’Italia. Un Po’ come è accaduto ed accadrà anche questa volta, se ci riferiamo alla parte politica della quale tratteremo oggi, entrando sul serio in un tema che, ob torto collo, ci tocca sopportare, in nome della democrazia, dicono in maggioranza, dell’ipocrisia, dico io e chi, come me, da buon fascista, riesce ad essere talmente democratico da sopportare queste chiacchiere da bar, permettendone anche la divulgazione da quest’inutile sito che non si capisce bene ancora perché viene tenuto tanto in considerazione.
Dunque, oggi dedichiamo un po’ di tempo al [download id=”1508″ format=”2″], una fazione che sa far politica, atteso che abbia la faccia come le puttane d’alto borgo, vale a dire quelle che io considero oneste lavoratrici e che potrebbero esserlo se solo l’ipocrisia di cui sopra permettesse a questa categoria di versare il dovuto in termini di tasse, magari per ottenere quei servizi che una società moderna dovrebbe elargire a chi, di questo consesso, fa parte alla luce del sole.
La prima cosa che salta all’occhio, non è una colpa di questa parte politica per esclusiva, ma chi appartiene a questa fazione, già in due casi eclatanti ha defraudata la regione italiana che non esiste di almeno un seggio, una volta alla Camera, successivamente al Senato, per mano del soggetto esposto nell’odierna foto, personaggio che se va ammirato per il suo saper prendersi ciò che non è suo, (a differenza di ciò che fanno i comunisti che rubano, ma senza alcuna forma di classe e buon gusto), va anche tenuto ben lontano da questo piccolo Molise, posto che il vostro non abbia già destinato ad altri che con noi non hanno nulla a che vedere, il raccolto che deriverà dal lavoro in campagna di questo periodo senza nemmeno visitare queste terre. Insomma: Se devo dire la mia, posto che si riesca ad eleggere qualcuno in Molise davvero con la dignità di rappresentarci, noi siamo preparati al peggio, vale a dire alla ripetizione del giochetto che ci vedrà ancora una volta senza almeno un rappresentante del posto, proveniente da questa parte dell’Arco Costituzionale. A nulla vale il contentino che vede una componente locale di questa coalizione, presente nella lista bloccata della Daunia, cosa che dovrebbe consigliare ai nostri vicini di evitare di farsi infinocchiare, ma sarebbe un’utopia che se si potesse avverare vedrebbe l’annullamento degli sforzi prodotti in campagna, da chi in campagna per l’appunto generalmente non ha mai messo piede e come puoi leggere, non parlo esclusivamente della campagna dove si lavora sul serio.
Tornando alla lista che ho proposta oggi in download, va detto che una delle punte di diamante di quest’elenco, se mi leggi assiduamente, sai che scrive anche su queste lerce pagine ed a tal proposito, facendo riferimento a quanto già accennato, mi piacerebbe sapere, (per pura curiosità personale), chi ha suggerito a questo “collaboratore” di avvicinarsi ad un sito del quale tutto si può dire, tranne che sia di parte e soprattutto di Quella Parte! La cosa è importante perché personalmente, nel leggere gli scritti che mi arrivano da quella fonte, rido per non piangere, atteso che il candidato in questione si lamenti di quanto è accaduto in Molise e di come la cosa venga spudoratamente portata avanti, dimenticando che se si è arrivati a ciò, buona parte del “merito” va attribuito a chi ne ha preparate le basi. Voglio dire che per costruire una casa, vanno predisposte innanzitutto ottime fondamenta, (Democrazia Cristiana e precedenti nella storia), poi, alle mura ben fatte anche dal punto di vista del risparmio energetico, va sovrapposto un tetto degno di tal nome e si devono inserire ottimi servizi, senza badare a spese, ma facendo il giusto sacrificio per ottenerne beneficio e risparmio quando la casa in questione verrà abitata, cosa che se non sbaglio, a tempo debito, non mi pare sia stata portata a compimento da chi ora, “novello candidato”, si lamenta per lo status quo.
Non si può costruire una casa popolare e poi lamentarsi perché non si vive in una reggia!
Ma allora: come risolvere il problema, magari al di là di ciò che si fa in Campagna?
Continuiamo a trattarne domani!