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Io Non Mi Sento Italiano, Ma Per Fortuna O Purtroppo Lo Sono

Di Vittorio Venditti
(Audio), Preso Dai Dischi Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Stefano Venditti

Posso Dire Che La Politica Mi Ha Sfracanati Gli Zebedèi?

Sergio Mattarella

io non mi sento italiano – giorgio gaber

Mi sono permesso di fregare l’incipit della canzone che ho appena postata, visto che qui si parla di un Maestro d’altri tempi, quando ancora si poteva dire che le canzoni erano ascoltabili; allo stesso modo e prima ancora, la foto presente, ci mostra chi, per la politica ha dato il sangue anche se per correttezza va detto che quel sangue fu del fratello. Le due persone appena citate, mi servono per dare un minimo di serietà all’argomento che voglio trattare, atteso che diversamente dovrei adeguarmi al carnevale imperante al momento e tenere una maschera più brutta di quella “di ferro” di storica memoria.

La politica è talmente presente fra noi, che spesso mi viene da rimpiangere i tempi nei quali non se ne poteva parlare per paura del capofabbricato, che normalmente sforava dalle proprie funzioni, atteso che la leccheria non sia stata e non è una prerogativa esclusivamente comunista. La politica, ovvero la parte più becera di sé, rompe le palle dalla mattina alla sera e se non stiamo attenti anche dalla sera alla mattina successiva, tanto che ormai mi sono rassegnato a non sperare più nemmeno nella fine della campagna elettorale, visto che al termine di quella presente ne è già pronta una futura, ma non futura con un minimo di pausa, bensì futura immediata, vedi quanto sta per accadere in una regione che per fortuna non esiste: il Molise.

A contorno di tutto ciò, troviamo la consapevolezza ed il conseguente ardire di coloro che ritenendo normale prendere il Prossimo per i fondelli, oltre ad esercitare questa loro qualità, arrivano a scandalizzarsi nel sentire chi, come il sottoscritto, rifugge da qualsiasi forma di partecipazione politica, ormai per una questione di principio e quindi per partito preso. Mi è arrivato un dispaccio dal “Segreto Di Pulcinella”, documento secondo il quale a Gambatesa pare ci sia qualcuno che trami per evitare che io abbia l’ardire di candidarmi a qualsiasi “posto al sole”. A questi inutili pidocchi, rispondo che per tigna e per via del fatto che non sono abituato a campare sulle spalle degli altri, nonostante le richieste che ad ogni inizio di campagna elettorale ricevo, io evito proprio di prenderne in considerazione il contenuto, magari a dispetto delle parole del Saggio Presidente Mattarella che vorrebbe vedere più partecipazione nei cittadini, sposando, (io), a pieno, le doglianze di mister G ed aggiungendo che la democrazia e la libertà che ne deriva, prevedono anche che un cittadino, dopo aver pagate le tasse, possa richiederne i dovuti servizi, magari incazzandosi da un inutile sito per denunciare l’inciviltà di chi, quei servizi non li eroga, senza per questo dover aspirare a sostituire chi si presenta con false migliori intenzioni che poi diventano via via peggiori e lasciano il posto ad avidità e quant’altro di simile, cosa che squalifica non poco questi personaggi, cosa alla quale non si deve essere costretti ad omologarsi per moda pecoreccia, alla stessa stregua di una religione.

Insomma, Presidente, io che non conto niente, restando fra la gente, tralascio totalmente,
la camera, il senato, regione o “sindacato, le tasse ho pagato, perciò son già truffato.

E SONO RASSEGNATO!!!

E non continuo, per rispetto a foto e canzone sopra postate.