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Camperisti: Ma A Gambatesa Non Ne Vogliono Più?

Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria

Tutto Lo Lascia Presagire

Area Sosta Camper

Sai che da un paio di lustri circa, dopo aver costrette le squadre di capodanno a sostare per varie tornate in piazza Vittorio Emanuele o in via Nazionale in prossimità della villa per venir riprese da Telenorba e qualche sporadica volta da Mamma RAI, (per Telemolise è stata ed è tutta un’altra storia), con conseguente abbottamento di palle del sottoscritto e non solo, a Gambatesa sono state avviate le pratiche per la distruzione sistematica della nostra Tradizione per antonomasia, così come da me riportato a fine duemilaquindici, ma anche prima, disgrazia sulla quale tornerò in prossimità del futuro san Silvestro.

L’unica cosa piacevole e degna di nota, se pur fatta come ad esempio puoi ricordare cliccando qui se ti piace tornare al duemilaundici, qui passando al duemiladodici, qui se il duemilatredici ti dà più piacere nel ricordo, (e mi fermo perché il resto lo tratterò come detto sopra), è la presenza dei camperisti che, via via scemando di numero, vengono a cambiar “data” in paese. Da quest’anno, volendoli teoricamente accogliere al meglio, è stata predisposta un’area di sosta camper, enfaticamente annunciata, (come se venisse il Messia), ed ancor più fortemente vantata, luogo del quale oggi tratterò io, ovviamente da Voce fuori dal coro.

Fatte passare le manifestazioni di giubilo e soddisfazione, proprie di chi è costretto a vantare le sue capacità dopo essersi accorto che il resto della comunità si lascia scivolare questi “eventi” in attesa di tornare alle urne, sabato mattina, prima dell’aperitivo, con il buon Totore, abbiamo deciso di andare a verificare il lavoro tanto osannato; piaccia o no a chi ci caccia, noi siamo ancora cittadini di Gambatesa, vi paghiamo le tasse ed abbiamo il diritto di criticare, fregandocene altamente di chi dice di non interessarsi al nostro farneticare e poi la mattina è la prima cosa che fa.

Verso mezzogiorno di un sabato al solito moscio dunque, ecco che a bordo della macchina del mio collaboratore, andiamo a scattare la foto posta in testa a questo scritto.

“Andare con la macchina?”, dirà il benpensante di turno.
“Ma l’area di sosta dei camper è in paese! Idioti!”.

Bene: rispondiamo noi, da quegli idioti che siamo; Ma vacci tu sotto il campo sportivo a piedi! All’andata si può anche fare, ma scarpinarsi quella salita a ritorno, mi fa ricordare quanto già sperimentato giusto sette anni fa a proposito di un parco giochi della Madonna, (è stato proprio il caso di dire), altra opera compiuta però dalla precedente amministrazione e mai utilizzata dai bambini gambatesani, ma nel frattempo distrutta, dopo esser stata abbandonata al suo destino, qui se ti va di farti quattro risate per non piangere.

Conseguenza di tutto ciò?

Aspetta: Scattata la foto e ripresa l’auto, noi, scassa zebedèi di lungo corso, ci siamo spostati da Mary per l’annunciato aperitivo. Lì, abbiamo incontrato per caso un agente del “Segreto di Pulcinella”, cui ho chiesto lumi sulla disponibilità di spazio che l’area in questione offre ecc., ricevendo una serie di risposte che mi aspettavo, ma che ritenevo più giustificative di un lavoro fatto da gambatesani per l’accoglienza di chi vorrà onorarci della sua presenza, se e quando vorrà. Non tratto della logistica, atteso che tutto sia perfettibile; dico solo che in quell’area possono entrare, sì e no, una decina di automezzi, sempreché non si tratti di autocaravan.

Ma… qui si è sempre parlato di decine, in qualche caso un centinaio di camper!
Se clicchi i link sopra, vedrai senza possibilità di smentita che non scherzo!

Area per raccomandati?
E gli altri?
E… Se dovesse nevicare o solo gelare fortemente: Chi li rimette sulla strada per il ritorno quei bestioni facendoli uscire dalla fossa dove si è pensato con fine cervello di costruire cotanto monumento al probabile nulla?

Fatto a sé, come già accennato, va considerato il tragitto da percorrere da quegli sventurati che verranno a capodanno, posto che io abbia già sconsigliato di farsi la camminata a piedi. Forse i progettisti di quell’area hanno considerato che i camperisti debbano lasciare i propri mezzi e muoversi nel borgo e la cosa ci potrebbe pure stare, se non fosse per il fatto che questo tipo di turista viva in simbiosi con il proprio automezzo e che difficilmente ne faccia a meno, a vantaggio di altre soluzioni, eccezion fatta quando vi sia un’organizzazione che poi preveda l’effettivo inserimento di questi ospiti nel tessuto del luogo che li ha visti temporaneamente fermarsi. Sopra, ho postato qualcosa che smentisce platealmente quest’ultima possibilità e qui, ma soprattutto e prima ancora qui lo rifaccio con orgoglio e nello stesso tempo con disgusto per personaggi che sanno lanciare bene il sasso e poi nascondere ancora meglio la mano, nonostante chiacchiere inutili che parlano di“casa del camperista” al centro del paese, proprio da una decina d’anni, per poi abbandonare al proprio destino gli ospiti, a meno di non trovarsi al cospetto di telecamere di televisioni locali o non, vero obiettivo da raggiungere per ogni narcisista che si rispetti, compresi i cosiddetti organizzatori di una manifestazione che per tradizione non ha, o meglio, non aveva bisogno d’organizzazione.

Non volendola far lunga: Prima di tornare a cosa penso io di come sia stata uccisa quella che è stata fra le più belle tradizioni di questi luoghi, rimarco l’assoluta mediocrità di un risultato ottenuto a suon di banda e soprattutto a suon di spesa, da un’amministrazione che come in precedenza ha costruita l’ennesima cattedrale nel deserto, utile esclusivamente come bandiera da esibire per giustificare la propria inutile scarsezza di soluzioni per ravvivare nel vero senso della parola l’economia di un paesello che più si va avanti, più si deve rimettere nelle mani e nel pensiero di papa Francesco, quando ci parla dell’inutilità degli accanimenti terapeutici sui malati terminali, (pensiero qui ripreso a modo mio esattamente dieci giorni fa), accanimenti terapeutici considerati un peccato contro Dio, ma soprattutto contro l’intelligenza umana.

Ne Riparliamo Sotto Capodanno!