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Democratica

Della Redazione Di Democratica

n. 79 Lunedì 27 novembre 2017
“In tempo di menzogna universale, dire la verità è un atto rivoluzionario”. (George Orwell, La fattoria degli animali, 1945)
“Non esistono alibi al cambiamento”
Leopolda Renzi rilancia la sfida per il governodel Paese: “Siamo più forti di prima”. Tre giornidi idee e passione civile, protagonisti i giovani
ALLE PAGINE 2-5
L’EDITORIALE


Le tre Italie
Andrea Romano
QQuesto fine settimana ha dato agli italiani tre diverse fotografie del loro possibile futuro. La prima è quella che è venuta da Silvio Berlusconi. Efficace, al solito, nella parte di colui che è appena sbarcato da Marte e si rivolge ineffabile ad un paese che finge di non aver mai governato. Inverosimile, più del solito, quando tira fuori dal cappello soluzioni che hanno ormai superato ogni gradazione del bizzarro (il generale dei carabinieri a capo del governo, tra le tante). Del nuovo show berlusconiano rimane un solo elemento di sostanza: l’intenzione di riportare l’Italia indietro, verso la decrescita economica, verso un fisco che torni a premiare le rendite piuttosto che il lavoro, verso il discredito internazionale. In sostanza, verso quel Paese che l’ultimo governo di centrodestra aveva lasciato nel 2011 sul bordo estremo della catastrofe. Con l’aggiunta rispetto ad allora di un peso molto maggiore della componente populista incarnata dalla coppia Salvini-Meloni, e dunque la prevalenza degli accenti sovranisti ed autoritari di una destra italiana sempre più lontana dal popolarismo europeo. La seconda fotografia ci è stata consegnata da Luigi Di Maio ed è quella di un’Italia immobile, congelata nella paura e nel risentimento. Un paese a cui il Movimento Cinque Stelle promette tutto e il contrario di tutto – la cui somma com’è noto equivale a zero – ma sopra ogni altra cosa un radicale indebolimento delle istituzioni repubblicane attraverso la demolizione delle garanzie della democrazia rappresentativa (che, come diceva quello, rimane il peggior sistema politico possibile fatta eccezione per tutti gli altri).
SEGUE A PAGINA 3
VENEZUELA
MONDO
ECONOMIA
Il dovere
La scommessa
Perché le carte
di combattere
africana del
di credito
la dittatura
governo italiano
convengono
A PAGINA 6
A PAGINA 6
A PAGINA 7
Leopolda
“Volevano distruggerci ma siamo più forti di prima”
““

“Gli 80 euro non vanno cancellati, abbiamo bisogno di estenderli innanzitutto alle famiglie che hanno
figli. Se non si fanno più figli, il Paese non ha
futuro”
Il lavoro sarà il primo valore da portare nel
futuro. Quando se
ne parla serve meno ideologia, perché parliamo di giovani e famiglie, non di
convegni sull’art 18”.
Noi siamo diversi da
M5s e dal centrodestra.
Noi siamo quelli dell’Europa non della
doppia moneta. Noi
siamo quelli della crescita, mentre M5s teorizza la decrescita
felice”.
Leopolda
Le tre Italie

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Andrea Romano

SSe la ricetta grillina è nota da tempo, e con il tempo si è semmai arricchita della controprova offerta dalle fallimentari amministrazioni guidate dai Cinque Stelle, la novità di queste ore è rappresentata dalla furibonda reazione M5s alla rivelazione della minaccia fakenews. Una minaccia rivolta proprio alla credibilità della democrazia, e in quanto tale riconosciuta da tempo da grandi democrazie occidentali come quella britannica, tedesca e francese, che i Cinque Stelle hanno utilizzato come fondamentale strumento di propaganda in collaborazione (anche economica) con i sodali della Lega di Salvini. L’industria delle fake news, come pericolo per la qualità e la credibilità della nostra comune casa democratica, meriterebbe la ripulsa unanime del mondo dell’informazione. E in particolare della parte di quel mondo che si definisce voce della borghesia e delle classi dirigenti. Se non fosse, come ha magistralmente scritto Claudio Cerasa sul Foglio di oggi, che a leggere certa stampa pare che “l’establishment, o quel che ne rimane, abbia scelto di abdicare al suo ruolo di guida morale del paese… e non prendere parte, essere neutrali, considerare tutti allo stesso modo, democratici e antidemocratici, significa aver già fatto una scelta”. La terza fotografia, venuta dalla Leopolda, è quella che raccontiamo oggi sulle pagine di Democratica. Siamo di parte, lo confessiamo. E come noi lo sono milioni di italiani che attendono di misurarsi sulle soluzioni da dare al Paese, partendo da quanto è stato fatto in questi anni e muovendosi verso un futuro che non può essere consegnato né alla marcia indietro di Berlusconi né al risentimento immobile di Grillo e Di Maio. La partita fondamentale è tra le tre diverse raffigurazioni del nostro Paese: e il Partito Democratico ha tutte le carte in regola (e i numeri, e le idee, e quant’altro serve) per giocarla sul campo vero delle scelte e dei voti degli italiani.

J.K.
Rowling, autrice di Harry Potter
Riferendosi al Referendum, Renzi cita l’ultimo libro di
J.K.
Rowling, “Buona
vita a tutti”, nel quale l’autrice di Harry
Potter parla di come
sia fondamentale “avere il coraggio
di fallire”.
“Nel 1982, in Blade Runner, Ridley Scott
immagina nuove

realtà tecnologiche,
ma alla fine del film
il replicante al suo creatore chiede ‘più vita, padre!” perché al

fondo del cuore del’uomo è questa la domanda
che rimane ferma, ‘voglio più vita’”.
È vero che ci sarà un grande testa a testa tra Di Maio e

Berlusconi, ma per capire chi
guiderà il secondo e terzo
gruppo del Parlamento. Tutti i sondaggi danno il Pd
primo gruppo parlamentare della legislatura”
L’unico intervento di Agnese in questi

anni è stato su nostra
nipote down. E io sono
orgoglioso di essere zio di Maria, che sarà una donna straordinaria, e non accetterò mai che venga considerata
cittadina di serie B”.
Agnese Renzi
Leopolda Leopolda2017Lo speciale di Democratica continua nei prossimi giorni “La politica non è competizione ma è amicizia. Valori su cui ci si misura e talvolta ci si scontra ma alla fine si rimane insieme”. Marco Minniti “L’unità si costruisce adesso, dopo ilvoto è becera contrattazione. Non si possono combattere i populismi attaccando il Pd” Teresa Bellanova Le foto, i video e le frasi della tre giorni di Firenze
“Vogliamo portare la gente comune al centro della politica. Rappresentiamo l’Italia migliore, una vittoria è possibile ed è vicina”
Graziano Delrio
“Con la cultura si mangia e si nutre l’identità di un popolo. L’Italia deve fare tutto ciò che è necessario per mantenere la sua leadership”
Dario Franceschini

2asdfadsfd Il asdasfasff
Leopolda
Le storie della Leopolda 2017
Federica Angeli
Giornalista, cronista di nera e giudiziaria di Repubblica, vive permanentemente sotto scorta dal 17 luglio 2013, per aver condotto inchieste sui racket e i clan di Ostia.
Frédéric Kaplan
Scienziato del politecnico di Losanna, ha inventato la Macchina del tempo di Internet, la possibilità di rileggere la storia senza intermediazione, di visitare i luoghi del passato

Daniele Cassioli
Cieco dalla nascita, è sciatore nautico e fisioterapista. Ha conquistato 22 titoli mondiali. È considerato il più grande sciatore nautico paralimpico di sempre

Nadia Mazzardis
Nadia è una micro imprenditrice. Coordina un progetto di volontariato linguistico, integrazione e immigrazione. Un progetto bello che Padova e Ferrara hanno già copiato

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Mondo
Gentiloni e la sfida africana: “Un rapporto irrinunciabile”
Democratica
PPer l’Italia il rapporto con il Mediterraneo è irrinunciabile. Lo dice Paolo Gentioni in un intervento pubblicato dalla Stampa in vista della conferenza Med in programma
giovedì e sabato prossimi a Roma e nella
seconda giornata del tour in Africa duran
te la quale il capo del governo ha incon
trato a Tunisi l’inviato speciale dell’Onu
per la Libia Ghassan Salamé e all’indo
mani dell’ultima tragedia di migranti nel
Mediterraneo.
“Abbiamo 8 mila chilometri di coste
che affacciano su questo mare dove sono
fiorite civiltà, le tre grandi religioni mo
noteiste, attività culturali e commerciali
straordinarie”, ricorda il premier che ieri
in Tunisia ha sottolineato l’importanza
di avere un “Paese stabile e pluralista
nel cuore del Mediterraneo”, “un esem
pio per la regione”, anche per l’efficacia
dell’accordo per limitare il flusso dei mi
granti illegali, che “dopo qualche difficoltà la scorsa estate ha ripreso a funzionare bene”.
“Questo mare, questo spazio, ci consegna una responsabilità che sentiamo forte. Tra gli obiettivi prioritari della politica estera italiana – continua il premier – in questi ultimi anni c’è, senza dubbio, il tentativo di mettere la
questione Mediterraneo al centro dell’agenda politica europea. Non disponiamo ancora di tutte le soluzioni ai problemi che sono sul tappeto, certo, c’è ancora un percorso difficile da completare davanti a noi, ma se situazioni spinose come la crisi libica iniziano finalmente e con fatica a conoscere mi
glioramenti, se la questione migranti è diventata oggi un tema imprescindibile da affrontare in tutti i vertici europei, è grazie al lavoro che abbiamo cominciato a fare. E quel qualcosa
lo si deve anche a momenti di confronto e di discussione come il Forum Med “Mediterranean Dialogues”, giunto quest’anno alla terza edizione”.
Gentiloni, che nell’ultima tappa del viaggio in Africa sarà in Costa d’Avorio per un vertice dei leader europei e africani con l’obiettivo di mobilitare risorse per lo sviluppo dei Paesi
africani proprio per contrastare immigrazione illegale e terrorismo, ricorda che “una parte importante delle crisi geopolitiche mondiali si scarica proprio sui Paesi mediterranei, su questo quadrante, e questo carica ancora di più di responsabilità un Paese come il nostro, fondatore dell’Unione Europea, fermo
alleato degli Stati Uniti e inter
locutore privi- egiato dei maggiori player mondiali per quest’area, penso ad esempio alla Russia”.
LEGGI
SU DEMOCRATICA.COM
8mila chilometri di coste che affacciano sul Mediterraneo ci consegnano una straordinaria responsabilità
Il dovere di combattere la dittatura venezuelana

Stefano Cagelli CONDIVIDI SU

NNon accenna a migliorare la situazione in Venezuela, un Paese ormai avvitato su se stesso in una crisi politica ed economica che ha ricadute devastanti anche a livello di tenuta democratica e sociale. Per il Partito Democratico, l’occasione per accendere ancora una volta i riflettori su quanto sta succedendo nel Paese sudamericano, ormai sull’orlo del default finanziario, è stata la Leopolda 8.
Qui è stato invitato un deputato dell’opposizione al regime di Nicolas Maduro, Armando Armas, che ha incontrato il segretario del Pd Matteo Renzi. “E’ stata l’occasione per parlare del mondo che dobbiamo costruire democraticamente – ha scritto il deputato venezuelano su Instagram – non

siamo soli, la comunità internazionale ci guarda e capisce la gravità della situazione nel nostro Paese. Dobbiamo andare avanti a lottare, fino alla vittoria”.
Per farsi un’idea di cosa stia succedendo in Venezuela, dove Maduro continua ad esercitare il suo potere in maniera autoritaria e anti-democratica, basti pensare che nella sola ultima settimana sono morti per sette bambini per cause legate alla malnutrizione.
Una situazione ormai insostenibile, come ha ricordato anche lo stesso Renzi dal palco della Leopolda, ricordando quando alcuni partiti italiani, tra cui il M5s parlava del regime di Maduro come di una speranza per la comunità internazionale. “Stiamo parlando di una delle più pericolose dittature, che va combattuta perché c’è gente che muore di fame. I Cinque stelle non possono dire che sia un esempio da seguire o un Paese felice”.
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SU DEMOCRATICA.COM
Pagamenti elettronici

Italia indietro sul cashless, eppure conviene
I PAGAMENTI NON-CASH NELLA UE: Svezia 75% Gran Bretagna 65% Francia 45% Italia 20% Media europea 40%
Sergio Boccadutri CONDIVIDI SU

LLa Svezia, con oltre il 75% di pagamenti non cash, si appresta a diventare la prima cashless-nation. Nel resto d’Europa le percentuali non sono così alte, ma pur sempre ragguarde
voli: in Francia 45%, in UK 65%, con una me
dia europea del 40%. l’Italia, col suo 20%, è
ben al disotto; in pratica nel 2016 per circa
un trilione di euro di transazioni solo 200
miliardi è stato fatto con pagamenti digitali.
Per fortuna i dati ci dicono che lentamente
gli italiani, complice lo smartphone, stanno
scoprendo la comodità di girare senza con
tanti. Eppure ad esempio mentre in Dani
marca ci sono commercianti che espongono
cartelli con la scritta “qui non si accettano
contanti”, da noi abbiamo insieme una del
le reti di accettazione più diffuse (i famosi
“pos”) e il più gran numero di scuse per
non farla funzionare.
Ma prima di raccontare i vantaggi dei pa
gamenti elettronici, è bene sapere che il con
tante costa ogni anno circa 10 miliardi di
euro in Italia e 45 miliardi in Europa; costi
direttamente collegati alla massa circolante
e sostenuti da banche e imprese, e ribaltati
sui consumatori. Dunque ogni italiano, com
presi i bambini, ha sulle spalle un costo di
160 euro per la gestione del contante. E oltre
al costo calcolabile relativo alla produzione,
distribuzione, sicurezza e assicurazione e
trasporto, c’è quello occulto relativo a errori,
denaro falso, furti, rapine e loro conseguen
ze.
Eppure l’aumento delle transazioni elettro
niche avrebbe un doppio effetto: da un lato
la riduzione dei costi del contante, dall’altro
una emersione dell’economia sommersa,
dove le maggiori entrate potrebbero essere a
loro volta utilizzate per sostenere la riduzione dei costi sostenuti dai commercianti per alcune categorie di prodotti (ad esempio la benzina, dove le imposte pesano per almeno il 60%), creando così circoli virtuosi.
La motivazione principale dei commercianti per la difficoltà di accettazione sono le commissioni, come se il contante fosse gratis. Ma è bene dire che su questo l’Italia è in linea con il resto d’Europa, dal momento che un regolamento europeo ha messo un tetto alle commissioni interbancarie dello 0.3% sulle carte di credito e dello 0.2% su quelle di debito (bancomat), che ha ridotto i costi per chi accetta le carte di oltre 10 miliardi di euro. Inoltre lo stesso regolamento spinge molto sulla concorrenza, riequilibrando a favore dei commercianti il potere di mercato attraverso il divieto di alcune clausole nei contratti di convenzione da parte dei circuiti.
E la concorrenza arriva anche dalla nuova direttiva sui pagamenti (PSD2), che l’Italia sta recependo prima di altri paesi europei, che tutela maggiormente i consumatori e agevola l’ingresso di nuovi attori definiti “terze parti” rispetto a quelli più classici (banche e circuiti di carte di credito).
Con la PSD2 aumenta l’offerta di strumenti di pagamento ben oltre la “plastica”, e quindi aumenta la concorrenza, per diffondere l’accettazione del cashless da parte dei commercianti a prezzi per loro più convenienti. E altri servizi possono essere connessi all’accettazione dei pagamenti elettronici, ad esempio il commerciante può facilmente governare gli incassi, monitorarli con grafici relativi ad orari, importi, confrontare il proprio business coi concorrenti, organizzando meglio ad esempio la programmazione di offerte o la gestione del personale.
Ma un driver fondamentale per la diffusione di una cultura cashless è la PA. La piattaforma PagoPA cresce, consentendo il pagamento verso qualunque pubblica
amministrazione da parte del cittadino con qualunque strumento, dal bonifico alla carta di credito, in un ambiente web chiaro e comprensibile.
Anche sulla sicurezza si sono fatti passi avanti. Oltre ad una maggiore tutela normativa, i dati delle frodi sulle transazioni in Italia sono bassissime, pari allo 0.019% del totale. Molto meno, per numero e consistenza del danno, dei furti di contante da negozi, abitazioni o rapine.
Questa legislatura ha fatto cose importanti per modernizzare il Paese: si è cancellato il limite di 30 euro per l’obbligo di accettazione dei pagamenti elettronici, quindi anche il caffè si può pagare con la carta. Inoltre, si sono previste commissioni interbancarie ancora inferiori per i pagamenti al di sotto dei 5 euro, con l’idea che se si stimolano i micro-pagamenti si stimola di fatto l’uso quotidiano del pagamento elettronico. Manca un pezzo, la previsione di una piccola sanzione, amministrativa e fino a 30 euro, per chi non accetta pagamenti elettronici. Si tratterebbe davvero di mettere al centro il consumatore e la sua libertà di scegliere quale strumento di pagamento utilizzare.
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