Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria
Se Semini Spine, Non Puoi Camminare Scalzo!
Si dice che ciò che viene postato in Rete, poi resta; aggiungo io: Per venir utilizzato all’occorrenza contro chi pensa di poter agire in maniera indisturbata e poi si sente da fottere quando ottiene una reazione di gran lunga più efficace dell’azione imposta. Oggi ti voglio raccontare cos’è successo lunedì, poco dopo mezzogiorno, prima davanti casa dei miei, poi in via San Nicola e non me ne frega niente se a seguire, il protagonista di quest’ennesima storiaccia proverà a minacciarmi com’è accaduto quest’estate qui: In quel caso, si è trattato di un poveraccio, questa volta invece, parlo di un impiegato municipale, pagato con le nostre tasse e pretendente anche più del dovuto, con minaccia di non lavorare. I fatti:
L’altro ieri mattina, ho preso un giorno di ferie perché non mi andava di lavorare e sono rimasto a poltrire a casa; verso mezzogiorno, ecco che sento nel vicolo il vociare di due persone: Erano coloro che sono deputati alla lettura dei contatori dell’acqua, uno dei quali è stato da me maltrattato nei giorni scorsi per via del fatto che per fare il suo lavoro, come accennato sopra, oltre allo stipendio, pretende il premio, (qui per ricordare). Io mi sono messo alla finestra per verificare il lavoro di chi era a leggere il misuratore legato alla rete idrica municipale da un lato, a mio padre in quanto utente dall’altro ed ho sentito dalla bocca di chi dirigeva, che in data venti novembre duemiladiciassette, il contatore dell’acqua in questione, segnava duemilacinquecentottantotto.
Per inciso: Al lavorante municipale del quale sto trattando, si affiancava uno dei ragazzi rifugiati, il quale evidentemente mi ha visto, nonostante io fossi seminascosto dalla finestra socchiusa e mi ha salutato, cosa evidentemente ed accuratamente evitata dall’italiano che era con lui.
L’altro era italiano: Perché pretendere forme di buona educazione?
Tornando a bomba. Verso l’una e un quarto, rientra a casa anche mia madre che mi racconta ciò che poi mi ha costretto a predisporre questo resoconto; in sostanza, mia madre aveva da poco incrociato salvatore Amorosa, (il socio), che le ha chiesto se fosse possibile leggere i contatori che abbiamo in zona e mia madre ha acconsentito. Che c’è di male? Aspetta! Il solerte (come si è definito lui), “inserviente”, nel discutere con mia madre, ha sollevato il problema che mi vede contro tutto e tutti, quando si parla del municipio di Gambatesa, dicendo a colei che non sa di che si parla, atteso che mia madre non sappia nemmeno accendere un pc e men che meno sa di ciò che scrivo, visto che io non le comunico praticamente niente, se non quando l’argomento viene fuori, che io, se ce l’ho con l’amministrazione, devo lasciar fuori gli inservienti che non c’entrano niente…
Nel discutere, il vostro ha per altro aggiunto, a proposito del contatore di un’utenza intestata a mio padre, (misuratore rotto un giorno sì e l’altro pure), che per evitare la ripetizione sempre della medesima lettura, avremmo potuto sospendere l’utenza e riattivarla… non si sa bene quando, evitando ovviamente di prendersi la briga di ripararlo quel contatore, una volta per tutte e soprattutto di sistemare a monte il problema che genera volta per volta la rottura del contatore stesso.
Ottimo sistema per evitare la lettura!
Metodo da consigliare a tutti i gambatesani per evitare l’annuale giro ed imporre bollette forfettarie come già successo, cosa che puoi rileggere cliccando qui lo scorso ventotto aprile?
D’altra parte, si sa che la prerogativa dei fessi è quella di ritenersi più dritti degli altri ed il personaggio del quale sto trattando non può far eccezione.
Detto che mia madre non sapendo niente in merito non ha potuto rispondere, aggiungo che in considerazione del fatto che gente come Salvatore Amorosa, tutto sa fare, fuorché parlare in faccia alla controparte, (prova ne sia che ieri pomeriggio, stando entrambi nel bar Pallons, il vostro ogni tanto si girava a dare un’occhiata verso me e Totore, ma si è guardato bene dal proporre qualsiasi argomento in tema, ben sapendo che lo avrei comunque martellato), io agisco di conseguenza, riprendendo quanto già scritto sempre qui a proposito di quanto già paghino i cittadini in termini di tasse che servono anche a stipendiare chi per fare il lavoro per il quale percepisce il mensile, venendo già ringraziato con lo stipendio appena menzionato, non solo non deve avere altro premio, ma a costui non spettano nemmeno altri ringraziamenti d’ogni genere, fatta salva la buona educazione che va rivolta a chi la contraccambia, non certo a chi crede di essere un passo più avanti del Prossimo. A ciò, va aggiunto che io detesti coloro che nei confronti della mia famiglia hanno avuto l’atteggiamento descritto qui quasi due anni fa, atteso che la mancanza di rispetto possa venir lenita con la medesima moneta, carica degli interessi che se creano dolore a chi deve render conto del male procurato, dovrebbero indurre il condannato a ricordare la ragione della pena da patire, credo piuttosto chiaramente espressa dal sottotitolo di questa farneticazione.
Mi sarò sufficientemente spiegato?