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Enews 499, sabato 18 novembre 2017

Di Matteo Renzi

1. La morte di Totò Riina
“È morto Totò Riina, non è morta la mafia”, hanno scritto in tanti in queste ore.
Giusto. La morte di uno dei più terribili boss non fa venire meno la necessità che lo Stato continui, casa per casa, quartiere per quartiere, la lotta contro la criminalità organizzata.
Mi limito a segnalarvi due commenti.
Il primo è del procuratore capo di Palermo, Francesco Lo Voi. Ha detto parole semplici e chiare, fortissime dal mio punto di vista: “C’è da chiedersi, e da chiedere agli uomini di Cosa Nostra, se valga la pena finire in carcere o venire ammazzati, fare questa vita e imporla ai propri familiari, o se non sia meglio piuttosto decidere di intraprendere un’altra strada. (…) Lo Stato ha sconfitto l’idea folle di Riina e altri esponenti mafiosi di fare la guerra allo Stato e vincerla. Lo Stato ha vinto continuando a rispettare la legge e la Costituzione”

Il secondo è di una deputata, non del nostro partito ma di AP, Rosanna Scopelliti. Rosanna è figlia di un magistrato ucciso dalla criminalità organizzata. E ieri, quando è arrivata la notizia, ha scritto questo post che vi invito a leggere perché è il post di una figlia, ma è anche il post di una mamma che racconta la reazione alla notizia della morte dell’uomo accusato di essere il mandante del killer del padre.
Noi da parte nostra continueremo a dedicare la massima attenzione alla lotta contro tutte le mafie. E anche a “L8-incontro”, la Leopolda della prossima settimana, ospiteremo sul palco alcuni testimoni coraggiosi che ogni giorno sono in prima linea contro le mafie.

2. La Leopolda
La Leopolda “L8-incontro” sarà scoppiettante e molto incentrata sui racconti e sulle idee. Poca politica tradizionale, come ai primi tempi, e molto spazio alle storie e alle proposte. Quelle da condividere, quelle da scrivere. Ci sarà un momento di verifica sul reale stato di situazione economica del Paese, con l’esposizione dei numeri e il fact-checking sulle bufale di questi mesi. E molta curiosità per ciò che aspetta l’Italia dei prossimi anni. Anche il titolo “L8-incontro” richiama ciascuno di noi all’impegno. A lottare per un ideale, a lottare in prima persona, a lottare contro chi vorrebbe che tutti vivessero solo di rendita. Chi vuole partecipare trova tutte le informazioni sul sito.

3. La coalizione
Poca politica tradizionale alla L8, Leopolda 8, ma molta attenzione ovunque in queste ore alla costruzione di un’alleanza di centrosinistra che sia in grado di fare un bel risultato alle prossime elezioni politiche. Come sapete da quando è entrato in vigore il c.d. Rosatellum circa due terzi dei parlamentari saranno eletti con il proporzionale puro e il Partito Democratico dovrà cercare di ottenere più seggi possibili per la propria lista. Il restante terzo sarà invece assegnato su collegi maggioritari il che deve portare alla creazione di un’alleanza credibile e competitiva.
La coalizione di centrosinistra alla quale stiamo lavorando – con il generoso contributo di tutti – dovrà garantire eguale dignità a tutti i componenti. Penso di poter dire che avremo una coalizione di qualità, con presenze significative sia alla nostra sinistra che al centro e che saremo competitivi praticamente in tutti i collegi. Metteremo in campo i migliori candidati, metteremo in campo le migliori idee: questo l’unico imperativo per vincere contro le destre e gli estremisti. A dispetto delle polemiche di questi giorni il PD ha tutte le condizioni per fare un ottimo risultato, mentre rimaniamo concentrati sull’aiutare il Governo Gentiloni a chiudere bene l’iter della Legge di Bilancio, e consolidando i risultati economici di questi anni giustamente difesi anche dal ministro Padoan in queste ore. Avanti, avanti insieme.

4. Il treno PD
Nel frattempo il #TrenoPd ha raggiunto 66 tappe, una più interessante dell’altra. Potete vedere i video di ogni giorno seguendo i miei profili social (Instagram, Facebook, Twitter) o il canale Youtube del PD o il sito del treno o il profilo instagram dei Millennials del PD. Tra le tappe di ieri segnalo quella di Reggio Emilia nei luoghi della memoria dei fratelli Cervi (qui il video con un messaggio dedicato ai ragazzi più giovani che trovate sul mio profilo Instagram). Ma il viaggio sta vedendo incontri con realtà di ogni genere (persino con un gufo, clicca qui) e sta arricchendo sia il nostro bagaglio di proposte per la prossima campagna elettorale sia l’anima di ciascuno di noi: quando vedi ragazzi autistici preparare tortellini di prima qualità, dei lavoratori licenziati mettere su una cooperativa e riprendersi l’immobile della fabbrica chiusa, alcune aziende che primeggiano a livello mondiale nonostante tutto, startup strepitose pronte a sfidare il futuro ti rendi conto che questo Paese ti regala in ogni angolo una carica di energia senza paragoni. Chi vuole dare una mano al #TrenoPD può farlo tramite un sms al 499499. Stiamo per iniziare le ultime due settimane di treno e siamo a quota 30.000 euro: ci piacerebbe poter arrivare a un finanziamento con sms di 50.000 euro. Sulla mia APP (scaricatela qui) trovate maggiori informazioni.

Un sorriso
Matteo

Pensierino della Sera. Le parole del Papa sulla necessità di evitare l’accanimento terapeutico hanno suscitato una vasta eco anche fuori dal mondo cattolico. Mi piace condividere con voi una riflessione di una persona cara, don Paolo Bargigia, che ha perso la battaglia contro la SLA qualche mese fa ma che continua a restare nel cuore di chi gli ha voluto bene e gli è stato compagno di viaggio. Esattamente un anno fa don Paolo diceva in un convegno: “Le cure palliative sono motivo di speranza. Sperimentando ogni giorno l’impotenza, la perdita progressiva di autonomia, la prigionia del proprio corpo, l’inizio del dolore, la fame d’aria, e sapendo che questo è solo l’inizio delle sofferenze, queste cure sono veramente una possibilità di respiro. Secondo la mia esperienza è importante che l’equipe di palliativisti conosca per tempo il paziente, in modo da aiutarlo nel percorso. Quanto è importante su questi aspetti l’informazione sulle differenti procedure che hanno profonda rilevanza esistenziale, etica e religiosa! (…) Il nostro cuore è desiderio di vita e di felicità e la malattia e le sofferenze non fanno altro che aumentare questo desiderio. Ma in certe malattie non si possono trovare risposte dalla medicina. La nostra umanità quindi ha bisogno di qualcosa di fondamentale per poter affrontare le grandi difficoltà di una malattia come la SLA. È insostituibile pertanto l’esperienza di essere amati. Quello che salva dalla disperazione è poter affrontare la malattia con i familiari, gli amici e i medici che fanno uscire dalla solitudine e mostrano il valore insostituibile e unico della persona. Non può mancare da parte di chi sta intorno ai malati questa attenzione, questa tenerezza.” Spero che questa discussione sulla legge sul fine vita sia davvero accompagnata da uno sguardo di tenerezza e di umanità. Noi faremo di tutto perché ciò accada: la stagione dei diritti, lo abbiamo già dimostrato, non deve essere occasione di uno scontro ideologico ma al contrario opportunità di un dialogo vero. I diritti uniscono, non dividono.

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