Direzione Italia Studia Le Strategie Per Le Prossime Elezioni
16 Novembre 2017
E’ Morto Toto Riina, Ma Zia Mafia Vive Ancor
17 Novembre 2017
Mostra tutto

SI AVVICINANO ALLA MANGIATOIA: Non Sono Pastori, Non E’ Natale

Di Vittorio Venditti
(Collaborazione), Di Mario Ricca
(Foto), Presa Da Internet Da Salvatore Di Maria

CHE FAME!!!

Il Vero Sciacallo

I tempi sono quelli che sono e le elezioni, politiche, ma soprattutto regionali, si avvicinano: Cosa non si fa per campare? La Mina Vagante, fine osservatore, nei giorni scorsi mi ha proposta questa “carica” giustamente definita dall’articolista, “Dei centouno”, per via del numero dei petenti, pronti a scannarsi fraternamente per un posto al sole. Insomma: un’autentica ventata di freschezza, un vero e sincero passo verso il Rinnovamento della classe politica, locale e nazionale.

In attesa del “Responso Ufficiale” che il municipio di Gambatesa ci fornirà a proposito della “decisione politica” sul problema “scuola dell’obbligo e dove frequentarla in piena sicurezza”, oggi trattiamo di questi aspiranti novelli politici giust’appunto, che si propongono come “Il nuovo che avanza”, analizzando però qualche passaggio dell’articolo/pezza per sbeffeggiare queste odierne vittime che aspirano a diventare nostri carnefici: La carica dei 101: il senatore Ruta presenta i cento candidati. In mille eleggeranno il candidato presidente, scritto così commentato da Mario: “Una carica di…….”.

“… 100 i nominativi che hanno dato disponibilità a candidarsi con la coalizione dell’Ulivo 2.0. di Ruta e Leva. 100 nomi per quelle che al momento sono cinque liste. A questi nei prossimi 15 giorni se ne potrebbero aggiungere altri, …”: Hanno data la disponibilità? Si sono tanto sforzati? Vorrebbero il tuo ringraziamento… Lo elargirai?

… “Non ci sono – dice Ruta – squali della politica, ma persone che vogliono una politica nobile e pulita, senza furbizie. Si tratta di individui che puntano tutto sulla correttezza”. Già: Non ci sono squali. Poi vedremo…

“Arriveremo – dice – a 120 140. Ognuno accrediterà 10 persone per votare il candidato presidente della coalizione e ognuno potrà candidarsi in quella assemblea, dove 1000 persone con diritto di voto, sceglieranno, nei primi giorni di dicembre, il nome che dovrà correre per la carica di presidente della Regione Molise”. Dilemma: Hanno copiato i cinque stalle o la catena di sant’Antonio?

“… Ma il ruolo dell’assemblea non si esaurirà nel momento del voto. “Sarà un organo permanente – specifica Ruta – che si dovrà riunire ogni 5/6 mesi per vigilare lo stato di avanzamento del programma una volta che si è stati eletti”. Allora non mi sono sbagliato: Delle due alternative proposte sopra, la terza ne è la sintesi ed i comunisti di un tempo, vale a dire il costituendo gruppo politico, chiamavano questa soluzione “Comitato Centrale”. Scoprire le carte: No?

Mi dispiace per Roberto Ruta che conosco personalmente e stimo, ma non mi sarei aspettata una sua caduta così in basso:

SVEGLIA ROBE’! STAI CREANDO UN PARTITO D’INSODDISFATTI E FRUSTRATI!!!

Bene: prima di copiare dall’articolo che ci fa da fonte la lista che attende di venir rimpinguata, in considerazione del fatto che nell’elenco sotto esame non sono iscritti nomi appartenenti a squali della politica e per quest’unica ragione, dopo aver pronosticato che alla fine verranno eletti solo candidati già arcinoti alla carica del “Vero sciacallo”, estraggo dalla lista sottostante tre nomi a casaccio per dire la mia su chi mi è capitato fra le grinfie.

59. Massa Augusto

Stiamo parlando del nuovo che avanza per sostituire il vecchio mal governo e l’opposizione che non è stata capace di controllarne le malefatte. Dunque: Augusto Massa, (perché anche se invertite nome e cognome, noi li smascheriamo ugualmente), già professore di disegno, a metà degli anni ottanta del secolo scorso si candida per il partito comunista italiano, in corsa per un seggio presso la regione Molise, ottenendolo, ma all’opposizione dell’eterna “Balena Bianca” che di lì a poco meno di un decennio sarebbe esplosa. In queste vesti, il Massa resiste e s’impegna per due legislature, vale a dire fino al millenovecentonovantacinque, quando, stanco di opporsi e vedendo che forse si poteva governare anche se solo dal municipio di campobasso, sceglie quest’alternativa e vi bivacca per altre due legislature, fino al millenovecentonovantanove, attesa la bizzarria che in quel periodo volle ridurre a quattro i cinque anni di governo dei Sindaci, cosa poi immediatamente rientrata nei ranghi. Per essere onesti, va detto che il venire dall’opposizione, all’inizio del primo mandato, ci aveva mostrato un sindaco assai Augusto e veramente in favore della Massa; in diverse occasioni ho incontrato l’allora Primo cittadino del capoluogo di regione, mentre si aggirava per il centro storico, guardando con attenzione ciò che andava riportato nei limiti della decenza. Questa cosa però è durata ben poco: Forse il Nostro si stava risvegliando dall’incantesimo dei buoni propositi, forse presso il municipio qualcuno lo ha rimesso sulla “Rotta giusta”, fatto sta che dopo qualche mese, tutto è tornato secondo la tradizione ed il nostro ex professore di disegno, tanto ben voluto dall’allora classe giovanile, si è trasformato nel politico che poi in molti abbiamo imparato a conoscere ed “apprezzare”, come vero governante, del municipio protetto da San Giorgio prima, della provincia di Campobasso a seguire. Infatti, fino alla sua decadenza occorsa per effetto della sua elezione a senatore nel duemilauno, il Massa è presidente della provincia di Campobasso per l’appunto e poi, come detto, salito a palazzo Madama in quel di Roma, vi “resiste” per la successiva legislatura. In questo frangente, prima di diventare Augusto senatore, il Nostro ha voluto proporsi alla Massa, evitando però d’incontrarla: Ricordo come fosse oggi che durante la campagna elettorale del duemilauno, il futuro senatore, a bordo di un’auto con le insegne della provincia di Campobasso, seguita da un’altra macchina appartenente al medesimo ente, nel proporre la sua campagna elettorale, da vero comunista, si presentava nei paesi, ma evitava accuratamente di mostrarsi in pubblico per andare in abitazioni o circoli prefissati e consegnare il suo materiale pubblicitario ai compagni che poi lo avrebbero diffuso presso chi non avrebbe opposto contraddittorio: da vero comunista!

Vado avanti?
Meglio di no; diversamente potrebbe affiorare lo squalo…

79. Potito Laura

Laura Potito, (una ce ne sta a Campobasso e dubito di trovarne altre), è l’ultima dei rampolli dell’omonima famiglia che da diverse generazioni si è stabilita nel centro murattiano e nel Molise in genere, costituendo uno dei più grossi imperi immobiliari ed economici della regione. La nostra, da circa venticinque anni, è in eterno dissidio con il resto della famiglia, per tutta una serie di ragioni che la portano ad intentare cause su cause, con alterni risultati. Tutto ciò, a discapito dell’economia di famiglia, della pace del clan e ad esclusivo vantaggio di giornali più o meno scandalistici e sciacalli al seguito, che restituiscono un’immagine dell’aspirante candidata, non molto dissimile da quella proposta in tempi nemmeno tanto passati da moralizzatori, poi moralizzati dalla mancata rielezione e dall’oblio nel quale inevitabilmente cadono personaggi di questo calibro.

80. Pozzuto Donato

Di Donato Pozzuto, ora Sindaco di tufara, ne ho trattato in diverse occasioni: l’ultima volta qui proprio ieri, ma sèi anni fa ne parlai a proposito della venuta di un altro che venne a prenderci per i fondelli, quell’Antonio Di Pietro che intervistai brevemente e che puoi ricordare cliccando qui. Se mi leggi assiduamente, senz’altro sai che io considero donato un ottimo politico, in quanto è in grado di combattere per gli interessi suoi e di coloro che rappresenta. Voteresti però tu per chi, pur di raggiungere i propri legittimi scopi, non esita a calpestare i più elementari diritti di sicurezza, non di suoi colleghi o pari in grado, ma di bambini che dovrebbero essere i primi a venir protetti dalla politica, visto che se non muoiono per negligenze et similia, (qui ciò a cui mi riferisco), saranno gli elettori di domani?

No, ha ragione Roberto ruta, non ci sono squali, ne perditempo e men che meno politici già navigati anche più del lecito nel suo gruppo; perché denigrare il “nuovo che avanza”? Ho proposti tre dei cento candidati, ma me ne viene in mente un altro del quale a suo tempo ho trattato, non per ragioni politiche! Quando mai! Se hai tempo, leggi qui ciò che riguarda il candidato contrassegnato con il numero ottantasette e nella lista denominato Scarabeo Massimiliano.

Poi mi dirai!

Va beh, per punizione, beccati la lista completa e rifletti!
Sta a vedere che fra gli sconosciuti peones ci trovi amici o amici degli amici…

1. Amendola Marco
2. Ancora Patrizia
3. Antonelli Tiziana
4. Azzi Francesco
5. Barone Nino
6. Berardinelli Roberto
7. Bonomolo Francesco
8. Bozza Antonello
9. Brunetti Biagio
10. Cacchione Annamaria
11. Cannavina Giuseppe
12. Carriero Costanza
13. Ciccarello Alessio
14. Ciccone Domenico
15. Ciciola Stefano
16. Colella Roberto
17. Coppola Tommaso
18. Criniti Vincenzo
19. Cuomo Teresa
20. D’Alessandro Vittorio
21. D’Ambrosio Angela
22. De Angelis Domenico
23. De Benedictis Antonella
24. De Vincenzi Maurizio
25. D’Elia Giuseppe
26. Della Loggia Michele
27. Dentizzi Cosimo
28. Di Cristofaro Francesca
29. Di Donato Angelo Andrea
30. Di Donato Luigi
31. Di Lallo Giovanni
32. Di Lembo Michele Benedetto
33. Di Maria Pasquale
34. Di Marzo Giovanni
35. Di Meo Delia
36. Di Monaco Antonio
37. Di Nezza Giuseppe
38. Di Stasi Domenico
39. Di Vincenzo Monica
40. D’Ilio Fabio
41. D’Ottavio Carmine
42. Durante Michele
43. Fabrizio Ettore
44. Farro Angela
45. Fiorilli Rocco
46. Formichelli Rita
47. Fraracci Adele
48. Galasso Clementina
49. Gallo Mariarosaria
50. Gnolo Patrizia
51. Guarracino Pasquale
52. Iacampo Gennaro
53. Lombardi Antonio
54. Macoretta Nicola
55. Magri Nicola
56. Manocchio Nicola
57. Marchitto Francesca
58. Martone Nicoletta
59. Massa Augusto
60. Moffa Giuseppe
61. Morelli Antonietta
62. Mucci Rossella
63. Nardoia Mariarosaia
64. Natale Mauro
65. Nazaro Filomena
66. Neri Piero
67. Occhionero Antonella
68. Paglione Lucia
69. Peluso Carmela
70. Perna Giovanni
71. Perrella Miriam
72. Perriera Ivan
73. Persichilli Giuseppe
74. Pinto Caterina
75. Pirrocco Claudio
76. Pistilli Antonietta
77. Pollice Antonietta
78. Potalivo Antonio
79. Potito Laura
80. Pozzuto Donato
81. Ramacieri Sergio
82. Rivellini Giovannina
83. Rosati Margherita
84. Ruscetta Carmine
85. Salvatore Alessandra
86. Salvione Annalisa
87. Scarabeo Massimiliano
88. Simone Adelaide
89. Sorella Sergio
90. Testa Assunta
91. Tomaro Stefania
92. Totaro Francesco
93. Trematerra Carmine
94. Trivosonno Angelo
95. Trivisonno Annamaria
96. Trivisonno Giose
97. Ucci Domenico
98. Venditti Donato
99. Villani Alessandra
100. Zampini Giovanni Antonio