Di Claudia Mistichelli, Delegata Alla Comunicazione Del Comitato
si è costituito a Campobasso, un Comitato denominato Via Piave, il quale include anche Via Monte Grappa e Via Montesanto. Tra i residenti dei suddetti quartieri si è sentita la necessità, in seguito agli ultimi accadimenti che destano forte preoccupazione (furti, truffe, spaccio prostituzione e la numerosa presenza di stranieri) di intraprendere un’azione di tutela dei suddetti quartieri, in cui risiedono molti anziani e famiglie con bambini.
Il Comitato di Via Piave avrà il compito di controllo, prevenzione, tutela della sicurezza dei residenti e il decoro delle zone interessate; per questo motivo, il Comitato chiede al Sindaco e al Prefetto di Campobasso di revocare il permesso di collocare un centro di accoglienza nel Palazzo che si trova nella Traversa tra Via Montello e Via Montesanto (alle spalle di Via Piave).
La ristrutturazione del suddetto palazzo prevede un numero elevato di migranti in una zona popolosa e popolare, dove c’è una concentrazione già molto alta di migranti, dovuta alla presenza della struttura di accoglienza della Caritas “Casa degli Angeli”. La scelta di aprire un altro centro di accoglienza, creerebbe un impatto sociale e di degrado ulteriore in una zona già a rischio. Inoltre, la suddetta struttura di accoglienza è ubicata in un luogo buio, non essendo fornito di illuminazione pubblica, circondata da una serie di palazzi che non renderebbero immediato l’accesso, in caso di disordini o per motivi di sicurezza, da parte delle forze dell’ordine o dei soccorsi.
Il Molise è una delle regioni con più alto tasso di presenze di migranti ospiti nei centri di accoglienza, in rapporto alla popolazione locale. Nonostante l’adesione allo SPRAR nel capoluogo di regione continuano ad aprire centri di accoglienza gestiti da privati. Inoltre, Campobasso subisce anche l’accoglienza dei paesi limitrofi (Ferrazzano, Oratino, Ripalimosani), con la conseguenza di una presenza costante e cospicua di migranti. Numerosi gruppi di persone che girano, notte e giorno, senza meta, senza un luogo o uno scopo quotidiano, soprattutto, senza controllo da parte dei gestori dei centri di accoglienza e di tutte le istituzioni preposte al controllo.
Per i motivi sopra menzionati, il Comitato di Via Piave, vedendo compromessa la tranquillità dei propri quartieri, chiede al Sindaco e al Prefetto di Campobasso di bloccare l’apertura del centro di accoglienza sopra citato. Inoltre, rimarca in maniera forte e decisa che la sicurezza dei cittadini deve essere messa sempre al primo posto e che spetta al Primo Cittadino la tutela, l’incolumità e la sicurezza della Città che amministra.
Infine, il Comitato di Via Piave, si rivolge a tutti i residenti di Campobasso, Associazioni cittadine o Comitati di quartiere, affinché aderiscano al suddetto Comitato, per svolgere insieme un’azione di tutela del territorio, per chiedere il blocco di nuove aperture di centri di accoglienza (anche per il futuro) e per sensibilizzare l’Amministrazione su tutte le problematiche che riguardano la città di Campobasso.