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Di Vittorio Venditti
(Foto), Presa Da Internet Da Vittorio Venditti

Chiesa Contro Politici? In Molise?

Il Vescovo Di Campobasso-Bojano Giancarlo Maria Bregantini, del 6 settembre 2014

E Se Fatto Trenta Facesse Pure Trentuno? Forse qualcuno che appartiene a “Gambatesa Partecipa” mi ha infettato; Forse sto sognando e soprattutto lo sto facendo da Gambatesa per l’appunto, ma quel che è peggio, sto sognando qualcosa che desidero da sempre e che fino ad ora non si è avverata: La consapevolezza che in Molise possa esistere una differenza ben marcata fra chi fa politica ed amministra la Res Pubblica e chi si dovrebbe occupare solo di pascolare le anime di coloro che accettano tal guida. E’ il caso di chiederci: Ma che diavolo è successo?

Ius soli:Bregantini, è diritto no favore.

Questo: O è pazzo o propende per il martirio e non si è accorto che L’ISIS ormai non fa più testo.

Come detto tante volte, io credo che una persona che nasce in un posto, ne divenga automaticamente cittadina; come sai, io sono del parere che le religioni, di qualsiasi tipo siano, snaturano l’uomo e ne deformano pensiero ed azione, in nome del potere affidato ad altri, spesso non in maniera cosciente, provocando l’ovvio partorire e la conseguente promulgazione di Leggi liberticide e deleterie per l’umanità medesima. Detto ciò e ricordato che in tema ho data e darò sempre ed a chiunque la libertà di scrivere e dire la sua, mi sia permesso un sorriso, pensando che per la prima volta in Molise probabilmente assisteremo alla divisione fra Stato e chiesa, cosa ottima per il diritto di critica risvegliato nei molisani, cosa deleteria giust’appunto per l’ordine pubblico, atteso che se il Vescovo di Campobasso-Bojano abbia già combattuta la ‘ndrangheta calabrese, oggi, avendo di fronte la Mafia che non spara, potrebbe non avere la medesima fortuna e perdere anche la soddisfazione di venir protetto da una scorta, visto che il rischio reale, per quell’uomo, è di restare in vita, facendolo però in ben altri luoghi, dove poter condividere le proprie idee, senza creare problemi al vero potere ben sedimentato in questa regione che non esiste, ma è opprimente.

Il trenta è la nascita: perché il trentuno non potrebbe chiamarsi Morte?

Se dovesse verificarsi l’esilio, ciò avverrà in campo nazionale e dunque portiamoci avanti con il lavoro. Chi ha coraggio, va spronato ed io, dopo aver letta la lettera di Michele Gesualdi: “Vi imploro, affrettate la legge sul testamento biologico”, (uomo politico che se ciò che resta della mia mente non m’inganna dovrebbe essere di religione piuttosto cattolica), mi vedo costretto ad agire in questo senso, per cui, dopo aver ripresi un paio di passaggi della lettera in questione, “… cosa fatta, confermo tutti i motivi dei miei rifiuti, che consistono nel fatto che non sono interventi curativi, ma solo finalizzati a ritardare di qualche giorno o qualche settimana l’irreparabile, che per il malato, significa solo allungare la sofferenza in modo penoso e senza speranza.” e poi: “… C’è chi sostiene che rifiutare interventi invasivi sia una offesa a Dio che ci ha donato la vita.
La vita è sicuramente il più prezioso dono che Dio ci ha fatto e deve essere sempre ben vissuta e mai sprecata. Però accettare il martirio del corpo della persona malata, quando non c’è nessuna speranza né di guarigione né di miglioramento, può essere percepita come una sfida a Dio. Lui ti chiama con segnali chiarissimi  e rispondiamo sfidandolo, come se si fosse più bravi di lui, martoriando il corpo della creatura che sta chiamando, pur sapendo che è un martirio senza sbocchi .”, chiedo a padre Giancarlo cosa può dirci in tema e soprattutto se la sofferenza di un uomo e la disperazione che ne consegue, siano un peccato o una preghiera a quel Dio che va rispettato anche lasciando che chi è chiamato vada a Lui il più serenamente possibile.

Lo So: E’ arduo, ma la vita va vissuta al meglio e soprattutto con quella dignità che ci deve accompagnare giustamente dalla nascita, allo stesso modo finché chi ci ha creati non vuole richiamarci a sé.

A margine, va aggiunto che la lettera in questione è stata scritta il tredici marzo scorso, vale a dire quasi otto mesi fa.

Va bene l’eternità, ma questo, mi sembra che sia un privilegio riservato solo a Dio!