Di Claudia Mistichelli
In tutti i Paesi europei si accettano solo profughi provenienti dalla Siria o zone di guerra, mentre in Italia si forniscono documenti, vitto, alloggio e lavoro, a qualsiasi profugo sbarchi sulle coste nazionali.
Nonostante gli scandali, gli arresti, la scoperta di tariffari sulle navi che soccorrono i migranti fin sotto la porta di casa e l’aumento del degrado in tutte le città italiane, (prostituzione, spaccio e violenze sono fuori controllo) il Governo italiano insiste sull’approvazione immediata dello “ius soli”.
Intanto, in Svizzera, esempio di ordine, civiltà e progresso, non si concede la cittadinanza a chi risiede e lavora da anni, se il vicinato non è d’accordo. E’ il caso di una vegana belga ritenuta troppo attivista, fastidiosa e non rispettosa delle tradizioni locali.
Sempre in Italia, il business migranti è diventato un grande affare e lo SPRAR (unico mezzo di tutela dei territori) è una grande bufala. Innanzitutto la quota dei 3 migranti ogni 1000 abitanti non viene rispettata, anzi, aumenta in base alle esigenze di accoglienza. Inoltre, la gestione delle somme di denaro pubblico concesse ai Comuni, aderenti allo SPRAR, sono gestite dalle stesse associazioni e cooperative che si occupano dei centri privati.
Nel Molise, invece, c’è una grande novità per il centro di accoglienza di San Giuliano di Puglia, sarà “diverso dal solito”, infatti verrà utilizzato per i rimpatri volontari. Praticamente, i 250 ospiti del centro, saranno invogliati, elargendo una somma di denaro e pagando tutte le spese di rimpatrio, a tornare nel loro paese di origine. Ma che garanzie ci sono che non sbarcheranno nuovamente sulle coste italiane?
Lo ius soli, contrariamente all’asilo politico, non è un diritto. La cittadinanza deve giungere dopo un percorso di vera integrazione: imparare la lingua, gli usi, i costumi e il rispetto delle Leggi del Paese che ospita. Questi sono i motivi per cui le Nazioni tutelano la propria nazionalità, l’Italia, al contrario, si sta vendendo a qualsiasi tipo di potere mondiale.
Il popolo italiano non è più tutelato dalla politica nazionale e locale, ingannato quotidianamente da vane promesse e senza certezze su lavoro, sicurezza e dignità umana.
(già pubblicato su Molise Protagonista il 1 novembre 2017)