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Enews 494, venerdì 27 ottobre 2017

Di Matteo Renzi

Ben ritrovati, vi scrivo da un volo Catania-Napoli dove sto andando alla Conferenza Programmatica del PD che si concluderà domenica mattina. Spero che finalmente si parli di futuro, io ce la metterò tutta. Per chi vuole seguire l’intervento il link da domenica alle 12 sarà www.facebook.com/matteorenziufficiale

Settimana ricca di avvenimenti e come al solito, tra i tanti, ne indico tre.

1. L’uscita dalle scuole medie. Il mondo politico parla di legge elettorale, Banca d’Italia, polemiche. Ma basta entrare in una chat di genitori di ragazzi delle medie per capire che stamani l’Italia discute di altro. Quando ho letto che noi genitori siamo obbligati a riprendere i figli da scuola sono rimasto allibito. Poi, studiando la vicenda e la pronuncia della Cassazione, ho capito meglio i termini della questione. La buona scuola non c’entra niente a dispetto delle bufale fatte girare ad arte. Il punto è che la legislazione italiana tutela il minore, e fa benissimo, ma dimentica l’autonomia che è valore educativo e pedagogico importantissimo
. Ho chiesto a Simona Malpezzi, responsabile del dipartimento scuola del Pd di cambiare la legge e di presentare già la settimana prossima un emendamento per modificare le regole: siano i genitori a scegliere e ad assumersi le responsabilità. Senza scaricarle sui professori, ma senza costringere per forza un ragazzo di terza media a farsi venire a prendere a scuola. E voi che ne pensate? Vi leggo volentieri: matteo@matteorenzi.it

2. Continua il viaggio in treno. Abbiamo toccato province importanti ma difficili. Abbiamo raggiunto quota 34 tappe e 2100 chilometri. E abbiamo visitato località difficili e bellissime, da Rosarno a Paestum, da Cirò Marina a Capo Vaticano, da Tito a Benevento, da Paola a Ariano Irpino. Credetemi: nessuno riesce a raccontare davvero il clima di queste giornate: è un bellissimo tuffo nella realtà, tra la gente, in mezzo alle persone. Tanto ascolto civile e pacato. Tanto è vero che i distruttori di professione devono organizzarsi appositamente  per creare contestazioni (rilanciate abilmente poi attraverso una rete di siti civetta). C’è chi non è d’accordo, certo. Ma anche chi non è d’accordo e lo espone in modo civile ci aiuta. Il treno – che viene finanziato dalle donazioni di chi vuol darci una mano (sms 499-499 per mandare due euro) – è uno strumento prezioso: abbiamo deciso di ripartire dopo la settimana dei Santi, dal Nord Est, altro teatro fondamentale per il Pd. E prendiamo appunti per la campagna elettorale, ormai imminente. Se avete suggerimenti per le tappe ancora rimanenti, scrivete a treno@partitodemocratico.it

3. Come senz’altro sapete ci sono state molte polemiche sulla vicenda della nomina del Governatore di Banca d’Italia. Io ho illustrato in modo chiaro la mia posizione, critica sull’operato di Banca d’Italia, sia in questo confronto con alcuni commentatori a Porta a Porta che in questa intervista a Radio Capital con Massimo Giannini. Il Governo, Banca d’Italia, il Presidente della Repubblica hanno invece scelto di confermare il Governatore uscente. Abbiamo preso atto di questa scelta, che non condividiamo ma che rispettiamo e ho augurato buon lavoro per i prossimi sei anni al governatore Visco. Il fatto che abbiamo avuto opinioni diverse con Gentiloni è per molti aspetti persino fisiologico: sono felice che domani Paolo sia con noi alla conferenza programmatica del PD e sul treno che sosterà a Pietrarsa.

Conferenza programmatica di Napoli.
Vi segnalo molte critiche a una delle mie proposte, quella del servizio civile universale. Una parte dei ragazzi, una minoranza, non vuole nessuna forma di servizio civile obbligatorio. Un’altra parte, maggioritaria dice che il servizio civile obbligatorio dovrebbe durare almeno tre mesi, non uno soltanto.
Io continuo a dire che una nuova stagione dei doveri sia importante per i ragazzi della nuova generazione. Ne continueremo a parlare anche a Napoli.

Un sorriso,
Matteo

PS: La legge elettorale è stata approvata. Prende il nome di Ettore Rosato, il parlamentare che l’ha voluta più di tutti e di cui vorrei pubblicamente riconoscere tenacia e dedizione. Mi stupisce che vi sia chi la considera antidemocratica per il solo fatto che introduce il principio del voto nei collegi. Forse chi è abituato a non prendere i voti può lamentarsi, come hanno fatto in modo pittoresco i grillini (qui la reazione di Richetti, qui il mio commento alle proteste cinque stelle). Ma penso che il nostro compito sia rispettare gli impegni. Avevamo garantito al Presidente della Repubblica che avremmo fatto di tutto per avere almeno due leggi elettorali omogenee e lo abbiamo fatto, reintroducendo il voto sul collegio. Bravo Ettore e bravi i nostri parlamentari. Avanti insieme.

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