Della Redazione Di Democratica
n. 54 venerdì 20 ottobre 2017
“È semplicemente ingiusto che quei bambini, nati in Italia, non possano sentirsi italiani” (Paolo Fresu)
PAGINA 2 Risorsa civile Volontariato Come si possono estendere tutte le esperienze di intervento sociale dei giovani in Italia e in Europa
DESTINAZIONE ITALIA
Il treno del Pd in Abruzzo, tra studenti e mondo produttivo
Terza tappa del viaggio dell’ascolto di
Matteo Renzi in una regione difficile
ma con mille potenzialità. Nostra conversazione con il presidente della regione Luciano D’Alfonso
ALLE PAGINE 4-5
L’EDITORIALE
“
Banche, il Pd sta con i risparmiatori
Matteo Orfini
CChi sbaglia paga è un detto che nessuno si sognerebbe di contestare, perché è principio di indiscutibile buon senso.
Ma tutto cambia se a dirlo è il Pd.
Se a fronte di una serie incredibile
di errori e disattenzioni che hanno
messo in crisi il sistema bancario
italiano, il Pd afferma di voler fare
chiarezza si scatena un putiferio
incredibile: ma è uno scandalo,
gridano in tanti, troppi. Ma che modi
sgarbati! – è la critica che si leva negli
editoriali curiosamente uguali della
grande stampa.
E al coro degli scandalizzati corrono
ad aggiungersi molti leader storici
della sinistra italiana e qualche loro
epigono, giovani leoni che ruggiscono
quando c’è da fare la sinistra nei
convegni e nei talk show, ma fanno le
fusa come gattini coccolosi quando
si ritrovano di fronte il salotto buono
del paese.
È uno strano paese il nostro, anche se
a ben vedere non c’è molto di nuovo
in quello che sta accadendo in queste
ore. Sono vent’anni che si ripete lo
stesso schema. C’è una parte della
sinistra italiana – quella che viene
dalla mia storia, quella del Pci-Pds-
Ds – che per ansia di legittimazione
da parte dell’establishment diventa
a ogni curva più realista del Re. Ed è
pronta a difendere l’indifendibile e a
fare le scelte più improbabili pur di
ottenerne apprezzamento e consenso.
Farebbe persino sorridere se non
fosse che a questo atteggiamento il
paese ha pagato un prezzo altissimo.
SEGUE A PAGINA 3
SICILIA
“L’isola che vorrei” Parla Franco La Torre
A PAGINA 6
Volontariato
Servizio civile per tutti
Renzi, la proposta di un mese di servizio civile obbligatorio 6,63 MILIONI gli italiani che hanno almeno 14 anni e hanno svolto nel 2013 un lavoro volontario 55-64 ANNI è la fascia di età col tasso più alto di volontariato totale, il 15,9% 126 MILIONI sono le ore dedicate dagli italiani al volontariato in quattro settimane 4,9% solo un volontario su 20 esprime un giudizio negativo sulla sua esperienza 44,3% quasi la metà dei volontari che svolgono un servizio individualmente, ovvero al di fuori di un’organizzazione di qualche tipo
Uno strumento che fa una comunità
OOdysseus è il nome di una nuova proposta di servizio civile europeo che nasce nell’ambito di Volta, think tank vicino al premier italiano. Si rivolge ai giovani non studenti tra i 18 e i 25 anni, e ha come obiettivo quello di accompagnare i partecipanti nell’avvicinamento al mercato del lavoro, dotandoli di un patrimonio di esperienze che potranno successivamente essere investiti in ambito professionale.
Dopo l’Erasmus, il programma europeo che consente agli studenti universitari di trascorrere un periodo di studi all’estero e che è stato uno dei pochissimi programmi comunitari capaci di produrre una vera trasformazione culturale, formando alcuni spezzoni di una vera generazione europea, il think tank Volta propone all’Ue di estendere la medesima esperienza trasformativa e unificante anche ai giovani che stanno entrando nel mondo del lavoro. Esistono già dei programmi di servizio volontario europeo, ma la loro portata è spesso limitata agli ambiti della cooperazione transnazionale. Al contrario gli ideatori di Odysseus intendono ampliare il campo d’azione del programma.
Odysseus ha una portata più ampia e obiettivi più ambiziosi delle forme attuali di volontariato europeo, ed è un programma dedicato ai ragazzi dai 18 ai 25 anni, della durata dai 6 ai 12 mesi, che permetta di accedere a un’esperienza di lavoro in un paese europeo nei settori dell’istruzione, della sanità, dell’ambiente, dell’integrazione, dello sviluppo e della valorizzazione dei patrimoni culturali.
L’intenzione è di espandere il circolo virtuoso di Erasmus, e di offrire a tutti i giovani, non solo agli studenti universitari, l’opportunità di confrontarsi con paesi e culture diverse, e di moltiplicare le prospettive le le opportunità, abbattendo i muri vecchi e nuovi che alcuni vorrebbero ricostruire nel cuore stesso dell’Europa. Odysseus vorrebbe diventare uno strumento fondamentale per cementare la cittadinanza europea e, alla fine, reinventare l’Europa.
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Scarica qui il paper Odysseus Un servizio civile europeo per riformare l’Unione
OBIETTIVO RISULTATI L’Italia del volontariato torna protagonista Definire con chiarezza identità, ruolo e funzioni Favorita trasparenza, serietà e qualità 300mila organizzazioni, 5 milioni di volontari, 800mila lavoratori CHI NE BENEFICIA IL TERZO SETTORENON È SECONDO A NESSUNO
Focus Banche
Il Pd sta con i risparmiatori
Matteo Orfini CONDIVIDI SU
Segue dalla prima
SSe in questi 20 anni si è privatizzato troppo e male, se abbiamo il fiscal compact, se ci siamo dovuti impegnare per anni a correggere gli errori della professoressa for-nero, se milioni di giovani hanno una vita precaria, se una parte del paese, spesso la parte più debole, si sente abbandonata dalla sinistra, la ragione sta proprio qui,
in questa ossequiosa subalternità. E allora spieghiamolo a tutti con la dovuta chiarezza: questa sta
gione è finita. Il Pd non ha alcun dubbio sulla propria collocazione. Noi siamo e saremo sempre dalla parte dei cittadini. E dei ri
sparmiatori. Chi ci chiede per ragioni di bon ton di nascondere la polvere sotto al tappeto, si rassegni: in questa storia il Pd cercherà la verità. E la racconterà senza omissioni.
Perché è questo il dovere del più grande partito della sinistra europea.
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La vigilanza che non c’era
Banca Carige
Da tempo in difficoltà la Cassa di risparmio ligure (600 sportelli in
tutta Italia) non è ancora uscita dalla crisi del settore. A giugno 2017 è arrivato un nuovo monito della Bce che ha richiesto rassicurazioni sulle strategie di cessione dei crediti deteriorati, una mossa che ha provocato un cambio di guardia ai vertici dell’istituto. In questi giorni
è alle prese con un difficile aumento di capitale.
Il caso di Banca Carige sembra avvalorare la tesi di chi sostiene che,
“almeno in qualche circostanza, la Banca d’Italia sia intervenuta tardi per sedare le crisi degli istituti di credito italiani…”
FERNANDO PINEDA E VERONICA SANSONETTI LE FORMICHE
Popolare di Bari fa tremare la Puglia
La popolare di Bari regge da sola un pezzo importante dell’economia della città di Bari 70mila e della Puglia. Una recente inchiesta della soci Procura barese racconta anni di gestione irregolare, bilanci in perdita, prestiti anomali, 3500 aggravati dalla acquisizione di Tercas, la dipendenti vecchia Cassa di Teramo.
Nell’ottobre del 2013 proprio da Bankitalia era arrivato a Bari l’invito
“a farsi carico di Tercas, la vecchia Cassa di Teramo che dopo un lungo commissariamento stava per affondare travolta dalle perdite”.
VITTORIO MALAGUTTI L’ESPRESSO
Le banche del Centro Italia
La sera del 22 novembre 2015 il governo
1milione
vara un decreto per mettere in sicurezza i
di correntisti e
quattro istituti locali di media grandezza del
obbligazionisti
Centroitalia: Banca Marche, Banca Etruria,
coinvolti
la Cassa di Chieti e quella di Ferrara. La risoluzione mette al sicuro i risparmi di circa 1 milione di correntisti e obbligazionisti per un controvalore di circa 12 miliardi di euro.
Le incongruenze tra la lettera di Visco e le informazioni agli azionisti “di Banca Marche: un sottoscrittore scrive alla Consob per contestare il prospetto informativo sulla base
del quale ha dato la sua fiducia
all’istituto jesino: “Non sono stato informato della reale gravità dell’istituto”
MARCO RICCI CRONACHE MACERATESI
Popolare di Vicenza e Veneto Banca
Il 25 giugno 2017 il governo approva un
11mila
decreto per salvare le due banche venete.
dipendenti
Vengono tutelati i risparmiatori e gli occupati.
coinvolti
Come ha potuto una banca sul punto del fallimento comprarne un’altra nella stessa critica situazione?
Le nozze Popolare di Vicenza-Veneto Banca sarebbero state caldeggiate “da Banca d’Italia. Operazione che coronerebbe il sogno di Zonin di avere una Popolare presente in tutte le regioni italiane e con una rete superiore ai mille sportelli”
LUCA FORNOVO LA STAMPA
Intervista a Luciano D’Alfonso
Destinazione Italia Il treno dell’ascolto A Ortucchio la visita a Telespazio Il treno del Pd si è fermato a Ortucchio per una visita al centro spaziale del Fucino realizzato nel 1962 per gestire i primiesperimenti di telecomunicazioni satellitari tra l’Europa e gli Stati Uniti. Oggi, con le sue 100 antenne distribuite su 370.000 metri quadri di superficie,Telespazio è tra i più importanti teleporti al mondo per usi civili. SABATO 21 Matera, Bari
In viaggio per unire un Centro Italia ferito
Agnese Rapicetta
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IIl treno del Pd continua a macinare chilometri. Dopo Lazio e Marche, la terza giornata di viaggio ha portato Matteo Renzi in Abruzzo. Ad accoglierlo, il Presidente della Regione Luciano D’Alfonso: “E’ stata una giornata straordinaria, che ci ha permesso di ascoltare ed entrare nel merito delle questioni che riguar
dano la vita di tutti i cittadini”.
Cosa ne pensa di questa iniziativa di
ascolto?
“Ho molto apprezzato la scelta del viaggio in treno perché la ferrovia è, per il nostro Paese, un simbolo di unità. Ce lo ha insegnato Cavour che con la ferrovia ha unito il Paese da nord a sud. Scegliere di partire poi dal Centro Italia, che ha sofferto così tanto negli ultimi anni, è la scelta più giusta per evidenziare lo sforzo unitario che si sta facendo per ripartire”.
Che che cosa ha voluto mostrare della sua
Regione?
Abbiamo scelto 4 luoghi faro dell’Abruzzo. Quello che rappresenta il mondo della sofferenza e del conforto, visitando i bambini della Casa madre Ester. Ma anche il mondo del lavoro e del futuro dei giovani, con la visita alla scuola alberghiera De Cecco di Pescara. Poi la visita a Telespazio e allo stabilimento Pilkington per incontrare i lavoratori. In questa giornata abbiamo incontrato anche le delegazioni sindacali di alcune aziende in crisi, fra cui Rsu Hatria, la cui situazione sarà molto presto sul tavolo del Ministro Calenda.
L’anno scorso per la vostra Regione è
stato davvero un anno difficile per via
del terremoto, a che punto siamo con la
ricostruzione?
Stiamo procedendo velocemente, abbiamo ottenuto la copertura per intervenire su edifici scolastici, istituzionali, religiosi e ovviamente per ripartire dai beni culturali. Siamo riusciti poi a portare la banda larga in tutti i comuni della regione. Purtroppo 5400 persone sono ancora ospitate nelle strutture alberghiere della nostra regione ma contiamo, fra la fine di questo anno e l’inizio del prossimo, di spostarle tutte nelle nuove casette.
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A Pescara l’incontro con gli studenti dell’Istituto alberghiero Sicurezza degli edificiscolastici, alternanza scuola-lavoro, potenzialità dei settori enogastronomico e agroalimentare i temi al centro della tappa pescarese all’Istituto alberghiero Filippo De Cecco, il più grande dell’Abruzzo. Qui studiano 1600ragazzi che hannocolto nell’alternanza scuola-lavoro una reale occasione di formazione. AVasto per capire le necessità di chi fa impresa in Italia Si arriva in provincia di Vasto per visitare un’azienda specializzata nella costruzione di parabrezza altamente tecnologici, la Pilkinton Glass di San Salvo, la terza azienda più importante d’Abruzzo. Dopo l’estate la multinazionale è entrata nell’ultimo anno di ammortizzatori sociali e l’occasione dell’incontro ha permesso al presidente Graziano Marco Vecchio di far presente a Renzi alcune necessità di chi fa impresa nel nostro Paese. Puoi anche donare 2 euro inviando un SMS con scritto Destinazione Italia al numero 499499 oppure 5 o 10 euro da numero fissoIL SERVIZIO È GRATUITO SOSTIENI IL VIAGGIO DEL PARTITO DEMOCRATICO Alla cantina Cliternia di Campomarino, un’eccellenza dell’agroalimentare L’ultima tappa della giornata è nei pressi di Termoli, in località Campomarino, con la visita alla cantina Cliternia. Una realtà che funziona, che ha investito sul valore dell’appartenenza, dell’adesione a un progetto comune, della cooperazione e che ha scommesso sull’export. L’agroalimentare non può che essere considerato un settore strategico per dare un futuro all’Italia e al Mezzogiorno. Destinazione Italia Tre anni fa, per ridare credibilità alla politica, abbiamo deciso di abolire il finanziamentopubblico ai partiti e previsto altre forme di partecipazione che lasciassero ai cittadini la possibilità di scegliere se e chi sostenere. Proprio per questo, come abbiamo già fatto con il 2×1000, anche in occasione di Destinazione Italia abbiamo deciso di promuovere una campagna di fundraising che incentivi piccole donazioni liberali; sia attraverso gli SMS, con cui ogni simpatizzante democratico può dare un piccolo contributo di 2 euro, sia attraverso le donazioni online. Destinazione Italia è un treno, ma soprattutto un intenso viaggio di ascolto che attraversa 107 province italiane grazie al sostegno e al contributo di tantissimi iscritti e simpatizzanti. Un treno Democratico, appunto! Francesco Bonifazi Tesoriere Pd Un Sms per finanziare il PdScommettiamo sui cittadini
Focus
Colloquio con Franco La Torre
“La Sicilia che vogliamo”
Mario Lavia CONDIVIDI SU
QQuel cognome – La Torre – evoca una pagina eroica che non si può dimenticare. Che la Sicilia non dimenticherà mai. La Torre, Pio La Torre, è uno dei grandi simboli della lotta alla mafia, il dirigente comunista ucciso dalla mafia a Palermo 35 anni fa. “Io conosco benissimo il peso di questo cognome – ci dice Franco La Torre, oggi candidato del Pd alle Regionali del 5 novembre – e sono orgoglioso anche per questo cognome di dare il mio contributo a questa difficilissima battaglia che stiamo
combattendo in Sicilia, na, è la faccia rassicurante questa mia terra che non
e ‘d’ordine’ della tradizio-vorrei fosse consegnata
nale macchina di potere a una destra irresponsa-
fondato sugli interessi di bile e impasticciata ne-
Sicindustria e dei soliti gli affari”.
potentati locali. È la vecchia Sicilia, quella che
Ma lei, La Torre, è stato
ostacolerebbe qualunque
spesso molto critico
ipotesi di sviluppo moder-
con il Pd. Eppure questa volta è della squadra.
Sì, sono stato sempre a sinistra, con il Pci, i Ds, ma spesso ho avuto un rapporto -come dire -non facile con il Partito democratico. Oggi sono molto grato a Fabrizio Micari che mi ha chiesto di impegnarmi proponendomi, se vinceremo, di fare l’assessore alla legalità e alla cooperazione. Che è poi il tema sul quale sono professionalmente impegnato da trent’anni, dato che mi occupo di pianificazione strategica, lotta alla corruzione e progetti europei per la società “Risorse per Roma”.
La sinistra si è divisa. Era inevitabile?
Purtroppo sì. Non è stato possibile rifare a livello regionale l’alleanza che aveva sostenuto Leoluca Orlando a Palermo. Perché? Perché Mdp ha questa ossessione contro
Renzi, la stessa ossessione ch la sinistra aveva per Berlusconi, e ritiene che una eventuale sconfitta del Pd in Sicilia sia un segnale forte contro il suo segretario. Invece di fare una battaglia dentro il partito, fanno una battaglia sulla pelle dei siciliani. È una responsabilità grave.
La destra è la gran favorita. Ma che destra è? Che dice di Musumeci?
La destra è riuscita ad unirsi, e questo è un vantaggio. È sempre la solita vecchia destra, la destra degli affari spesso opachi, senza nessun progetto per il futuro dell’isola, nessuna idea, nessuna suggestione: e Musumeci è un miracolato, è una soluzione di compromesso fra i partiti della destra sicilia
no. Nulla di nuovo sotto il sole.
La Torre, a lei bisogna chiedere se si sono fatti passi avanti nella lotta alla mafia. Sì, passi avanti straordinari sia nel contrasto alla criminalità organizzata che dal punto di vista culturale. La cultura dell’antimafia è ormai un elemento solido in Sicilia. Ci sono voluti anni ma i risultati ci sono. Poi resta il convitato di pietra, la politica siciliana – e non solo siciliana – che ancora fa pasticci con ambienti del malaffare. Questa è una battaglia che non finisce mai.
La Sicilia è un incredibile mix di potenzialità e arretratezze. Su questo quali idee mette in campo il Pd?
La Sicilia è una miniera d’oro a cielo aperto. Solo una politica miope e corrotta come quella che ha imperversato per decenni è riuscita a non valorizzare il patrimonio straordinario di cultura, turismo, ambiente, tutta la filiera dell’agricoltura, che c’è in Sicilia: ma è possibile che andare da Palermo a Agrigento ancora oggi è un’avventura? È possibile che il trasporto pubblico in alcune zone sia da terzo mondo? La mia idea è che bisogna riportare la Sicilia al centro del Mediterraneo, perché la Sicilia può dare tanto al Mediterraneo, può essere il simbolo di una zona del mondo che funziona, un grande pentolone in cui si rimescolano quantità di saperi e di sapori diversi, una terra d’incontro fra le culture che vengono da Oriente e Occidente. Il contrario di una Sicilia come crocevia militare, di traffici di esseri umani, petrolio e droga.
E quindi?
E quindi bisogna investire sul turismo, sulle infrastrutture, sulla cooperazione internazionale, sulla formazione d’eccellenza, sulle università, come ci ricorda sempre il nostro candidato presidente Micari, che è un rettore. Una Sicilia nuova è la Sicilia che vogliamo.
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SU DEMOCRATICA.COM
Il sondaggio fake del M5s
Il blog di Grillo pubblica un sondaggio che
dà in testa in Sicilia Cancelleri e il M5S, ma
la società è fasulla e la rilevazione farlocca.
A rilanciare il sondaggio della fantomatica
‘Kleix’ per ‘Marketing in Politica’ è lo stesso
candidato grillino, Giancarlo Cancelleri, ma
la Kleix non risulta accreditata sul portale
curato dal Dipartimento per l’informazione,
sotto la Presidenza del Consiglio,
www.sondaggipolitcoelettorali.com.
Secondo le regole fissate da AgCom,
adesso il blog di Grillo rischia una multa
fino a 250mila euro.
La mia isola è una miniera d’oro a cielo aperto. Parla il candidato assessore del Pd alle regionali
Focus
Raoul Minetti
I
europee.
credono ancora nel suo progetto”.
Giacomo Rossi
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IIdestini di Jo Cox e Thomas Miar si sono incrociati la mattina del 16 giugno 2016. L’uomo di 52 anni, detto Tommy, si era scagliato contro la deputata laburista con una furia spaventosa: prima colpendola a coltellate, poi con colpi di arma da fuoco. Infine con dei calci, quando la giovane donna era già a terra ferita. La Cox era stata aggredita pochi minuti prima delle 13, durante la pausa pranzo di una giornata di incontri con i cittadini della sua circoscrizione a Birstall, una cittadina di 16.000 abitanti vicino Leeds, nella regione del West Yorkshire. Morì poco dopo in ospedale, in seguito alle ferite riportate.
L’aggressore era un abitante della zona e lavorava come giardiniere. Da alcune testimonianze dei vicini sembrava non avesse posizioni estremiste e che, a parte uno stile di vita piuttosto solitario, non fosse considerato un cittadino violento. Tuttavia, se-
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condo diversi testimoni, il giorno dell’aggressione, Miar si sarebbe scagliato contro la Cox gridando “Britain first”, il nome di un partito di destra e anti-europeista e, più in generale, uno slogan usato dai sostenitori più estremisti della Brexit. Un paio di giorno di dopo, quando l’uomo è stato accusato formalmente dell’omicidio e in tribunale gli è stato chiesto di fornire il suo nome, Miar ha risposto: «Morte ai traditori, libertà alla Gran Bretagna».
L’assassinio di Jo Cox è avvenuto in un momento particolare della vita politica inglese. Solo 7 giorni dopo, il 23 giugno, i citta-
l’opinione pubblica e ha polarizzato le due parti avversarie. Tra i contrari alla Brexit c’era proprio la deputata laburista che proprio il giorno dell’attacco era diretta a una riunione di un comitato locale della campagna in favore della permanenza nella UE.
Helen Joanne, abbreviata in “Jo”, era nata a Batley, nello Yorkshire, nel 1974 e si era laureata all’università di Cambridge nel 1995. Al momento della sua morte era deputata da solo un anno, ma il suo impegno pubblico l’aveva già vista attiva su vari fronti da diversi anni. Prima di entrare nella House of Commons aveva lavorato come dirigente nell’organizzazione non governativa Oxfam, che si occupa di aiuti umanitari e progetti di sviluppo, ed era stata consulente per l’attivista britannica Sarah Brown e per la baronessa Glenys Kinnock, parlamentare europeo per il partito laburista dal 1994 al 2009.
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