Di Mario Ricca
Perché Scegliere!
I 2 Militari Italiani, in stato d’arresto presso le Autorità Indiane, corrono il rischio di averli entrambi.
India, marò rischiano la pena di morte. Scoppiano le proteste anti-Italia.
Rimanendo sempre e comunque garantista, ritengo che se e quando si va in casa d’altri, ci si debba attenere alle regole di chi ospita e se viene accertato che le suddette regole sono state infrante, chi ospita, ha facoltà di decidere la punizione da infligere secondo le proprie leggi, usi e costumi.
Di conseguenza, chi va in casa d’altri, deve secondo me, accettare le condizioni imposte dall’ospitante e i rischi.
Bello sarebbe se questa regola, fosse applicata sempre e comunque, magari anche sul nostro territorio.
Venendo all’episodio di cui vorrei parlare, dico che, naturalmente il mercantile su cui erano imbarcati i due “giullari” dal nostro Stato definiti “militari professionisti”, stava effettuando una operazione finalizzata a tutela di interessi e profitti e questo lo trovo legittimo, (non a caso si parla di Mercantile), così, com’è sacrosanto che ci si possa difendere da attacchi proposti da “utenti del mercato” che pretenderebbero d’imporre con violenza l’acquisizione di quel “profitto”, generato dal sequestro della nave stessa e dell’equipaggio, che per questo motivo, non per safari, aveva a bordo i militari, protagonisti della bravata di cui parlo io, unitamente all’Italia ed a tutta l’”indignata” India, una parte della quale, in questi giorni, è sotto elezioni, e si sa, le campagne elettorali sono e saranno sempre campo in cui enfatizzare ciò che più si vuol mettere in risalto, naturalmente per trarne, anche lì, legittimo profitto.
Si è detto che i due militari ristretti in India, possano godere dell’immunità funzionale, prevista per chi opera in nome e per conto dello Stato.
Questa supposizione ovviamente è destituita di ogni fondamento, assunto che per ottenere un tal “ombrello”, debba essere in vigore un accordo fra lo Stato a cui appartengono i beneficiari, e la nazione nella quale si svolgono eventuali episodi che generano reati.
Per altro, volendo fare il paragone con un episodio che non implichi Stati esteri, dovremmo provare ad applicare una simile immunità ad un appartenente a quello stesso Stato, (che qualche giorno fa, in nome del Popolo Italiano ha espressa la sua condanna definitiva), vale a dire a Luigi Spaccarotella, agente della Polizia stradale, condannato e non immunizzato, da uno Stato che, in quel caso, ha ritenuto evidentemente eccessivo l’uso dell’arma di ordinanza affidata a questo soggetto.
Un parallelismo frutto della mia ignoranza?
Sarà sicuramente così, però in entrambe le 2 vicende “c’è scappato il morto”.
Devo pensare che la vita di un ultra Italiano valga più di quelle di 2 pescatori Indiani?
Sta di fatto che secondo me, se questo “assalto respinto” fosse avvenuto nelle nostre acque, si sarebbero sollevate le onde pacifiste a frantumarci le gonadi con le loro banalità.
Ho sempre immaginato i militari impegnati in certe operazioni come degli esaltati, ma non voglio in alcun modo offenderli, perché anche io sono un guerrafondaio e non posso nascondere che in determinate situazioni, rischierei di farmi prendere la mano in preda a una esaltazione dalla quale non sarei immune.
Per questo, non mi sento di giudicare i due marò.
Resta però il fatto che due innocui pescatori, (non due pirati), sono morti e quando si agisce in una determinata maniera, bisogna mettere in conto i rischi che fanno parte delle regole del gioco.
Come finirà questa spiacevole storia, tenuto conto che sullo scacchiere internazionale l’Italia conta come l’asso di coppe, (volendo essere magnanimo)?
Alla fine, se non con l’applicazione del metodo “Amanda”, ben insegnato dalla dottoressa America, in una delle periodiche sedute di pronoterapia, alle quali l’Italietta stessa è sottoposta, con un altro sistema, ben oleato dai nostri politici, nell’applicazione del quale noi italiani siamo maestri.
Visto che, come suggerito dai nostri Padri Latini: “Pecunia non olet”, come sempre “Pantalone” foraggerà salvando capra e cavoli.
Se le cose dovessero andare così in nome di interessi che ben vengano, sarebbe il caso però secondo me, di non insultare le intelligenze altrui facendo passare un inevitabile opportuno e necessario appecoronamento per abilità diplomatica.