Di Vittorio Venditti
Sempre E Solo I Soliti Noti
Chi pagherà per gli errori commessi da coloro che agiscono in nome del popolo italiano?
Io provo vergogna a condividere la nazionalità con questi personaggi.
Ecco in sintesi il mio pensiero, (e non solo), esprimibile, a meno di non voler sostituirsi al Protagonista di quest’Articolo: Ergastolano assolto dopo 21 anni carcere, ovviamente facendolo nel senso di poter acquisire una vera ed inequivocabile GIUSTIZIA.
Ho personalmente dovuto patire i capricci di questa risma di delinquenti, autorizzati e strapagati da quell’essere giuridico denominato STATO ITALIANO.
Ho dovuto assoggettarmi e vedere assoggettati miei amici a disposizioni di legge che, alla faccia della Giustizia, operavano ed operano alla stessa stregua del Giudice che, condannando Pinocchio, dava ragione alle azioni dell’Associazione Bancario-Assicurativa “Il Gatto E La Volpe”.
Nel caso del povero Giuseppe, sentendo la sua intervista al GR uno (RAI) di ieri mattina alle otto, tutto mi sembrava, tranne che sentir parlare un assassino.
Sentendo la voce di quell’uomo buono, mi veniva da pensare a cosa avrei fatto io se fossi stato al suo posto.
Sia pur in piccola parte, sono stato e sono al suo posto.
Ma che farei?
Avrei torto, se mi volessi levare la soddisfazione di ristorare la mia fame di Giustizia?
Il solito ben pensante di turno, dirà senza mezzi termini, che il Nostro, è così “buono” visti i danari che riceverà per ingiusta condanna.
Ma si può veramente risarcire una vita reclusa ingiustamente?
Si può veramente risarcire chi, per ragioni indipendenti dalla propria Volontà, è stato o sarà sempre costretto ad esser mutilato di una parte della propria vita?
Nel mio piccolo, per quanto subito, posso ritenere che non si avrà mai la possibilità di ristorare nulla, sia dal punto di vista fisico, sia dal punto di vista morale.
Sulla mia pelle, (quella di carcerato in libertà), posso garantire che ogni forma di comprensione, può esser solo considerata un’offesa, che diventa ancor più grave se farcita dall’affermazione:
“Ti posso capire”,
Affermazione proferita da chi non sa che per capire bisogna patire.
Al di là di quanto appena farneticato:
Chi ripagherà, almeno in moneta, il povero Giuseppe?
Chi lo ha irrimediabilmente offeso?
O, più verosimilmente, il carnascialesco Pantalone?