Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria
Sèi Brevi Da Gambatesa E Dintorni
Con il vecchio autocompattatore municipale sempre “al suo posto”, mentre facciamo il solito giro turistico nel solito borgo solitamente sporco, ti racconto sèi brevi notizie che in questi giorni si sono verificate in Gambatesa e non; alcune di queste, ho voluto evitare di verificarle, tanto è lo schifo e lo sconcerto che hanno procurato a me ed a chi me le ha fornite.
1°: Intorno al comitato feste della Madonna della Vittoria: non verificata. In tante occasioni si è detto di comitati che più o meno sopravvivono dopo le feste, anche su quest’inutile sito se ne è sparlato, ad esempio qui e non solo. Questa volta, pare che il capo di tutte le feste si sia adirato per via del palco dello scorso ferragosto, luogo che pare non fosse del tutto omologato; oltre a ciò, anche quest’anno si è registrata la solita storia per la quale le giostre arrivate in paese, giorno per giorno, si dovevano spostare per far posto a chi doveva montare o smontare la scenografia ed il palco sul quale si sono esibiti coloro che hanno “allietate” le serate del quattordici e quindici agosto, così come anche da noi descritte: qui e qui se vuoi rimettere, pardon: se vuoi rileggere. Quando a Gambatesa i forestieri venivano per vedere quello che loro definivano “u cantant gross”, il tutto si svolgeva in piazza Vittorio Emanuele; si parlava di nomi del calibro di Eugenio Finardi, Fiorella Mannoia, Renato Zero, Edoardo Vianello e chi più ne ha più ne metta; allora, la gente si stringeva come sardine ed erano rare le occasioni durante le quali il palco veniva montato in piazza Riccardo, lasciando questo luogo alle giostre d’ogni genere ed a chi preferiva divertirsi in questo modo, piuttosto che ascoltare la musica proposta, o magari alternare i vari momenti delle serate, senza problema alcuno. Perché non la si smette una buona volta di litigare e magari si ripristina questa forma di democrazia e rispetto per tutti, evitando di doversi arrabbiare per supposte irregolarità o quant’altro di inutilmente simile?
2°: Problemi economici dati da noi alla Pro Loco: non verificata. Tutto è nato da quanto scritto qui e puntualmente messo in pratica, come ogni promessa rispettata vuole. Un agente de “Il Segreto Di Pulcinella”, nei giorni scorsi mi ha riferite le doglianze del presidente della locale Associazione Turistica, il quale, nel discorso accessorio, ha azzardata la soluzione del problema che ha data vita alla diatriba in questione. Io sono fra coloro che credono che solo alla morte non si possa porre umano rimedio, ma stigmatizzo ancora una volta il comportamento di chi, all’italiana, è salito sul carro del vincitore, provocando ulteriore danno a chi, per questo, nel ribellarsi ha reso pan per focaccia.
3°: “Jammates è fenut!”. E’ ciò che mi sono sentito dire domenica pomeriggio appena passata, a Riccia da persona degna di credito. Come detto, ero lì, invitato per la festa dei carri dell’uva, manifestazione che quest’anno non ho recensita, atteso che si tratti della ripetizione in tutti i sensi di quanto già descritto lo scorso anno qui. Con me, erano in attesa del passaggio dei carri, un centinaio di persone, tutti insieme sulla terrazza di proprietà della famiglia di mio cognato. Fra queste persone, in molti mi stimano ed io ne sono felice e soddisfatto, alla faccia dei fessi che a Gambatesa ritengono la mia persona un fastidio da scansare. Tolto il resto, mi ritrovo a discutere con un signore che ha vissuta la sua vita, come si dice, facendosi da sé; un imprenditore molto conosciuto, quindi sicuramente degno di criticare tutto e tutti nel bene o nel male. Per quanto concerne Gambatesa, il Nostro ha lamentato il lassismo della maggior parte dei nostri concittadini, oltre a ciò che di conseguenza ne deriva. Io ho solo risposto quanto già riferito qui, ricordando che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca; sarà il caso di smetterla di pensare che il ricatto e la prevaricazione risolvano tutto, visto che non sempre chi si ha di fronte accetta tal condizione, soprattutto se questo ha le armi per contrastare simili aberrazioni che poi si ritorcono contro l’intera cittadinanza.
4°: La rissa: Per fortuna, non verificata; diversamente, vi avrei partecipato volentieri! Per me e la mia famiglia, così come per coloro che hanno voluto sostare presso il rinominato “carro 67”, domenica scorsa si è chiusa davvero bene, tolta la pioggia che ha investita Riccia a partire dalle cinque e un quarto pomeridiane per una buona oretta; in quei momenti, la calca di gente che aveva trovato rifugio presso di noi, arrivava a contare circa centocinquanta individui, ma non un solo episodio d’indisciplina o mancanza di rispetto ha sfiorata la comitiva, nonostante il fatto che birra e vino di casa scorressero a fiumi, con un’intensità superiore a quella dell’acqua che il Padre eterno ci stava mandando a mo’ di benedizione. Noi siamo ripartiti verso le otto serali, soddisfatti per tornarcene a casa ed andare a dormire per ricominciare il lunedì successivo un’altra settimana di lavoro, ma a Riccia, presso il convento, davanti ad un locale bar, a tarda sera, pare che si sia consumata una rissa, probabilmente dovuta alla benedizione di Bacco. Pare che un gruppo di giovinastri provenienti nella quasi totalità da Gambatesa, abbia avuta la peggio in una menata di mazzate provocata ad arte ed avente come controparte un numero, a dire di radio fante, ben più nutrito di partecipanti locali. Al di là dei miei convincimenti su chi ha prese le mazzate a sbafo, va detto che il gambatesano medio è come la Juventus: In casa, (quando ci riesce), si mostra Leone, ma appena mette il naso fuori dai labili confini paesani, diventa inesorabilmente coglione…
5°: giuda. Altra notizia alla quale posso credere, è quella secondo la quale una parente dei giuda dei quali ho trattato qui, non potendo reagire contro chi ti tedia, ha pensato bene di togliere l’amicizia su face book a Totore, come se quest’ultimo poi, visto il risultato, d’ora in avanti non mangi più e non dorma nemmeno se stanco. Dal canto mio, considerato che a suo tempo fummo invitati da questa gente per poterne ricevere l’articolo poi postato con grande enfasi, necessario a rendere visibili questi signori perché “il mio matrimonio deve essere il più bello”, quindi il fanatismo ISIS in confronto è una bazzecola, sto seriamente valutando la possibilità di rimuovere la farneticazione in tema, mettendo al suo posto la locandina che ne dichiara la rimozione medesima per manifesta indegnità del protagonista; tutto ciò, verrà eseguito a tempo debito e se non avrò di meglio da fare: Le merde, vanno trattate come tali!
6°: L’acqua che manca: Voglio vedere chi riesce a dimostrare il contrario. Proprio ieri, ho postato l’ennesimo appello alla soluzione del problema idrico a Gambatesa, ricevendone in cambio una serie di e-mail che possono venir sintetizzate con la seguente frase: “perché oltre a scriverne, non porti in pratica a conoscenza del municipio il problema?”. La risposta è semplice: Intanto, dal municipio mi leggono, anzi, più di qualcuno, molto spesso fa solo quello; poi, a me spetta dare la notizia e far capire alla gente che se posso farlo io, questa, a maggior ragione e magari con maggior titolo, dovrebbe ribellarsi allo status quo, risolvendo problemi che non sono solo miei.
Perché Nessuno Reagisce?
In definitiva: Se il paesello resta sporco, cosa ormai detta fra i denti da buona parte della popolazione, mentre mi sento dire anche in famiglia che scrivo e parlo sempre delle stesse cose, (come se al mondo, in questo periodo non si facesse lo stesso), mentre chi dice ufficialmente di “metterci la faccia”, ha la stessa, sporca peggio di giuda e della merda che questo trasuda, mentre si pensa a far festa in nome di un richiamo turistico che non decolla o che se lo fa, sicuramente non agisce anche a mio favore, io dico che il continuare a “festeggiare” è solo il prologo alla fine, quella fine da me auspicata in nome del vero progresso, in favore di tutti, nel vero senso della parola!