Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Salvatore Di Maria E Presa Da Internet Dallo Stesso
Infine Arriva Il Meglio!
Anche quest’anno a Gambatesa si è festeggiato il patrono, San Bartolomeo, che insieme alla Madonna della Vittoria tiene d’occhio il paesello.
Personalmente ricevo sostentamento da San Giorgio e quindi San Bartolomeo non me ne vorrà se ieri sono andato a guadagnarmi la pagnotta; va detto però qualcosa a proposito del programma civile della festa, atteso che si possa scrivere una delle pagine più belle, relative a Gambaestate 2017. I fatti:
“O doce e sott a tazza fine mocc madda arrivà”; questa parte del ritornello di una nota canzone del repertorio classico/melodico partenopeo, è la sintesi di quanto accaduto l’altra sera durante il concerto proposto da “Just Friend Quartet”, un gruppo musicale composto per il cinquanta per cento da gambatesani, (Nicola Concettini al sassofono ed il Grande tonino Conte alla superba batteria). Finalmente un po’ di musica suonata divinamente anche se proposta in una sagra; a differenza di quanto accaduto lo scorso diciotto agosto sotto il castello, l’impianto d’amplificazione, disposto magistralmente, ha restituito ciò che si poteva ascoltare senza il brusio della gente che, anzi, a mio parere e secondo gli applausi tributati ai musicisti, ha goduto a pieno di quanto è stato proposto.
Tornando ai musicisti giust’appunto, Nicola è stato superlativo così come i suoi due colleghi alla chitarra ed al basso, ma Tonino è nel mio cuore ed ha un posto di riguardo,atteso che lui si sia abbassato a suonare con me una trentina d’anni fa nel complesso “I Figli Del Sole”. All’epoca, Tonino sapeva suonare ed io no; oggi è cambiato tutto: Io non so suonare e Tonino sì. Una parola di riguardo però, va spesa per la Nina Zilli della serata. Teresa, la cantante che si è presentata quasi a dirigere il quartetto, ha una voce ed un’intonazione splendide; la preparazione musicale poi, me l’ha fatta paragonare senza dubbio alcuno a Nina Zilli per l’appunto, ma Questa canta solo musica Sol, mentre Teresa canta anche tutt’il rest… E lo fa da vera dea! Insomma: oltre alla serata dell’undici di agosto, l’altra sera si può dire che chi si è impegnato per la riuscita della festa meriti il dieci e lode senza se e senza ma.
Nota a parte va espressa per rispondere a chi, dopo avermi sentito lodare organizzatori ed esecutori di quanto abbiamo potuto letteralmente gustare l’altra sera, mi ha voluto ricordare che tutto è stato organizzato per l’appunto e diretto da chi a suo tempo mi ha fatto del male. A chi ha posta l’obiezione appena menzionata, voglio dire che al di là del Caino che vive in quell’essere immondo, quando qualcosa è ben fatta va denunciata positivamente e va fatto anche con piacere, magari proprio perché a differenza di quella feccia, la critica vera si libera di certi pregiudizi e dichiara la sola verità dei fatti.
Tornando a bomba, altro va detto per quanto concerne il concerto bandistico di ieri pomeriggio, (Premiato Gran Concerto Musicale “Città di Francavilla Fontana”), già udito a Gambatesa durante la festa di Sant’Antonio 2011 e prima che nascesse questo fastidio in diverse altre occasioni. Un classico in tutti i sensi, ottima iniziativa per accontentare anche i numerosi anziani, ormai la maggioranza della popolazione del borgo. Due sole obiezioni da parte mia: La prima sta nel fatto che a differenza di quanto proposto dai manifesti, il preludio al concerto non è iniziato alle sèi e mezza pomeridiane, ma alle sette per finire poco dopo le otto; l’altra, molto più importante, consiste nella mancanza della cassa armonica, ma soprattutto nel fatto che suonando in piazza Municipio, una banda composta così organicamente bene, ha prodotta una musica rovinata fortemente dai riflessi dati dalla rifrazione del segnale sonoro che battendo sul municipio e sui palazzi adiacenti, ritornava all’ascoltatore, confondendo non poco i pregi prodotti dalla banda medesima nel suo operare.
Diverso è stato per la sera, quando, disposti davanti al municipio, i musicisti hanno restituiti effetti stereo e meno inquinati da rifrazioni, cosa che ne rivaluta l’esecuzione in maniera davvero seria.
Mentre in piazza municipio si esibiva la banda, si è vista una novità che va di moda quest’anno: Presso il parco giochi del Toppo infatti si è tenuto il “Silent Disco Party”, una sorta di ballo di discoteca che però poteva venir ascoltato solo da chi avesse preventivamente affittata la cuffia wireless.
Molto social, ma poco sociali?
Non lo so; a me la cosa non interessava anche perché per me oggi è un altro giorno e poi se aggiungi che già non ci vedo, il dubbio di diventare anche sordo mi ha fatto desistere dal fare una simile esperienza. Va detto però che il brusio degli innumerevoli astanti, faceva pensare che poi, tanto asociale il discorso non è!
A chiudere, tutto è bene quando finisce bene, ma c’è qualcosa che in queste feste non è andata affatto bene:
Ne sparlerò domani!