Di Vittorio Venditti
(Foto), Di Marco Frosali, Salvatore Di Maria, Presa Da Facebook Da Salvatore Di Maria E Trasmesse Da Giampiero Rivellini
Dopo Il Passo, Facciamo Il Ripasso
Ieri c’è stata la sfilata di moda che ho annunciata e che non recensisco, atteso che se le notizie e le impressioni vadano date correttamente di prima mano, io non possa farlo, non avendo potuto vedere nulla di ciò che è accaduto.
Tornando dunque ai ricordi delle appena terminate “feste di agosto a Gambatesa”, mi piace riprendere qualcosa che riguarda la pulizia delle nostre coscienze, prima ancora che del borgo.
Oggi inizio trattando innanzitutto del CardioParty in Fiera proposto come accade ogni anno da Giampiero Rivellini e l’AICCA, un’iniziativa davvero benemerita oltreché bella che il nostro amico e compaesano negli anni scorsi teneva per un’intera giornata presso l’edificio scolastico. Questa volta, a suo dire, quello spazio non gli è stato concesso, ma lui ha rimediato, forse anche meglio.
Giampiero infatti, d’accordo con un commerciante/agricoltore del posto, ha creato uno stand nella fiera del quattordici di agosto, così da poter raccogliere il contributo che ognuno di noi ha voluto regalare a lui ed all’associazione che rappresenta, speriamo non solo per la periodica pulizia della coscienza…
Ovviamente non poteva mancare il fuoriprogramma: Si sa che quando inizia a suonare Giampiero, è un terremoto continuo; così è stato anche durante la fiera ed i commercianti vicini se ne sono lamentati. La cosa più antipatica che potesse accadere, si è verificata quando il solito vigile, (non so fino a che punto urbano), Antonio Mucci, spinto dalle proteste, è andato a redarguire chi, per creare tutto quel trambusto, aveva pagata anche la tassa d’occupazione del suolo comunale, facendo per altro fracasso in orario non vietato, quel frastuono che ci presenta Giampiero per antonomasia.
Ma come: Il municipio dà il permesso e prende soldi per un’iniziativa conosciuta anche dall’asfalto del luogo dove tutto è avvenuto e poi prova a lamentarsi delle conseguenze ben note?
A Giampiero ed al suo staff, va l’incondizionata ed insindacabile solidarietà di quest’inutile sito.
La finiamo qui?
Certo che no!
Ora passiamo alla pulizia materiale, con un fuori busta da dedicare non solo alla società cooperativa ECOALBA o GREENIA che dir si voglia, “impresa” che in teoria si occupa della gestione della nettezza urbana in paese.
Come civiltà prevede, anche quest’anno a Gambatesa, chi ha gestite le festività, ha predisposto due bagni chimici per soddisfare per quanto possibile le esigenze di chi ci ha onorati della propria presenza in questi giorni. Il problema però sta nel fatto che a nessuno è venuta la splendida idea di copiare ciò che accade in tanti luoghi, dove all’istallazione di questi ambienti, viene affiancato un servizio di pulizia, per altro pagato nemmeno tanto dall’utente che in cambio trova il bagno sempre pulito. In questi giorni dunque, in via Nazionale Appula ed in viale veneto, si poteva sentire un tanfo, degno delle peggiori latrine.
Che dire poi del servizio di pulizia del paese per il quale lo scorso anno e non solo, chi ora non lo svolge più è stato adeguatamente crocifisso?
Qui non parliamo di via San Nicola o di qualche altro anfratto di Gambatesa, scordato da Dio e dai politici se non sotto campagna elettorale; qui trattiamo della villa comunale, vanto di ogni amministrazione che s’avvicenda presso la mangiatoia municipale del paesello.
Da dire che venerdì mattina, mentre Totore scattava questa foto, un Chupa Chups incuriosito, si fermava con il camioncino per la raccolta dei rifiuti, proprio in piazza Vittorio Emanuele, al punto d’immissione sulla nazionale, facendo finta di non riuscire ad ingranare la marcia, ma con il chiaro proposito di vedere cosa stessimo facendo: Era circa mezzogiorno e noi, oltre a godere nel vedere quel lecchino schiumare sudore, stavamo ovviamente riprendendo ciò che lui e la sua squadra non avevano fatto, con la complicità di chi li ha messi al posto di chi, per questi ammanchi, veniva regolarmente redarguito e mortificato.
Lo vedi, o Chupa, che se vogliamo, le informazioni che ci va di darti te le diamo?
E’ inutile che ti comporti come hai fatto ieri presso il bar Pallons, cosa della quale racconterò nei dettagli giovedì prossimo!
Tornando alla pulizia della coscienza, va detto che c’è stato chi ha avuto il coraggio delle sue azioni, probabilmente per sbaglio:
come già proposto da quest’inutile sito qui lo scorso sedici agosto, a Gambatesa abbiamo toccato l’apice dell’importanza e della riuscita “culturale” proposta a chi è venuto a stare sia pur per breve tempo nel borgo o solo a visitarlo. Se ne sono accorti anche altri che però si sono lasciati scappare un’obiezione espettorata dal noto critico d’arte che è venuto in paese pensando che Gambatesa fosse aperta in qualsiasi orario, cosa che la dice lunga sulla pronoterapia somministrata a certa amministrazione che pur di poter dimostrare le sue capacità, si abbassa ad ogni mancanza del rispetto delle più elementari regole. Qui puoi leggere quanto appena menzionato, cosa che ripeto in sintesi a seguire: “… Visibilmente estasiato dall’antico maniero, già precedentemente visitato, Sgarbi si è intrattenuto con i promotori dell’evento artistico e con alcuni amministratori comunali; chiedendo notizie sul palazzo signorile, scrutando minuziosamente con soddisfazione i dipinti del castello e le opere oggetto della mostra, meravigliandosi sulle poche presenze ancora registrate a dispetto della bellezza del sito e ricordando ai presenti di valorizzare di più gli affreschi della dimora signorile …”.
Ammissione di responsabilità per la cattiva comunicazione dell’evento o solo una svista?
Opto per la seconda ipotesi…
Insomma: Tutto come previsto, tutto come protetto!
Chi avrà il coraggio di dire che è colpa nostra?
Ma domani il clou!